The Brothel è il secondo album in studio della cantautrice norvegese Susanne Sundfør, pubblicato il 12 marzo 2010[2].
Nell'anno di uscita, è rimasto trentuno settimane consecutive nella Top40 degli album più venduti in Norvegia, di cui diciotto settimane in Top10 e quattro in prima posizione[3]. Grazie a ciò, The Brothel è risultato essere l'album più venduto in Norvegia nel 2010.[4][5] Ha inoltre ottenuto due candidature agli Spellemansprisen, i Grammy norvegesi, per le categorie "Migliori Testi" e "Miglior Compositore", vincendo in quest'ultima.[6]
Nel booklet si fa riferimento al fatto che The Brothel sia nato dalla collaborazione creativa fra Susanne Sundfør e Kristin Austreid.[7] Varie parti vocali dell'album sono inoltre state registrate dentro il Tomba Emmanuelle, un museo di Oslo che funge anche da mauseoleo dell'artista Emanuel Vigeland.[7]
Stile musicale
The Brothel è un album dallo stile ibrido e vario. Nei suoi brani vengono mescolati di volta in volta dream pop, jazz, musica elettronica, musica orchestrale, synth pop, dubstep, soul, folk, passaggi a cappella e riferimenti alla musica sacra. Susanne Sundfør ha anche fatto ricorso alle dissonanze, a uno stile vocale ricco di abbellimenti e a controcanti apparentemente cacofonici accostati a melodie orecchiabili.
Tematiche
I testi sono molto curati e presentano sia passaggi semplici e d'impatto sia passaggi poetici e criptici. Alcuni brani sembrano legati dal concept della prostituzione, intensa in senso letterale oppure come metafora di stati d'animo o relazionali. Riguardo a ciò, Susanne si è espressa così:[8]
«Il tema che li lega è il bordello, che è il nome dell'album. [...] Ha molto a che fare col dominio, col come le persone si connettono tra di loro e con le gerarchie sociali; [...] come ti rapporti col dominio o col potere, come ti fa sentire debole o forte.»
Il brano Turkish Delight, inoltre è stato ispirato dal romanzo Il Leone, La Strega e l'Armadio di C. S. Lewis. La strumentale As I Walked Out One Evening, invece, prende il titolo dall'omonimo componimento del poeta Wystan Hugh Auden.
Susanne Sundfør ha promosso l'album con un tour norvegese ed esibizioni in programmi televisivi e radiofonici. Sono stati inoltre estratti tre singoli: The Brothel, It's All Gone Tomorrow e Turkish Delight; di tutti e tre sono stati pubblicati dei remix ufficiali, ma solo del primo è stato girato un videoclip.
Accoglienza
Recensioni professionali
Dagbladet[9] | |
OndaRock[10] | |
SpazioRock[11] | |
La critica specializzata ha molto apprezzato The Brothel. Eirik Kydland di Dagbladet ha addirittura affermato che "diversi artisti pop piangeranno ascoltandolo", tanto è artisticamente distante da loro.[9] Infatti, come scrive Alessandro Biancalana su OndaRock, Susanne Sundfør "rompe ogni cliché compositivo e mette insieme un album sorprendente, del tutto estraneo a schemi e categorie".[10]
Tracce
Testi e musiche di Susanne Sundfør, eccetto dove indicato.
- The Brothel – 6:15
- Lilith – 3:35
- Black Widow – 3:16
- It's All Gone Tomorrow – 6:07
- Knight of Noir – 5:02
- Turkish Delight – 4:48
- As I Walked Out One Evening – 3:18 (musica: Susanne Sundfør, Lars Horntveth)
- O Master – 4:21
- Lullaby – 4:48
- Father Father – 3:22
- Susanne Sundfør: voce, pianoforte, sintetizzatore, Fender Rhodes, vibrafono, glockenspiel, marimba, kalimba, tamburello basco, drum machine, sansula, arrangiamenti degli archi
- Helge Sten: corista in The Brothel, Lilith, Black Widow, O Master, Lullaby e Father Father
- Lars Horntveth: co-produzione, sintetizzatore, waterphone, pedal steel guitar, chitarra baritona, chitarra elettrica, chitarra acustica, clarinetto, marxophone, kokle, vibrafono, marimba, pianoforte, drum machine, arrangiamenti degli archi
- Morten Qvenild: sintetizzatore
- Gard Nilssen: batteria
- Frode Larsen, Øyvind Fossheim : violini
- Nora Taksdal: viola
- Emery Cardas: violoncello
- Hans Petter Bang: contrabasso
- Erik Johannessen: trombone, tuba
- Heming Valebjørg: timpani, rullante
- Martin Horntveth: drum machine, piatti, grancassa
- Alexender Kloster-Jensen: batteria e cordofoni aggiuntivi
- Morten Qvenild: produzione
- Jørgen Træen: drum machine, missaggio
- Björn Engelman: mastering
Classifiche
Note
- ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 20 novembre 2020.
- ^ Så bra at andre norske artister kommer til å begynne å grine - kultur - Dagbladet.no
- ^ a b VG-lista - Susanne Sundfør / The Brothel, su lista.vg.no. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
- ^ (EN) Robyn, Susanne Sundfør and other female musicians up for first ever Nordic Music Prize - AfterEllen, in AfterEllen, 6 gennaio 2011. URL consultato il 7 settembre 2017.
- ^ (EN) Susanne Sundfør - Music Norway EN, in Music Norway EN. URL consultato il 7 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
- ^ (EN) SUSANNE SUNDFØR wins Spellemann Prize! - GROENLAND RECORDS, in GROENLAND RECORDS, 8 marzo 2011. URL consultato il 7 settembre 2017.
- ^ a b (EN) Susanne Sundfør - The Brothel, su Discogs. URL consultato l'8 settembre 2017.
- ^ (EN) DiS meets Susanne Sundfør, in DrownedInSound. URL consultato il 9 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2017).
- ^ a b http://www.dagbladet.no/2010/01/28/kultur/musikk/musikkanmeldelser/anmeldelser/susanne_sundfor/10138341/
- ^ a b http://www.ondarock.it/recensioni/2011_susannesundfor.htm
- ^ http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=susanne_sundfor_the_brothel_2011
Collegamenti esterni