Una cartolina d'auguri natalizia o un biglietto d'auguri natalizio sono tra gli elementi tipici del contesto delle festività di fine anno e il mezzo più tradizionale per l'invio di auguri.
Diverse sono le origini delle cartolinenatalizie: vengono fatte risalire ai "pezzi natalizi", con cui nel XIX secolo gli studenti mostravano ai genitori i propri progressi nella scrittura, e alle cartoline inviate in occasione della festa di San Valentino diffusasi in Inghilterra negli anni venti del XIX secolo.[6][13]
Si hanno notizie dell'usanza di inviare auguri per il nuovo anno sin dai primi anni del XV secolo.[14][1] In Germania comparvero le cosiddette Andachtsbilder (letteralmente: "figure votive"), una sorta di cartoline di auguri "votive", dov'era solitamente disegnato Gesù bambino con la croce e che recavano la scritta "Ein gut selig jar", ovvero "Un anno buono e radioso".[1][14] Nei Paesi Bassi, erano invece diffusi tra il XV secolo e il XVI secolo, i cosiddetti sanctjes (letteralmente: "santini"), una sorta di cartoline raffiguranti San Nicola.[1]
Di vere e proprie cartoline d'auguri natalizie si può parlare però soltanto a partire dall'inizio del XVIII secolo, quando era diffusa l'usanza dei cosiddetti "pezzi natalizi", dei lunghi pezzi di carta dove gli studenti scrivevano messaggi d'auguri natalizi e di fine anno indirizzati ai propri genitori allo scopo di dimostrare loro dei progressi nella calligrafia.[1][14]
La prima cartolina natalizia della storia
Quella che è considerata la prima cartolinanatalizia "ufficiale" della storia, o - per meglio dire - la prima cartolina natalizia a essere realizzata e stampata per usi commerciali, fece però la sua comparsa solo nel 1843, quando l'uomo d'affari ingleseHenry Cole (1802-1882), che lavorava alle poste britanniche, commissionò al disegnatore e amico John Callcott Horsley (conosciuto come "Mr. J.C(lothes) Horsley", per la sua avversità nei confronti del nudo in pittura[3]) la realizzazione di 1.000 cartoline natalizie da inviare ai propri amici.[2][4][5][6][7][9][10]
Horsley disegnò così una famiglia, composta da elementi di varie generazioni e intenta a festeggiare il Natale con un brindisi a base di punch (fatto che non mancò di suscitare polemiche[15]) e che recava la scritta a lettere maiuscole "A Merry Christmas and a Happy New Year to You" (ovvero "Un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a te/voi").[2][3][4][5][6][7][8][9][10][11]
Le cartoline, ognuna delle quali misurava 8,5 x 14,5 cm[4][5][7][10], furono stampate a litografia presso la Jobbins of Warwick Court di Holborn (Londra) e colorate da un pittore professionista, un certo Mason.[7][8]
Le mille cartoline furono acquistata da Cole al costo di 1 scellino l'una.[2][5][7][10] Lo stesso Cole le firmò con il proprio "nome di battaglia", ovvero Felix Suddenly.[7]
Secondo alcuni, tuttavia, la prima vera cartolina natalizia della storia potrebbe essere una cartolina conservata nel British Museum, realizzata dal sedicenne William Egley Jr. e databile tra il 1842 e il 1849.[6][8]
La diffusione dell'usanza
Nella seconda metà del XIX secolo, con l'avvento dell'industrializzazione, si iniziarono a produrre cartoline natalizie sempre più economiche, fatto che contribuì rapidamente alla diffusione dell'usanza.[2] Pare, tra l'altro, che l'usanza di spedire cartoline d'auguri a Natale cominciò a diffondersi al punto tale che si registrarono persino delle lamentele riguardo alla consegna delle cartoline.[2]
Da quel periodo, inoltre, le cartoline natalizie cominciarono a essere illustrate con i temi più svariati legati alle Festività: tra i temi preferiti, nelle cartoline inglesi, figuravano il pettirosso e il Christmas pudding.[2][6][16]
Risalgono al quel periodo anche le prime cartoline d'auguri pieghevoli.[2] Un tipo particolare di cartolina natalizia, chiamato "hold to light" (letteralmente: "tieni per illuminare") comparve invece nel 1899.[16]
Intorno al 1850, l'usanza fu introdotta anche negli Stati Uniti, grazie a un tipografo di Albany (New York), R.H. Pease, che realizzò delle cartoline d'auguri in bianco e nero con raffigurati vari soggetti relativi al periodo natalizio (come famiglie circondate da Babbo Natale, ecc.).[2][17]
Fu però grazie a Louis Prang, un imprenditore di origine tedesca, proprietario della maggior parte delle stamperie del Paese[18], che la tradizione cominciò, a partire dal 1875, a diffondersi anche oltreoceano[2][6][19]: con l'avvento delle cartoline di Prang, definito il "padre delle cartoline natalizie negli Stati Uniti"[19], la domanda cominciò ad ammontare a circa 5.000.000 l'anno[6][18][19].
Dalla fine del XIX secolo alla prima guerra mondiale
Tra la fine del XIX secolo e la fine della prima guerra mondiale, il Paese leader nella produzione di cartoline natalizie fu la Germania, che produceva articoli a prezzi vantaggiosi.[2] Negli Stati Uniti, l'importazione di cartoline dalla Germania mise fine al dominio di Prang.[2]
Negli stessi Stati Uniti, l'usanza delle cartoline natalizie fu, tra il 1880 e il 1910 in forte concorrenza con quella dei ninnoli, regali a basso costo che venivano fatti a parenti e ad amici.[2][20]
Le cartoline natalizie tra le due guerre mondiali
Terminato il predominio tedesco, a partire dal 1915 irruppe nel mercato delle cartoline natalizie la Hallmark, la multinazionale, fondata nel 1910 (come Hall Bros.) a Kansas City da Joyce C. Hall, che disegna tuttora ogni anno 14.000 diverse cartoline d'auguri e che ne produce quotidianamente 11 milioni in 20 lingue diverse.[21]
Durante le due guerre mondiali, inoltre, comparirono cartoline natalizie con soggetti bellici e messaggi propagandistici.[2]
La fine del XX e gli inizi del XXI secolo
I maggiori produttori di cartoline natalizie e di auguri in generale sono attualmente la Hallmark Cards, l'American Greetings e la Gibson.[22]
Il futuro delle cartoline natalizie è tuttavia incerto e messo a repentaglio dall'avvento di internet e - soprattutto - dall'uso diffuso degli sms.[6] Con l'avvento di internet, hanno inoltre fatto la comparsa le cartoline elettroniche.[6][22]
L'interesse per le cartoline natalizie - almeno da parte dei collezionisti - non è comunque tramontato: il 24 novembre 2001, infatti, fu venduta all'asta a Devizes, nella contea inglese del Wiltshire, una delle originali cartoline realizzate da John Callcott Horsley nel 1843 per la cifra, "astronomica" per una cartolina, di 12.000 sterline[12], seconda cifra più alta in assoluto mai pagata all'asta per una cartolina[12] (il record, di poco superiore e pari a 14.000 sterline, spetta a una cartolina raffigurante la nave "Titanic"[12]).
Le formule d'augurio nelle varie lingue
Queste sono le formule d'augurio nelle varie lingue, che si ritrovano solitamente anche nelle cartoline natalizie[24][25][26][27][28]:
Afrikaans: Geseënde Kersfees en 'n gelukkige/voorspoedige nuwe jaar
Russo: С Новым годом и Рождеством (S Novym godom i Roždestvom)
Serbo: Христос Се Роди и Сређна Нова Година (Hristos Se Rodi i Srećna Nova Godina) oppure Срђан Божиђ и Сређна Нова Година (Srćan Božić i Srećna Nova Godina)
^abcdefghijklmnBowler, Gerry, Dizionario universale del Natale [The World Encyclopedia of Christmas], ed. italiana a cura di C. Corvino ed E. Petoia, Newton & Compton, Roma, 2003, p. 95