Vive a Firenze con la fidanzata Camilla Mencarelli, giornalista fiorentina[4], il figlio Daniel nato nel 2012[5] e la figlia Giulia nata nel 2015[6]. Suo nipote Nicolò è anch'egli un calciatore.[7]
Nel 1989 si trasferisce in compartecipazione alla Fiorentina[9], che l'anno successivo lo riscatta definitivamente nell'ambito della trattativa che porta Roberto Baggio in bianconero[10], in cui Buso viene valutato 2 miliardi di lire[11]. A Firenze gioca per due stagioni, trasformandosi via via in seconda punta o ala e giocando in attacco con Roberto Baggio e Oscar Dertycia[12]; gioca anche la finale di Coppa UEFA 1989-1990 contro la Juventus, segnando un gol.
Nel 1991 viene ceduto alla Sampdoria neo campione d'Italia per 4,6 miliardi di lire[13]: in blucerchiato sostituisce Marco Branca (passato ai gigliati) nel ruolo di riserva di Gianluca Vialli e Roberto Mancini[14], disputando due stagioni sotto la Lanterna.
Nel 1993, in rotta con Sven-Göran Eriksson[15], passa al Napoli per tre miliardi e mezzo di lire[16]. Vi rimane per tre anni, segnando 11 gol e completando la trasformazione in tornante di centrocampo[17][18].
Nel 1996 si trasferisce alla Lazio per 6 miliardi di lire[19], voluto da Zdeněk Zeman come alternativa in attacco[20]. La varicella lo ferma in ritiro[20], e in seguito trova poco spazio con il boemo, mentre viene maggiormente impiegato da Dino Zoff, che sostituisce il boemo a campionato in corso[20].
Nell'ottobre del 1997 passa al Piacenza[21] dove rimane per tre anni in Serie A, contribuendo da titolare a due salvezze (1997-1998 e 1998-1999) alternandosi a Gianpietro Piovani nel ruolo di ala destra[21][22]. Dopo la retrocessione dei piacentini nel 2000, scende anch'egli Serie B con il Cagliari[23] dove disputa un campionato e segna 4 gol.
Infine si trasferisce allo Spezia[24], in Serie C1, dove gioca per tre anni prima di dare l'addio definitivo al calcio giocato.
Nazionale
Il suo nome rimane legato alla vittoria della Nazionale Under-21, guidata da Cesare Maldini, del primo campionato europeo di categoria (1992). Con 3 gol nelle semifinali (contro la Danimarca) e nelle finali (contro la Svezia[25]), contribuisce alla vittoria diventando anche capocannoniere del torneo[26]. In totale disputa 25 partite con 9 reti in Nazionale Under 21, e 5 partite con la Nazionale Olimpica impegnata nelle Olimpiadi di Barcellona 1992[27].
Allenatore
Dopo l'esordio nello staff tecnico di Loris Dominissini nello Spezia[28], nel 2006 ha allenato la Sarzanese in Serie D[29]. Per la stagione 2007-2008 allena la squadra primavera dello Spezia[28], fino al fallimento della società ligure. Dal 2008 allena gli Allievi Nazionali del settore giovanile della Fiorentina. Il 19 giugno 2009, con un 3-1 ai danni dell'Inter, conquista lo scudetto di categoria.
Dall'estate del 2009 è l'allenatore della Primavera viola[30]. La squadra giunge in finale del Torneo di Viareggio 2011 perdendo la finale contro l'Inter. Il 30 marzo 2011, allo Stadio Olimpico di Roma, conquista la Coppa Italia battendo 3-1 i pari età della Roma, dopo il risultato dell'andata di 1-1 all'Artemio Franchi di Firenze.
Il 20 giugno 2011 lascia la guida della Primavera della Fiorentina[31], e il 17 novembre successivo viene assunto come allenatore del Gavorrano,[32] firmando un contratto fino al 2013; il 14 aprile dello stesso anno viene però esonerato dalla squadra maremmana[33]. Il 12 novembre 2013 entra a far parte dello staff di Eugenio Corini, neo-allenatore del Chievo, nel ruolo di collaboratore tecnico[34][35].
Il 23 giugno 2018 diviene il nuovo tecnico della Sangiovannese[36], che lo esonera il 28 aprile 2019.[37]
Il 1º gennaio 2020 torna ad allenare nel settore giovanile della Fiorentina, la categoria Under 18, in sostituzione di Alberto Aquilani, divenuto collaboratore tecnico del neo allenatore della prima squadra, Giuseppe Iachini.[38] Col ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina della prima squadra Buso torna a lavorare anche con i "grandi", ma nel giugno 2021 scade il suo contratto e non viene rinnovato.
Attualmente è direttore tecnico dell' Affrico calcio[39]