Il Partito Comunista (Svizzera) è l'evoluzione del Partito del Lavoro (PdL) del Canton Ticino che nel 2007 decise di modificare il proprio nome in Partito Comunista. Nel 2013 il Partito del Lavoro del Grigioni italiano confluisce nel PC. Nel corso del 2014 il PC assume una posizione di autonomia sul piano nazionale e viene poi espulso dal Partito Svizzero del Lavoro (PSdL)[1], da allora organizza anche gruppi in altri cantoni svizzeri.
La sede del partito è situata nel quartiere di Solduno, a Locarno. La sua presenza sul territorio è garantita dalle sezioni regionali che fanno capo al Comitato Centrale composto da 20 membri e retto dal segretario politico del Partito. Tale ruolo viene ricoperto da Massimiliano Arif Ay, in carica dal XX Congresso tenutosi a Bellinzona il 7 giugno 2009.
Storia
Il PC nasce con il nome di Partito Operaio e Contadino Ticinese nell'agosto 1944 e nel 1963 prende il nome di Partito del Lavoro (PdL). Nell'ottobre 1944 aderisce al PSdL su scala nazionale, collaborazione che cesserà nel 2014, quando il PC viene espulso dal PSdL. Il fondatore del Partito, Pietro Monetti, è ricordato dalla tessera 2016 del PC.
Dopo il crollo del socialismo reale, l'evoluzione del Partito si registra in maniera negativa fino ai primi anni del XXI secolo, i quali offrono ai comunisti ticinesi le premesse per rilanciare il partito, partendo dai giovani e ritornando a una prassi politica più coerente con le tesi marxiste e leniniste.
Il 16 settembre 2007 l'allora sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro (PSdL) decide di cambiare il nome in Partito Comunista. Il PSdL - non senza mugugni da parte soprattutto delle sezioni della Svizzera francese - accetta la decisione del Congresso ticinese. Le differenze fra il PC e il PSdL si basano essenzialmente sulle relazioni con il Partito della Sinistra Europea di cui il PSdL è membro fondatore e sull'approccio considerato ambiguo della Direzione nazionale del PSdL nei confronti dell'adesione della Svizzera all'Unione europea, che il PC considera "imperialista" e "irriformabile". Il PC assume anche altre posizioni politiche diverse da quelle del PSdL: ad esempio si esprime contro la balcanizzazione degli stati nazionali; si dichiara favorevole al superamento della coscrizione obbligatoria per un esercito di milizia volontaria; sostiene la necessità per la Svizzera di rilanciare attraverso l'innovazione e la ricerca l'apparato produttivo nazionale nei settori economici ad alto valore aggiunto; sostiene l'apertura della Svizzera alla cooperazione commerciale con i cosiddetti paesi "BRICS".
A livello elettorale il PC collabora con il Partito Socialista Svizzero (socialdemocratico) nei comuni del Canton Ticino e ha collaborato per due legislature nel Gran Consiglio ticinese con il Movimento per il Socialismo (trotzkista), alleanza rotta nel 2019. Il Partito Comunista è presente in una dozzina di Consigli comunali e nel 2015 riesce a eleggere un proprio deputato, Massimiliano Arif Ay, al Gran Consiglio del Canton Ticino. Alle Elezioni Cantonali del 2019 il PC si presenta da solo e riesce a eleggere due deputati al Gran Consiglio del Canton Ticino: oltre al riconfermato Ay viene eletta l'agronoma Lea Ferrari. Sempre con Lea Ferrari, il PC è rappresentato nell'esecutivo municipale di Serravalle.
Il PC è considerato molto vicino non solo al Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), fondato dallo stesso Ay nel 2003 e da cui provengono numerosi quadri attuali del Partito, ma anche alla Federazione sindacale mondiale (FSM). In particolare nel comitato giuridico di quest'ultima lavora il giurista Edoardo Cappelletti, consigliere comunale di Lugano e membro della Direzione del Partito Comunista.
Sul piano internazionale il PC è stato vicino al Partito dei Comunisti Italiani (PdCI) e oggi intrattiene relazioni con il suo successore: il PCI. L'ex-ministro italiano Oliviero Diliberto ha ricevuto la tessera onoraria del Partito, così come il musicologo e comunista di Milano Luigi Pestalozza. Attualmente il PC è considerato vicino alla linea ideologica del Partito Comunista Portoghese (PCP).
Movimento giovanile
La sezione giovanile del Partito Comunista è denominata Gioventù Comunista (GC) e vede anch'essa la sua sede a Locarno. Tale movimento nasce nel 2003 con il nome di Giovani Progressisti e nel 2007 segue le orme del partito rinominandosi Gioventù Comunista. Membri del movimento sono tutti gli iscritti al partito con meno di 30 anni, nonché tutti i giovani che intendono abbracciare l'organizzazione senza per forza aderire al Partito.
Dal 2020, la Gioventù Comunista è guidata da un coordinamento capitanato da Luca Frei. Prima di lui avevano diretto l'organizzazione giovanile del PC Samuel Iembo (2015), Edoardo Cappelletti (2013), Aris Della Fontana (2009), Beat Wyss (2008), Riccardo Mattei (2007) e Rodolfo Pulino (2005).
La Gioventù Comunista promuove sia lotte di carattere internazionale, in particolar modo contro l'imperialismo, sia di respiro nazionale. In tal senso, spicca l'impegno della GC in ambito anti-militarista, ma anche per i diritti dei giovani lavoratori e degli studenti.
Segretari e presidenti
No.
Nome (nascita–morte)
Inizio
Fine
Durata
Note
1
Pietro Monetti (1904–1975)
6 agosto 1944
28 giugno 1975
30 anni e 326 giorni
Presidente (dall’assemblea costitutiva del 6 agosto 1944)
Segretario politico (dal II congresso del 5 gennaio 1947)
Segretario (dal III congresso del 20 marzo 1949)
Deceduto in carica il 28 giugno 1975
2
Silvano Gilardoni (1943–2009)
28 giugno 1975
9 giugno 1987
11 anni e 346 giorni
Segretario (subentra a Monetti in qualità di vice-segretario)
Dimissiona il 9 giugno 1987 ma resta negli organi dirigenti
Nel 1992 lascia il partito per aderire al nuovo PS, sezione ticinese del PSS