I tornei della F.G.N.I. (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana) sono stati i tornei di calcio degli albori della nascita del calcio italiano.
Questi campionati nazionali, sebbene considerati ufficiali in origine dalla FGNI, non sono riconosciuti come ufficiali dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Storia
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo molte squadre di calcio giocavano per la F.G.N.I., oggi F.G.I. (Federazione Ginnastica d'Italia), invece che per la FIF (Federazione Italiana del Football), oggi FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), o lo facevano per entrambe. Queste squadre, infatti, erano sezioni sportive di società di ginnastica blasonate e molto antiche. La F.G.N.I. organizzava i Concorsi Interprovinciali Ginnastici annualmente, a volte inserendoli nei Concorsi Nazionali F.G.N.I. che si svolgevano ogni tre anni. Una specie di gara nazionale articolata in diversi sport (compreso il football). Per tale motivo si parlava di "calcio ginnastico", sebbene formalmente si trattasse dell'identica disciplina praticata dalla FIF/FIGC.[1] La F.G.N.I. prese, inoltre, la decisione di organizzare in pianta stabile un Campionato Italiano di Calcio durante il 13º Concilio Federale di Vicenza, il 3 novembre 1900, insieme ai tornei di tamburello e di palla a sfratto.[2]
Il regolamento, inizialmente caratterizzato da numerose peculiarità che lo distinguevano, almeno ufficiosamente, dal football tradizionale, venne man mano uniformato a quelle dei campionati federali di football. All'inizio del XX secolo le uniche differenze rimaste erano: i tempi da 30 minuti e un tempo extra da 10 minuti; la possibilità per i portieri di prendere la palla con le mani in tutta la propria metà campo (a condizione di non fare più di tre passi); la facoltà di un giudice di decidere la squadra migliore in caso di pareggio sul campo.[1] Nel 1903, infine, la FGI uniformò il regolamento ginnico a quello applicato in Inghilterra dalla Football Association su ispirazione di Luigi Bosisio, dirigente della Mediolanum: l'innovazione non mancò tuttavia di suscitare polemiche, in particolare da parte di Alfonso Manarini, fondatore della Palestra Ginnastica Ferrara.[3]
A Treviso, dal 6 all'8 settembre 1896, si svolse una Gara Nazionale dei Giuochi Ginnastici che prevedeva, tra le altre discipline, anche il calcio, sebbene nella variante del cd. calcio ginnastico, secondo le regole dettate da Francesco Gabrielli: le porte erano larghe circa quattro metri e non erano delimitate da pali, ma da bandiere; le dimensioni del rettangolo di gioco erano ridotte rispetto al football tradizionale, gli arbitri erano due e intervenivano solo qualora non ci fosse accordo fra i due capitani delle squadre.[4]
Sul gradino più alto del podio salì la Società Udinese di Ginnastica e Scherma, trascinata dal capitano Antonio Dal Dan. La piazza d'onore se l'aggiudicò la Palestra Ginnastica Ferrara. Alla manifestazione, mai riconosciuta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio perché antecedente alla sua nascita, hanno preso parte anche tre sodalizi di Treviso: la Società Ginnastica Velocipedistica Trevigiana, il Pio Istituto Turazza e il Vittorio Veneto.
«Alle 9 ant. In Piazza d'Armi si giuocò per il campionato di foot-ball - vincere due prove su tre - tra le squadre: Turazza e Udine vincendo Udine, Ferrara e Udine rimanendo la vittoria ancora a Udine che ebbe così il Campionato. Alle partite, bellissime e interessantissime, assisteva molto pubblico che plaudì ai bravi e forti giocatori». L'Udinese viene premiata con un gonfalone di seta ricamato a mano, in oro, che sul labaro portava la scritta: «Prima gara nazionale di giuochi ginnasti - campionato nel giuoco del calcio (Foot Ball)»
(La Patria del Friuli, 9 settembre 1896)
«Nel 1896 la Federazione Ginnastica Nazionale Italiana organizzava in Treviso il primo campionato nazionale dei Giochi, durante il quale la nostra società prima si imponeva sulle altre competitrici nelle eliminatorie e poi, alla distanza, superiore come è costume del nostro forte popolo nelle doti di resistenza, batteva in finale per 2 a 0 la Società Ginnastica di Ferrara. Per la prima ed unica volta la squadra Udinese conquistò così in quel decano dei tornei nazionali il primato d’Italia»
(Alessandro Vigevani, Memorie di un fedele dell’Associazione Calcio Udinese)
«Il 2 a 0 era il risultato che per il regolamento di quella volta dava la vittoria, in venti minuti l'Udinese ha fatto due reti e ha battuto il Treviso. In finale contro Ferrara ha vinto 2 a 0 ma dopo ben 2 ore di gioco. La prima rete fu assegnata perché un giocatore avversario prese il pallone con le mani e questo era considerato come un gol, mentre il secondo lo segnò un ragazzino di Maniago che giocava ala sinistra e si intrufolò in dribbling segnando un bellissimo gol, forse uno dei primi gol d’arte»
Come riportato dal periodico milanese Corriere dello Sport – La Bicicletta, il 15 agosto 1898 si tenne a Torino la terza edizione del campionato, nell'ambito del IV Concorso Ginnastico Federale.[5]
La Gazzetta dello Sport pubblicò una classifica con il Milan vincitore, ma venne smentita dal Bollettino Mensile della Federazione Ginnastica Nazionale Italiana.
L'edizione del 1904 del torneo di calcio venne disputata dal 15 maggio al 5 giugno. La fase finale venne disputata a Firenze, in occasione del "Concorso ginnastico nazionale" del 1904.
L'edizione si svolse a Milano il 25 giugno 1905. L'organizzazione venne affidata dalla FGNI al Milan in seguito alla rinuncia della Federazione di inserire il campionato all'interno del concorso annuale di Vercelli. Pertanto, il torneo non metteva in palio la Triennale Coppa Federale Ginnastica, bensì la sola Coppa d'Onore "Città di Milano".[6]
L'edizione del 1907 del torneo di calcio venne disputata dal 7 aprile al 10 maggio.
Inizialmente Milan-Andrea Doria doveva essere una semifinale del torneo e la vincente della sfida avrebbe ottenuto l'accesso alla finale contro il Vicenza, ma i doriani diedero un temporaneo forfait, circostanza che determinò il declassamento di Milan-Vicenza a semifinale e la promozione di Milan-Andrea Doria a finale.[8] La fase finale venne disputata a Venezia, in occasione del "Concorso Internazionale di Ginnastica" del 1907.[9]
Il torneo si svolse a Torino. I turni preliminari si disputarono nella zona della Piazza d'armi, mentre la finale si giocò allo Stadium.
La squadra di Ancona si ritirò prima dell'inizio del torneo, mentre la Società Ginnastica Amsicora di Cagliari fu per sorteggio ammessa direttamente in semifinale.
Di seguito è riportato l'elenco dei vincitori dei campionati nazionali di calcio ginnastico. Nelle stagioni in cui non si disputò il campionato nazionale si tennero dei tornei locali sostitutivi.[2][11]
^Francesco Gabrielli (1857-1899) Le origini del calcio in Italia: dalla ginnastica allo sport di Maurizio Romanato, Edizioni Antilia S.a.s - ISBN 978-88-87073-86-7. Fu Gabrielli il primo autore a tradurre in italiano le regole della F.A. e a pubblicare un libro per spiegarle applicandole al Concorso Ginnastico di Treviso del 1896 di cui lui fu il sovrintendente ai nuovi giochi (vedi "Il regolamento dei nuovi giochi" a pp. 233-234, "Manuali Hoepli - Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e per il popolo con 24 illustrazioni - Ulrico Hoepli Editore-libraio della Real Casa - Milano 1895" a pp. 239-240).