Giocatore di personalità, giocava principalmente da centrocampista offensivo, anche se durante la permanenza al Southampton veniva spesso utilizzato sulla fascia sinistra. È stato uno specialista dei calci piazzati.
Carriera
Club
La sua prima squadra è stata il Guldhedens IK, formazione allenata dal padre Bertil, nella quale inizia a giocare a calcio all'età di cinque anni. Dieci anni più tardi si sposta all'Hestrafors IF, mentre nel 1993 inizia a far parte dell'IF Elfsborg.
Nel 1994 ha fatto il suo debutto in prima squadra, che al tempo militava in Division 1, la serie cadetta dell'epoca.[2] Il primo gol in carriera lo ha realizzato nella prima giornata del campionato 1995, sul campo dell'IFK Hässleholm.[2] Nella stagione 1996 Svensson è stato tra gli artefici della promozione in Allsvenskan, campionato in cui l'Elfsborg mancava dal 1987. Nel 2001 ha vinto la Coppa di Svezia battendo in finale l'AIK ai calci di rigore, trasformando il suo penalty: era dal 1961 che la sua squadra non vinceva un trofeo nazionale.
Dopo 155 presenze con l'Elfsborg condite da 38 reti, il 14 giugno 2001 Svensson è stato acquistato ufficialmente dal Southampton per 750.000 sterline.[3] Al primo anno in Premier League ha segnato 4 gol in 35 presenze con la maglia dei Saints, i quali hanno mancato la qualificazione alle coppe europee per un punto. Il 17 maggio 2003 ha giocato da titolare la finale di FA Cup, vinta però dall'Arsenal. L'anno seguente ha partecipato anche alla coppa UEFA. Nonostante l'offerta di un nuovo contratto da parte del Southampton, Svensson ha preferito rifiutare per fare ritorno alla sua vecchia squadra.[4]
Rientrato all'Elfsborg nell'estate 2005, è tornato ad essere sin da subito uno dei leader della squadra. Nel 2006 ha contribuito, da capitano, alla conquista dello scudetto che mancava da 45 anni, successo poi bissato nell'Allsvenskan 2012. Nel precampionato 2014 ha lasciato la fascia di capitano al compagno di squadra Johan Larsson.[5] All'inizio della stagione 2015 ha ufficializzato che quello che stava per iniziare sarebbe stato il suo ultimo anno all'Elfsborg.[6] Chiude dopo aver collezionato 421 presenze in giallonero in campionato.
Ai Mondiali nippo-coreani 2002 ha messo a segno un gol su punizione contro l'Argentina e fornito un assist su corner a Henrik Larsson nell'ottavo di finale contro il Senegal. Oltre a ciò, è stato convocato anche per i Mondiali 2006 e per le edizioni 2004, 2008 e 2012 degli Europei. Nell'ottobre 2013 è diventato il giocatore con più presenze all'attivo in nazionale, superando Thomas Ravelli che era fermo a quota 143. Nel dicembre 2013, dopo aver disputato 148 partite, ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale.[7]