Si trattò d'una occasione fallita che avrebbe avuto pesanti conseguenze per la cosiddetta "battaglia di Gerusalemme", dal momento che la posizione di Latrun permetteva di controllare la strada Tel-Aviv - Gerusalemme.
Fatti
In continuità con l'operazione Nahshon e a seguito d'un nuovo blocco della strada, Yigael Yadin dette ordine di lanciare l'Operazione Maccabei, che iniziò l'9 maggio 1948 contro l'Esercito Arabo di Liberazione e gli irregolari arabi[1] palestinesi che occupavano numerosi villaggi lungo la strada Tel Aviv-Gerusalemme e impedivano il rifornimento della comunità ebraica di Gerusalemme. La 5ª Brigata Givati (a ovest) e la 10ª Brigata meccanizzata "Harel" (a est) furono impegnate nei combattimenti, specie nella zona di Latrun.[2][3]
Numerosi villaggi furono presi e perduti più volte ma finirono con l'essere controllati dalle forze ebraiche.[3]
Fra il 9 e l'11 maggio, un battaglione della Brigata Harel attaccò e prese il villaggio di Beyt Mahsir che serviva da base ai palestinesi per il controllo di Bāb al-Wad. Il battaglione Sha'ar HaGai della Brigata Harel prese ugualmente posizione sulle colline a nord e a sud della strada. Fu sottoposto a fuoco d'artiglieria dell'Esercito Arabo di Liberazione, come a quello, «non abituale[4]» di veicoli blindati britannici ma riuscì a tenere la posizione e a trincerarsi.[2][5]
A ovest, il 12 maggio, uomini della Brigata Givati s'impadronirono del campo di prigionia britannico sulla strada che conduceva a Latrun, ma l'abbandonarono il giorno seguente.[6] Fra il 14 e il 15 maggio, il suo 52º battaglione prese i villaggi di Abu Shusha, al-Na'ani e al-Qubab, a nord di Latrun, tagliando in tal modo la zona di Lidda, la principale città araba del settore.[7]Lapierre e Collins riferiscono del pari che una sezione della Brigata Givati aprì il fuoco e poi penetrò, senza incontrare resistenza alcuna, nel fortino di polizia di Latrun la mattina del 15 maggio.[8]
Di nuovo, a est, il 15 maggio, gli uomini della Brigata Harel presero Deyr Ayyub che nondimeno evacuarono il giorno dopo.[6]
È a questo punto che gli ufficiali israeliani sul campo presero coscienza dell'importanza strategica di Latrun. Un rapporto.[9] circostanziato fu inviato dal Quartier Generale della Brigata Harel al Quartier Generale del Palmach,[10] e concluse che "lo snodo di Latrun diviene il punto decisivo della battaglia [di Gerusalemme]" ma "questa valutazione sarà condivisa dallo Stato Maggiore solo una settimana più tardi".[9]
Nel frattempo, però, a seguito dell'avanzata dell'esercito egiziano, la Brigata Givati ricevette l'ordine di dispiegarsi più a sud e la Brigata Harel nel settore di Gerusalemme, perciò la Givati lasciò Latrun.[8]
Conseguenze
La decisione di abbandonare la zona e il fatto di non averne capito la rilevanza saranno oggetto di una controversia fra Yigaël Yadin, il capo delle operazioni dell'Haganah e Yitzhak Rabin, il comandante della Brigata Harel.[8]
A seguito della fine del mandato britannico e della fondazione dello Stato d'Israele, e del contestuale ingresso in guerra dei Paesi arabi, la posizione a Latrun dell'Esercito Arabo di Liberazione fu presa quindi alla Legione araba giordana, che combatté successivamente, fino a fine luglio, la battaglia di Latrun: i sei attacchi delle forze israeliane contro quelle della Legione araba fallirono tutti quanti e causeranno 168 vittime nel solo campo israeliano.
Note
^Durante la guerra del 1948, gli arabi palestinesi non avevano strutture militari organizzate. I combattenti operavano generalmente a partire dai loro villaggi e ritornavano alle loro attività una volta finiti i combattimenti.
^In seno all'Haganah, gli israeliani disponevano d'un corpo d'élite: il Palmach. Nel maggio 1948, esso era composto da 3 Brigate (decisamente sottodimensionate): la 10ª Brigata Harel, la 11ª Brigata Yiftah e la 12ª Brigata HaNegev.