Overland 1 è la prima delle spedizioni geografiche della serie Overland ed è stata portata a termine nel 1996, dopo cinque mesi di viaggio ed un totale di quasi 37.000 km per la maggior parte su terreno ghiacciato in assenza di strade, affrontando la durissima traversata da Roma a New York via terra, che ha portato quattro camion Iveco 330.30 6x6 attraverso l'Europa, la Russia, la Siberia, l'Alaska, il Canada e gli Stati Uniti sfidando i rigori dell'inverno polare.
Il Raid
La partenza è avvenuta lunedì 13 novembre 1995 a Roma dagli studi della Rai. Il viaggio è proseguito in Francia sfilando agli Champs-Élysées parigini per poi passare nelle nazioni centro europee: Belgio, Germania e Polonia. Dopo una breve sosta a Mosca per montare degli pneumatici da neve creati apposta per la spedizione dalla Michelin, la spedizione ha attraversato la Russia passando per una Siberia invernale dal clima estremamente rigido. L'arrivo allo Stretto di Bering non è stato dei migliori. Purtroppo un rapido volo in aereo ha confermato le preoccupazioni che il ghiaccio non si fosse saldato bene alla calotta a causa di un inverno più caldo del previsto (se di caldo si può parlare) e che quindi la traversata via terra dello stretto per arrivare in Alaska fosse impossibile. Si decise allora di effettuare uno spettacolare ponte aereo a Myš Smidta utilizzando un Ilyushin Il-76 dell'Aviazione russa (primo velivolo con quelle insegne ad atterrare nel "santuario petrolifero americano" di Prudhoe Bay, Alaska). Smontati in pezzi più piccoli, i camion sono stati portati sul ghiaccio dell'Alaska in tre voli e poi rimontati sul posto. La spedizione è poi ripartita affrontando le ultime migliaia di chilometri su piste di fortuna tra i fiumi ghiacciati e i territori Canadesi per poi giungere a New York negli USA Venerdì 26 aprile 1996.
tappa: mercoledì 24 aprile: Plymouth-Elmsford, 300 km
New York
tappa: giovedì 25 aprile: Elmsford-New York, 100 km
tappa: venerdi 26 aprile: New York-Italia
L'evento mediatico
Televisivo
La spedizione di Overland 1 fu seguita dai giornalisti del TG1 Daniele Valentini e Paolo Giani che si alternarono lungo il percorso da Roma a New York.
Molti servizi filmati furono confezionati e trasmessi dallo stesso TG1 dando costanti aggiornamenti sulla spedizione.
Gli stessi Valentini e Giani con riprese di Fulvio Mariani, Filippo Bossi e regia di Gigi Ceresa, confezionarono poi il documentario andato in onda su Raiuno nelle due puntate del 30 dicembre 1996 e 1º gennaio 1997 riscuotendo un notevole successo di audience nonostante la trasmissione in seconda serata nei giorni di festa: 5 milioni di spettatori ed un primato di ascolto del 33% di share in seconda serata, addirittura con picchi del 36% e 5.100.000 durante la visione della prima puntata di Overland 1.[1]
In seguito, la spedizione fu riproposta in maniera più estensiva utilizzando parte delle riprese già effettuate e senza coinvolgere gli stessi autori e regista. (Overland 7).
Filatelico
Il 13 aprile 1996 le Poste Italiane dedicarono un francobollo ed un annullo filatelico a celebrazione della spedizione. Il francobollo dell'insolito valore di 4 650 lire ebbe una tiratura pari a 2 000 000 esemplari.[2]
Il 25 aprile 1996 le poste emisero un dispaccio straordinario diretto a New York per celebrare la conclusione del viaggio.[3]
I mezzi
Overland è stata equipaggiata, per questa edizione, con 4 autocarriIveco 330.30 ANW a 6 ruote motrici (i cosiddetti "musoni"), costruiti nello stabilimento Iveco di Bolzano per operare in cave e cantieri, in un range tra i -60 e +50 °C.
Questi veicoli montano un motore Deutz biturbo, 8 cilindri a V, con una cilindrata di circa 13 litri, erogante 306 cavalli a 3.800 giri al minuto. Il cambio è uno ZF manuale a otto rapporti, con riduttore. Grazie al loro serbatoio di serie da 500 litri e uno supplementare equivalente (totale 1000 litri), i 330.30 hanno un'autonomia di 2000 km. Questi camion raggiungono una velocità massima di 100 km/h su strada asfaltata.
Nonostante ogni autocarro abbia la stessa meccanica e cabina, differiscono per i box posteriori, infatti ognuno dei quattro automezzi ha una funzione differente: mensa, dormitorio, officina e cisterna per il carburante di scorta (4.000 litri).
I camion officina e cisterna sono dotati, sul paraurti anteriore, di un verricello idraulico con cavo da 80 metri, con il quale è possibile intervenire per aiutare altri automezzi bloccati, ad esempio nel pantano.[4]