Una città con oltre mille anni di storia, ricca di patrimonio e architettura. L'ex capitale medievale della Polonia, in seguito la città regia del Regno di Polonia ed una delle principali città polacche dal X secolo ad oggi.
Poznań è situata nel centro-ovest della Polonia, sul medio corso del fiume Warta dal quale è attraversata. Attorno alla città sono presenti numerosi laghi di varie dimensioni: il più grande è il lago Kierskie, che si trova a ovest della città. Il paesaggio caratteristico di Poznań è costituito dalla pianura creata dall'erosione del fiume Warta.
La città è circondata da numerose aree verdi, costituite principalmente da boschi. A sud della città vi si trova la area naturale protetta (Riserva Nazionale della Grande Polonia).
Clima
Poznań gode di un clima continentale umido, con inverni relativamente freddi ed estati piuttosto calde. In inverno le nevicate sono molto abbondanti, e le temperature possono scendere fino a -15 °C. Invece in estate le temperature possono raggiungere i 30 / 35 °C. La piovosità annua è inferiore a 500 mm, tra le più basse in Polonia. Il mese più piovoso è luglio, soprattutto a causa di intensi temporali. Il numero delle ore solari, è tra i più alti del paese.
Il nome Poznań molto probabilmente deriva direttamente dal verbo polaccopoznać, che significa "conoscere" o "riconoscere", è può semplicemente significare "città conosciuta".
La città di Poznań fu menzionata per la prima volta nelle cronache di Thietmar, nel 970 con la frase: Posnaniensis Episcopus (Vescovo di Poznań), e in urbe Posnani (dalla città di Poznań nel 1005). Il nome della città nei documenti ufficiali in latino era Posnania nel 1236 o Poznania nel 1247.
La denominazione ufficiale Poznań compare solo nel 1146 e nel 1244, con il nome completo Miasto Stołeczne Poznań (Città capitale di Poznań). Poznań è nota anche come Posen in tedesco e con il nome yiddish פּויזן, (Poyzn). Invece la versione russa del nome, Познань (Poznan'), è di genere femminile, in contrasto con il nome polacco, che è maschile.
Storia
Età antica
Le prime tracce delle popolazioni nell'odierna zona di Poznań risalgono al periodo intorno all'8000 a.C.: si trattava dei cacciatori nomadi di renne. Invece i primi insediamenti permanenti risalgono al primo millennio a.C. Circa nel 2000 a.C. su queste terre arrivarono le prime popolazioni indoeuropee. Mentre nel V secolo vi si insediarono le popolazioni slave, nell'VIII secolo, venne edificato il primo insediamento nella zona dell'attuale cattedrale, che divenne il nucleo centrale della città di Poznań.
Età medievale
Nel X secolo la zona passò sotto il dominio dei Piast, i quali vi edificarono la loro roccaforte. Originariamente la città era situata sulla sponda destra del fiume Warta, dove si trovavano un tempio pagano e il castello dei Piast.
Poznań è stato un importante centro culturale e politico delle tribù dei Polani. Miecislao I, il primo sovrano del regno polacco storicamente documentato, si ipotizza che fu battezzato a Poznań nel 966; il battesimo fu visto come un momento decisivo nella creazione del regno polacco.
Nel 992 Jordan, il primo vescovo missionario polacco, stabilì la propria sede nella città. Poznań ha ricoperto la funzione di capitale fino al 1038, quando, insieme ad altre città della Slesia, Bretislao I la saccheggiò e la distrusse.
Anche se la città perse il suo significato politico, rimaneva ancora un fiorente centro economico. Durante il periodo della frammentazione del Regno di Polonia, la città fu divisa dal regno. Nel 1253 i principi della dinastia dei Piast, ordinarono con la legge Magdeburg, che la città dovesse espandersi sulla sponda sinistra della Warta, dove tutt'oggi vi è ubicata. Il re polacco Przemysł II, che fu il primo sovrano dopo 200 anni ad essere incoronato a Gniezno, scelse come propria sede Poznań, e il castello dei duchi. Dopo la sua tragica morte nel 1296 lo sviluppo della città si arrestò.
Nel 1386 iniziò l'età d'oro di Poznań, incominciata con la dinastia degli Jagelloni, dopo l'ascesa al trono di Ladislao II e con la seguente riunificazione nella Confederazione polacco-lituana, grazie all'apertura della tratta commerciale che collegava la Lituania con l'Europa occidentale. Poznań divenne il nodo cruciale delle rotte commerciali di tutta la Polonia, che tuttavia fu ostacolato da incendi e inondazioni.
Età moderna
Nel 1518 il vescovo Jan Lubrański fondò l'Accademia Lubrański, il primo collegio universitario di Poznań.
Poznań aveva il diritto di partecipare all'elezione del re di Polonia come una delle dieci città più importanti del Regno di Polonia (come Cracovia, Varsavia, Danzica, Lublino o Leopoli).
Nel 1655, il periodo fiorente della città fu interrotto dal cosiddetto "Diluvio" svedese. Dopo il Diluvio la città cercò di risollevarsi ma fu arrestata da una serie di conflitti che la devastarono. Tra il 1700 e il 1721, Poznań fu coinvolta nella Grande guerra del Nord e nella Guerra di successione polacca. Invece tra il 1756 e il 1763, fu nuovamente coinvolta in un altro conflitto, la Guerra dei sette anni e successivamente nel 1768 nella Confederazione di Bar.
Con l'elezione di Stanislao II Augusto Poniatowski, la città sperò in un periodo di pace, ma durante l'inizio del suo regno dovette combattere contro l'esercito prussiano, e l'esercito russo, che lasciarono la città solo nel 1775.
Dopo la rivolta di Poznań nel 1806 e la sconfitta della Prussia, la città venne annessa al Ducato di Varsavia. Ma le guerre napoleoniche in corso bloccarono lo sviluppo della città. Nel 1815, dopo la sconfitta di Napoleone, la città ricadde, di nuovo sotto il dominio della Prussia. Poznań, divenne la capitale della regione autonoma del Granducato di Poznań. I tedeschi costituivano il 38% della popolazione cittadina nel 1867. Dal 1870 al 1918 la città fece parte dell'Impero Tedesco.
Dopo la prima guerra mondiale e successiva Sollevazione della Grande Polonia (1918-1919), Poznań ritornò sotto il controllo polacco ed entrò a far parte della Polonia. La popolazione tedesca fu costretta ad accettare la cittadinanza polacca o a lasciare il Paese; come conseguenza, la popolazione tedesca di Poznań decrebbe dai 65.321 del 1910 ai 5.980 del 1926 fino ad appena i 4.387 del 1934.[4]
Durante la seconda guerra mondiale Poznań divenne parte delle Aree polacche annesse alla Germania nazista, diventando così il capoluogo della regione del Wartheland (la regione del Warta). Dalla città furono deportati in massa al Governatorato Generale, ebrei e polacchi. Entro la fine del 1939, furono deportate circa 87 883 persone, e nel 1940 le deportazioni raggiunsero 250 000 persone. Nel 1941 iniziarono le deportazioni in massa degli ebrei dalla regione del Warta nei 200 ghetti in tutto il Governatorato Generale. Parallelamente, molti tedeschi e Volksdeutsche si insediarono in città e la comunità tedesca passò dalle circa 5.000 persone del 1939 (circa il 2% degli abitanti) ai circa 95.000 del 1944.[5][6] La popolazione ebraica della città pre-guerra, circa 2.000 persone,[7] venne quasi totalmente sterminata nell'Olocausto.
Nel giugno 1956 gli operai della città insorsero contro il regime comunista, in quella che divenne celebre con il nome di Rivolta di Poznań.
La città di Poznań possiede numerosi monumenti, in gran parte sono situati nei quartieri della Città Vecchia e Nuova Città. Gli edifici storici sono principalmente in stile gotico, rinascimentale, neoclassico e liberty. Nella Città Vecchia (Stare Miasto) di particolare interesse è il centro storico, con la piazza del mercato vecchio e le numerose palazzine medievali. Inoltre a Poznań si trova la Cattedrale di San Pietro e San Paolo, che è la più antica chiesa della Polonia, e il castello imperiale costruito da Guglielmo II. Ciò che rende però la città più conosciuta e attira migliaia di persone è la Fiera internazionale di Poznań (Międzynarodowe Targi Poznańskie).
Monumenti e attrazioni turistiche:
Piazza del Mercato Vecchio, Stary Rynek, è il centro della città, tutta chiuse da antiche case e dominata dal celebre Municipio.
Municipio di Poznań. Simbolo della città, è un capolavoro del Rinascimento in Polonia. Venne costruito dal luganese Quadro, fra il 1550 e il 1560.
Cattedrale di San Pietro e San Paolo - Cappella d'oro (Isola Ostrów Tumski). La cattedrale, nello stile del gotico baltico, venne eretta su edifici precedenti, a partire dal 1347. Più volte danneggiata e modificata, venne ricostruita dopo la guerra utilizzato le parti originali medievali superstiti.
Chiesa di Santa Maria (Isola Ostrów Tumski), 1431-44.
Poznań è il capoluogo del Voivodato della Grande Polonia, quindi molte agenzie vitali del governo locale e statale hanno i loro uffici centrali in questa città. Inoltre a Poznań, ci sono 20 consolati.
La città di Poznań dal 1987 al 1990 era divisa in cinque quartieri: Stare Miasto (Città Vecchia), Nowe Miasto (Città Nuova), Wilda, Grunwald e Jeżyce.
Quartiere
Popolazione (2009)
Area in km²
% Area città
Grunwald
118 415
36,2 km²
13,8%
Jeżyce
79 981
57,9 km²
22,2%
Nowe Miasto
140 853
105,1 km²
40,2%
Stare Miasto
153 880
47,1 km²
18,0%
Wilda
61 092
15,0 km²
5,8%
Nuova divisione amministrativa
Dal 1990 ad oggi, la città è divisa in 42 quartieri.
Quartiere
Popolazione (2010)
Area in (km²)
Densità di popolazione (per km²)
Antoninek-Zieliniec-Kobylepole
9,881
20.54
481.06
Chartowo
24,750
4.49
5,512.25
Fabianowo-Kotowo
1,736
7.1
244.51
Główna
3,997
6.82
586.07
Głuszyna
3,834
14.43
265.70
Górczyn
13,230
4.33
3,055.43
Grunwald Północ
15,177
0.76
19,969.74
Grunwald Południe
25,808
3.83
6,738.38
Jana III Sobieskiego i Marysieńki
10,042
0.79
12,711.40
Jeżyce
24,172
1.98
12,208.08
Junikowo
8,789
5.29
1,699.24
Kiekrz
1,716
10.25
167.41
Krzesiny-Pokrzywno-Garaszewo
2,107
9.99
210.91
Krzyżowniki-Smochowice
7,750
10.71
723.62
Osiedle Kwiatowe
4,539
2.31
1,964.94
Ławica
6,312
13.94
452.80
Morasko-Radojewo
1,871
18.03
103.77
Naramowice
14,655
7.21
2,032.59
Nowe Winogrady Południe
15,706
1.14
13,777.19
Nowe Winogrady Północ
17,787
1.14
15,602.63
Nowe Winogrady Wschód
6,849
0.47
14,572.34
Ogrody
6,703
1.95
3,437.44
Ostrów Tumski-Śródka-Zawady-Komandoria
5,690
3.36
1,693.45
Piątkowo
36,605
3.84
9,532.55
Podolany
7,091
5.30
1,337.92
Rataje
37,864
5.2
7,281.54
Sołacz
5,390
5.54
972.92
Stare Miasto
30,216
3.91
7,727.88
Stare Winogrady
7,400
3.48
2,126.44
Starołęka-Minikowo-Marlewo
9,291
13.48
689.24
Stary Grunwald
3,594
0.63
5,704.76
Strzeszyn
6,703
12
558.58
Szczepankowo-Spławie-Krzesinki
6,282
18.44
340.67
Świerczewo
14,252
3.94
3,617.26
Św. Łazarz
35,909
3.7
9,705.14
Umultowo
4,081
6.12
666.83
Warszawskie-Pomet-Maltańskie
7,014
5.85
1,198.97
Wilda
28,510
6.9
4,131.88
Winiary
14,484
2.17
6,674.65
Wola
5,398
3.27
1,650.76
Żegrze
18,631
3.15
5,914.60
Zielony Dębiec
13,248
4.12
3,215.53
Società
Secondo i dati dell'Ufficio generale di statistica per il 2023, Poznań aveva 541.316 abitanti (la quinta più grande del Paese) e una densità di popolazione di 2.067 abitanti per chilometro quadrato.[8] Poznań ospitava il 15,59% della popolazione del Voivodato di Wielkopolskie, che allo stesso tempo rappresentava l'1,4% della popolazione polacca. A sua volta, secondo i dati del 2019 della filiale di Poznań dell'Ufficio generale di statistica, un totale di 1.050.383 persone viveva nell'intero agglomerato di Poznań.[9]
Evoluzione demografica
Questo grafico non è disponibile a causa di un problema tecnico. Si prega di non rimuoverlo.
Museo Etnografico (Muzeum Etnograficzne w Poznaniu)
Museo della Città di Poznań (Muzeum Historii Miasta Poznania)
Museo degli strumenti musicali (Muzeum Instrumentów Muzycznych w Poznaniu)
Museo dell'esercito (Muzeum Armii Poznań)
Museo della rivolta della Grande Polonia (Muzeum Powstania Wielkopolskiego 1918-1919 w Poznaniu)
Museo Archeologico di Poznań (Muzeum Archeologiczne w Poznaniu)
Teatri
Le prime rappresentazioni teatrali a Poznań si sono svolte nel Medioevo. Si trattava di artisti nomadi che si esibivano in occasione delle fiere, oltre che per le famiglie nobili.
In primo teatro contemporaneo fu il Teatr Arkadia, è stato inaugurato nel 1804.
Nel periodo del Granducato di Poznań le rappresentazioni teatrali erano eseguite in entrambe le lingue in polacco e in tedesco, inoltre la città ha ospitato celebrità come Franz Liszt e Niccolò Paganini.
Dopo la liquidazione dell'autonomia nel 1846 furono proibite le rappresentazioni teatrali in polacco. Le autorità impedirono anche la creazione di teatro con i contributi dei cittadini polacchi il quale venne aperto solamente nel 1875, il Teatro polacco (Teatr Polski). Con la trasformazione della città nella residenza imperiale, nel 1910 fu aperto un nuovo Teatro (Teatr Wielki). Dopo la guerra, Poznań è diventato il centro teatrale del paese con i suoi teatri all'aperto e il festival teatrale sul lago Malta.
Musica
Poznań è il più importante centro per il canto corale di tutta la Polonia. La tradizione del coro nella città risale al XV secolo. Fin dal Medioevo il centro corale della città è stata la cattedrale di San Paolo e San Pietro, dove tutt'oggi si svolgono concerti corali.
Inoltre ogni anno Poznań ospita una serie di eventi, festival e concerti, che sono organizzati principalmente in estate e in primavera tra cui l'International Henryk Wieniawski Violin Competition.
Istruzione
Poznań è la sede dell'Università "Adam Mickiewicz" (abbreviato in UAM), si tratta di una delle più influenti e più grandi università della Polonia. Inoltre la città conta anche alcune facoltà private.
Poznań è un importante centro economico fin dal Medioevo. A partire dal XIX secolo, l'industria pesante locale ha incominciato a crescere. Sono state costruite diverse grandi fabbriche, tra cui Cegielski Hipolit (nel settore siderurgico) e la CFR. H. Cegielski Poznań SA (nel settore ferroviario).
L'economia di Poznan si basa principalmente su servizi, vendite e produzione. Le entità dominanti a Poznan sono le imprese legate al commercio, alla lavorazione industriale, ai servizi, ai trasporti e alle cosiddette attività professionali, scientifiche e tecniche.[10] Nel marzo 2022, secondo i dati GUS, l'occupazione media nel settore commerciale era di 170,7 mila persone. persone.[11]
Oggi Poznań è il secondo centro economico più importante della Polonia, ed è considerata la seconda città più prosperosa del paese dopo Varsavia. La città vanta anche un PIL pro capite del 200,4% (2008), nella media polacca. Inoltre, Poznań ha avuto il tasso di disoccupazione più basso 2,3% nel 2009. per confronto, il tasso di disoccupazione nazionale in Polonia era superiore al 10%.
Molte aziende dell'Europa occidentale hanno stabilito il loro quartier generale polacco a Poznań, o nelle vicinanze della città. La maggior parte degli investitori esteri sono aziende tedesche e olandesi. Gli investimenti sono per lo più nel settore agroalimentare, automobilistico, ferroviario e logistico. Le società straniere sono specialmente attratte dal basso costo del lavoro, ma anche dalla ottima rete stradale e ferroviaria.
La città ospita anche un'importante fiera internazionale nel settore dei beni industriali, che è la più grande della Polonia e una delle principali d'Europa.
Infrastrutture e trasporti
La città di Poznań costituisce uno dei punti di transito più importanti d'Europa. La rete stradale è la più importante della Polonia, la città è attraversata da diverse strade nazionali, distrettuali e dall'autostrada A2. Inoltre nella città si incrociano otto linee ferroviarie nazionali e cinque linee ferroviarie internazionali, rendendo Poznań uno dei nodi ferroviari più importanti d'Europa. L'aeroporto internazionale di Poznań è collegato con più di 30 aeroporti internazionali, attraverso il quale transitano circa 1,5 milioni di passeggeri all'anno.
Aeroporti
La città ha un aeroporto internazionale, quello di Poznań-Ławica, il quale è collegato con più di 30 aeroporti internazionali, situati principalmente in Europa occidentale. Nel 2011, ha gestito circa 1,5 milioni di passeggeri, diventando il sesto aeroporto in termini di volume di traffico dei passeggeri, della Polonia. Inoltre Poznań ospita la base aerea militare polacca (31 Baza Lotnictwa Taktycznego), dove sono stanziati diversi aerei F-16 da combattimento.
Ferrovie
Gli inizi delle ferrovie a Poznań risalgono alla prima metà del XIX secolo. Nel 1848 fu inaugurata linea ferroviaria Stargard Szczeciński-Poznań che unisce la città con Stettino.
Poznań nel corso degli anni è diventato uno dei nodi ferroviari più importanti e più grandi della Polonia.
Nella città si incrociano otto linee ferroviarie nazionali che collegano Poznań con: Varsavia, Ostrów Wielkopolski, Breslavia, Wolsztyn, Stettino, Piła, Wągrowiec e Gniezno. E cinque linee ferroviarie d'importanza internazionale, con treni internazionali diretti nelle città: Amsterdam, Berlino, Parigi, Kiev, Mosca e Saratov. Poznań gestisce anche una rete di collegamenti ferroviari urbani e regionali. A Poznań ci sono 13 stazioni ferroviarie. La stazione centrale di Poznań è la stazione più importante della città. Dalla quale parte la maggior parte dei treni, in media, la stazione durante il giorno gestisce circa 450 treni e ogni anno è utilizzata da 17 milioni di passeggeri, durante le ore di punta i treni partono ogni 30-60 minuti. Nella parte orientale della città vi è ubicata la stazione ferroviaria di trasporto merci Franowo-Poznań, si tratta di uno dei più grandi scali e smistamento merci della Polonia.
Oggi la rete è divisa in 52 linee giornaliere urbane e suburbane, 21 linee notturne, e una linea turistica gestita da una flotta di autobus storici nei fine settimana.
Tram
Nel 1880 furono introdotti i primi tram trainati da cavalli, la trazione elettrica apparve solo nel 1898. La rete continuo ad espandersi fino alla seconda guerra mondiale, durante questo periodo l'intera rete tranviaria subì ingenti danni.
Dopo la fine della guerra, iniziarono i primi lavori di ricostruzione della rete tranviaria, che venne riaperta interamente solo nel 1947. Attualmente la compagnia MPK Poznań, opera con 340 tram, su una rete di 214,9 km di binari, con 21 linee e 459 fermate.
Sport
Poznań, possiede due squadre di calcio di prima divisione nel campionato polacco: il Lech Poznań e il Warta Poznań e altre squadre minori, come UKS Stoper Poznań. La società calcistica Lech Poznań ha sede nel nuovo stadio Stadion Miejski, è la più grande struttura sportiva della città ed ha ospitato gli Europei di calcio 2012. Oltre allo Stadion Miejski, la città conta numerose strutture sportive tra cui: il Lago Malta che ospita un impianto di canottaggio con tribuna, diverse piscine, campi da tennis, un impianto sciistico artificiale, una pista di pattinaggio su ghiaccio e numerose palestre di varie dimensioni.
^Jerzy Topolski. Dzieje Poznania w latach 1793–1945: 1918–1945. PWN. 1998. pp. 958, 1425.
^"Trial of GauleiterArthur Greiser". Law Reports of Trials of War Criminals. United Nations War Crimes Commission. Wm. S. Hein Publishing. 1997. p. 86.
^"Survival artist: a memoir of the Holocaust", Eugene Bergman, 2009, pg. 20