Il paese sorge a 388 metri di altitudine sul livello del mare (min 137, max 772), sulle alture alla destra del medio corso del fiume Agri.
Il territorio del comune ha un'estensione di 89,1 km².
Storia
Nel territorio comunale furono viste tracce di insediamenti risalenti all'VIII secolo a.C. Tra la fine del V secolo a.C. e gli inizi del IV, la valle dell'Agri fu occupata dai Lucani, a cui appartiene la necropoli di San Brancato, dove negli anni ottanta furono scoperte circa duecentoventi sepolture. Un piccolo centro abitato ad essa riferibile, databile tra il IV e il III secolo a.C. è stato rinvenuto tra le contrade Gavazzo, Cannone e Mulino.
L'attuale Sant'Arcangelo venne fondata dai Longobardi del ducato di Benevento nella seconda metà del VII secolo e prese il nome dall'arcangelo San Michele, loro patrono.
Il 27 agosto 1826 i Barrile ne ottennero il titolo di principe. Dopo l'estinzione di questa famiglia il solo feudo passò alla famiglia Colonna dei principi di Stigliano, mentre il titolo di principe passò invece dal 1853 ai Ricciardi, duchi di Caivano, marchesi di Fuscaldo e conti dei Camadoli.
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 dicembre 1974.[4]
«Di verde, a San Michele Arcangelo di carnagione, con ali, dalmatica e gambali d'oro, impugnante con la destra una spada d'argento e con la sinistra una bilancia dello stesso, calpestante un satana di nero illuminato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[5]»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di giallo.
Nel 2009 è stata costituita su iniziativa del Premio Nobel per la PaceBetty Williams la Fondazione Città della Pace per i bambini, che prevede strutture che possano ospitare i bambini che vivono in situazioni di pericolo nei loro paesi, da realizzarsi a Sant'Arcangelo ed a Scanzano Jonico[7]. La Città della Pace ha l'obiettivo di garantire assistenza, istruzione ed educazione a minori in condizioni di disagio sociale o pericolo derivanti da guerre o disastri ambientali.
Economia
Un tempo era nota per l'allevamento di una superlativa razza di cavalli detta “Neapolitana”, per la produzione di cotone, di ortaggi di olio e di vino.
Rinomata è, ancor oggi, la produzione di olio di oliva, di ortaggi, di prodotti caseari, di vino.