La Porta Romana sorge al centro di piazza Medaglie d'Oro, allo sbocco dell'omonimo corso; è una delle sei principali porte di Milano, all'interno dei bastioni.
In passato, Porta Romana identificava inoltre uno dei sei storici sestieri in cui era suddivisa la città meneghina: proprio a quest'ultimo - e non alla Porta da cui esso prende il nome – fa riferimento la canzone.
Più volte viene citata via Filangieri - la quale, peraltro, non apparteneva a tale sestiere. Al numero 2 dell'omonima piazza sorge il Carcere di San Vittore, inaugurato nel 1872[senza fonte]. I riferimenti al carcere – e alla vita, alle ansie ad esso legati – sono numerosi ed evidenti in tutta la canzone (“In via Filangieri gh'è una campana: ‘gni volta che la sona l'è ‘na cundana. […] O luna che rischiari le quattro mura: rischiara la mia cella che'è tanto scura”).
La canzone
'Porta Romana bella' è una delle più celebri canzoni popolari del repertorio milanese; tra gli altri, l'hanno eseguita artisti come Giorgio Gaber, Walter Valdi, Gabriella Ferri e Nanni Svampa[1].
Di quest'ultimo artista ne esistono svariate registrazioni; poiché tale brano è associato agli ambienti della ‘mala’ milanese, essa compare nel terzo volume della sua antologia sulla canzone lombarda, edito nel 1970 col sottotitolo "La mala e l'osteria".
Un video del 1977 riprende tre importanti artisti come Roberto Vecchioni, Francesco Guccini e Lucio Dalla eseguire ‘Porta Romana bella’ al tavolo dell'osteria "Da Vito" a Bologna.
Il testo di 'Porta Romana bella', come spesso accade per le canzoni popolari, ha subito numerose varianti; quella che segue è una delle versioni più spesso eseguite.
Del testo, data la natura popolare, esistono svariate versioni, che talvolta variano unicamente per l'uso del dialetto, o per alcune strofe differenti.[2]
Esiste una rara versione riadattata dedicata al banditoEzio Barbieria cui è stata aggiunta la seguente strofa:
"la banda di Barbieri era attrezzata
faceva le rapine a mano armata
sette e sette e sette fanno ventuno
arriva la volante e non c'è più nessuno"
La versione di Giorgio Gaber è completamente diversa
"Porta romana bella porta romana
e' gia' passato un anno da quella sera
un bacio dato in fretta
sotto un portone
porta romana bella porta romana
in un cortile largo e fatto a sassi
io fischio
tu t'affacci alla ringhiera
poi scendi e il pomeriggio è tutto
nostro
in giro per i prati fino a sera
m' han detto che sei andata ad abitare
in un quartiere nuovo più elegante
ti sei sposata è giusto e regolare
da me lo so non t'aspettavi niente
passa un ciclista e canta
la voce si allontana
porta romana bella porta"