Secondogenito dello scultore Filippo Cifariello (1864-1936) e della sua terza moglie, la prussiana Anna Maria Marzell, restò orfano di padre all'età di sei anni. Venne scoperto da un regista cinematografico, di passaggio a Napoli, città nella quale viveva. Stando alle testimonianze di chi lo conobbe, nel 1950 Cifariello era iscritto come socio sportivo al circolo "Canottieri Savoia", nel borgo marinaro Santa Lucia.
Prese parte ad alcuni sceneggiati televisivi, tra cui Il dottor Antonio (1954), dall'omonimo romanzo di Giovanni Ruffini, e Le avventure di Nicola Nickleby (1958), tratto da un'opera di Dickens.
All'inizio degli anni sessanta interpretò alcuni ruoli in Spagna e negli Stati Uniti. Il suo penultimo film fu I figli del capitano Grant (1962), prodotto dalla Walt Disney, per la regia di Robert Stevenson. Interpretò il protagonista (un soldato dell'ARMIR che cerca di rimpatriare) nella commedia polacca Giuseppe w Warszawie, tuttora considerata un caposaldo della commedia in Polonia.
All'attività di attore affiancò negli anni sessanta quella di documentarista per la RAI, che lo portò a compiere numerosi viaggi in giro per il mondo. Proprio in uno di questi viaggi, perse la vita a soli 38 anni nello Zambia, a causa di un incidente aereo.[1]
Giuseppe Rinaldi in Noi siamo le colonne, Souvenir d'Italie, La mina, L'amore nasce a Roma, Le bellissime gambe di Sabrina, Uomini e nobiluomini, Brevi amori a Palma di Majorca, I masnadieri, I figli del capitano Grant
Pino Locchi in Donne proibite, Vacanze ad Ischia, Giovani mariti, Costa Azzurra