Successivamente ha intrapreso un percorso organizzativo e di radicamento territoriale, adottando nel 2020 un nuovo statuto.[17][18] L'8 luglio 2021 si tiene la prima assemblea nazionale del partito a Roma.
In vista delle elezioni politiche in Italia del 2022 ha aderito alla lista elettorale Noi moderati, costituita con Italia al Centro, Coraggio Italia, UdC e altri partiti minori.[19] In seguito, Noi con l'Italia e il partito di Giovanni Toti hanno avviato un processo per trasformare Noi Moderati in un partito politico strutturato e nel quale confluire.[20] Il 12 luglio 2023 il Comitato Direttivo del partito ha quindi approvato una modifica allo statuto[1].
Il 19 dicembre 2017 viene ufficialmente lanciata la nuova federazione di partiti chiamata Noi con l'Italia (NcI), formata da un gruppo di parlamentari provenienti da Alternativa Popolare guidato da Maurizio Lupi (coordinatore nazionale della nuova formazione), unitamente ad altri ex membri di AP vicini a Enrico Costa, Direzione Italia, Scelta Civica, Fare!, Cantiere Popolare e il Movimento per le Autonomie.
La presidenza nazionale è affidata al leader di Direzione Italia ed europarlamentare Raffaele Fitto.[30][31][32]
Altri partiti di centro-destra, in particolare IdeA e UdC, scelgono di non aderire, il primo ritenendo di difficile affermazione elettorale il progetto e il secondo restio a confondere la propria identità rinunciando allo storico simbolo.[33][34][35]
L'accordo arriverà solamente il 29 dicembre.[36][37][38] Il 5 gennaio 2018 è stata la volta di IdeA, convinta di unirsi alla valorizzazione del carattere federativo e dell'identità cristiano-democratica della lista.[39][40]
L'11 gennaio è stato presentato il simbolo della lista congiunto, contenente anche lo scudo crociato dell'UdC, dove il leader Raffaele Fitto rivendica di poter ottenere il 6% dei voti, oltre che le proposte di mantenere l'obbligo dei vaccini e di rimanere nell'Unione europea.[41][42][43][44][45][46][47]
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 la lista Noi con l'Italia - UdC ha ottenuto in media l'1,2% dei voti[48][49]. Otto rappresentanti dei partiti che fanno parte della lista sono risultati eletti[50][51] in collegi uninominali: alla Camera dei Deputati risultano così eletti 4 esponenti: Enrico Costa, Alessandro Colucci, Renzo Tondo e Maurizio Lupi, tutti di NcI; al Senato della Repubblica, invece, sono eletti 3 senatori in quota UdC (Paola Binetti, Antonio De Poli e Antonio Saccone) e il leader di IdeA, Gaetano Quagliariello. Gli eletti al Senato scelgono di confluire nel gruppo parlamentare di Forza Italia, scelta, invece, non condivisa dai parlamentari di Noi con l'Italia eletti alla Camera. Il 19 aprile Costa passa a Forza Italia. L'8 maggio 2018 ha aderito alla componente il deputato Eugenio Sangregorio, eletto con USEI portando al cambio di denominazione del gruppo in Noi con l'Italia-USEI.
Nel frattempo alle Regionali NcI ottiene un assessore regionale nella giunta lombarda (Raffaele Cattaneo, all'Ambiente)[52] ed elegge un consigliere (Luca Del Gobbo), un consigliere nel Lazio, uno in Molise (l'ex presidente regionale Angelo Michele Iorio) con l'UDC che ha corso con una propria lista e uno in Friuli nella lista Autonomia Responsabile del deputato ed ex presidente regionale Renzo Tondo.
Alle comunali di giugno la lista nella Puglia di Raffaele Fitto riuscirà a fare eleggere un consigliere a Barletta dove con il 5,5% contribuisce alla vittoria della coalizione, uno nella vittoria a Monopoli (5,2%), e uno nelle sconfitte di Brindisi (4,7%), Acquaviva (5,5%), Mola (11%), Noci (10,7%) e Carovigno (12%). Al Nord invece ottiene un consigliere nella storica vittoria di Cinisello Balsamo (2,9%) e in Liguria la lista “Sarzana Popolare” del consigliere regionale Costa con l'11,9% riesce a fare eleggere quattro consiglieri.
Sviluppi successivi
Il 16 marzo 2018, dopo una riunione dei vertici dell'UDC, Lorenzo Cesa pone di fatto fine all'alleanza del suo partito con NcI, in vista di una prossima federazione con Forza Italia[53]; decisione simile è presa anche da IDeA[54]: NcI perde quindi di fatto la propria rappresentanza in Senato. I vertici di Noi con l'Italia decidono di proseguire con l'esperienza del partito autonomo[55].
Il 18 aprile 2018 il deputato Enrico Costa lascia la componente del Gruppo misto per tornare in Forza Italia.
Il 6 dicembre 2018 anche la componente Direzione Italia di Fitto abbandona Noi con l'Italia, annunciando un patto federativo col partito Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, in vista delle europee di maggio.[56]
Il 18 dicembre i quattro deputati di Noi con l'Italia aderiscono alla nuova componente "Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro"[59] unitamente a Vittorio Sgarbi e ai colleghi di Cambiamo!, nuovo soggetto di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria dove Lupi esprime un consigliere regionale in "Liguria Popolare"[60].
Come partito
Nei primi mesi del 2020 viene inoltre annunciato un nuovo assetto organizzativo. Alle elezioni regionali liguri il partito si presenta inoltre con una lista unitaria, prontamente ribattezzata "Forza Italia - Liguria Popolare", in alleanza con Forza Italia e Nuovo PSI[15][61][62][63]. Essa raccoglie 33 006 voti, pari al 5,27% eleggendo un consigliere in quota FI[64].
Nel governo Draghi Noi con l'Italia è rappresentato dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ex consigliere regionale ligure e leader di Liguria Popolare.
L'8 luglio 2021 si tiene a Roma presso il Teatro Quirino la prima assemblea nazionale di Noi con l'Italia. Il partito si è strutturato nel frattempo anche come federatore di movimenti regionali e locali ed elegge Maurizio Lupi come presidente con Francesco Saverio Romano (Cantiere Popolare) come vice-presidente[67].
Amministrative e regionali 2021
In vista della elezioni amministrative del 2021 a Milano, Maurizio Lupi viene inizialmente proposto, da Silvio Berlusconi e Forza Italia, come candidato sindaco di Milano per la coalizione di centro-destra, in contrapposizione all'ex sindaco Albertini, proposto dalla Lega di Matteo Salvini e Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.[68] In definitiva verrà scelto il medico Luca Bernardo, sostenuto da tutta la coalizione inclusa la lista “Maurizio Lupi - Milano Popolare”[69][70] che, nella sconfitta contro il sindaco uscenteGiuseppe Sala, raccoglierà l'1,9% eleggendo un consigliere comunale. A Savona Francesco Versace tenta la corsa solitaria con la lista "Noi con l'Italia - Savona Popolare", ma fermandosi all'1,25%, come a Cosenza dove il candidato Franco Picchieri prende il 3,46% dei voti, sostenuto da un coalizione centrista comprendente anche la Democrazia Cristiana di Angelo Sandri. Il partito si schiera invece nella coalizione di centro-destra a Trieste dove ottiene l'1,86% e un consigliere eletto, e a Novara dove con Coraggio Italia forma la lista Forza Novara che conquista il 16,68% e 5 consiglieri. A Napoli invece la lista “Noi con l'Italia - Alleanza di Centro”, sempre nel centro-destra, si ferma allo 0,94% non eleggendo alcun candidato. A Bologna Samuela Quercioli di Noi con l'Italia è eletta consigliera comunale all'interno della lista “Bologna ci piace”.
Il 26 luglio nel corso di una conferenza stampa viene presentato il nuovo simbolo “Noi con l’Italia - Maurizio Lupi”.[72] Il 5 agosto all’Hotel Nazionale di Roma Maurizio Lupi e Giovanni Toti presentano il simbolo comune con cui Noi con l'Italia e Italia al Centro si presenteranno alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre.[73]
L'11 agosto alla Camera dei deputati in conferenza stampa Giovanni Toti, Maurizio Lupi, Luigi Brugnaro e Lorenzo Cesa presentano la lista unitaria Noi moderati con i simboli federati di Italia al Centro, Noi con l'Italia, Coraggio Italia e Unione di Centro.[19] Maurizio Lupi viene indicato come capo politico della lista.[74] Contestualmente, Noi con l'Italia stringe un accordo con l'Italia dei Valori, che si apparenta a NcI aderendo alla lista unitaria.[75]
Alle elezioni del 25 settembre la lista Noi moderati prende lo 0,91% alla Camera (255.505 voti) e lo 0,89% al Senato (244.363 voti), riuscendo a eleggere 9 parlamentari (7 deputati e 2 senatori) nei soli collegi uninominali. Tra di essi sono eletti Maurizio Lupi, Alessandro Colucci e Francesco Saverio Romano di NcI che il 27 ottobre assieme agli altri eletti della lista formano il gruppo Noi moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UdC, Italia al Centro) - MAIE con Lupi che ne diventa il presidente.
Elezioni regionali e comunali del 2023 e la confluenza in Noi moderati
Alle elezioni regionali del febbraio 2023 in Lombardia la lista Noi moderati - Rinascimento Sgarbi si presenta in appoggio al governatore uscente Attilio Fontana[76] con Vittorio Sgarbi capolista, che risulterà anche l'unico eletto della lista.[77][78] Alle dimissioni di Sgarbi dal Consiglio regionale, subentrerà Nicolas Galluzzi di Noi con l'Italia. Anche nel Lazio viene presentata la lista Noi moderati - Rinascimento Sgarbi a sostegno di Francesco Rocca, candidato del centro-destra, senza eleggere consiglieri.[79]
Nel marzo del 2023 Renzo Tondo viene nominato nuovo coordinatore politico di NcI.
In vista delle elezioni comunali siciliane del maggio 2023 Francesco Saverio Romano sigla un'intesa con la Democrazia Cristiana di Salvatore Cuffaro presentando il nuovo simbolo “Noi moderati – Democrazia Cristiana” [80] a Catania dove raccoglie il 6,5% eleggendo 3 consiglieri mentre nel resto d’Italia Noi moderati presenta liste autonome a Massa (0,10%), Teramo (con Forza Italia, 6,2%) e in diversi comuni più piccoli come Scafati (5,6% e 2 eletti), Pontecagnano Faiano (con il Nuovo PSI, 1,2%) oltre a prendere parte alle vittorie di Claudio Scajola a Imperia e di Stefano Bandecchi a Terni con alcuni candidati inseriti nelle loro liste civiche. Noi con l'Italia invece si presenta come Noi con la Sicilia insieme ai Popolari e Autonomisti sempre a Catania (6,3% e 2 eletti), a Siracusa (8,7% e 5 eletti) e a Trapani (5,7% e 2 eletti).
Il 21 maggio all’Hotel Marriott di Roma durante il congresso si è deciso di dare vita a un comitato che avvii la fase costituente finalizzata alla trasformazione di Noi Moderati da sigla elettorale a movimento politico inglobando Noi con l’Italia e le altre sigle centriste; Maurizio Lupi viene rieletto alla guida della formazione politica, coordinatore politico è Saverio Romano mentre vicepresidente vicario è Pino Galati.[20][81][82]
Il 12 luglio 2023 il Comitato Direttivo di Noi con l'Italia approva una modifica allo statuto del partito, che assume la denominazione "Noi Moderati".[1]
Noi con l'Italia è favorevole al potenziamento della medicina territoriale del sistema sanitario nazionale. Inoltre supporta la complementarità di un sistema sanitario misto, dove permanga la scelta tra sanità pubblica e privata.
Il partito sostiene la necessità di investire su asili nido per sostenere le nuove famiglie e incentivare la natalità, come crede sia necessario migliorare l'accesso alle cure per le persone anziane attraverso servizi dedicati territoriali.[83][84]
Politiche fiscali e del lavoro
Il partito ritiene necessario l'abbassamento della pressione fiscale, è favorevole a incentivare gli investimenti funzionali alla trasformazione tecnologica tramite Industria 4.0, alla riforma del Jobs Act sostenendo la modifica dell'articolo 18 e all'introduzione di una flat tax. Sostiene inoltre il potenziamento del fondo di garanzia delle piccole e medie Imprese e il ripristino del sistema dei voucher.[83][84] Favorevole poi alla ripresa degli investimenti sull'energia nucleare, ritenendo che questa porti grandi vantaggi per il Paese in termini di costo dell'energia.[85]
Nonostante il partito definisca non prioritarie l'approvazione di politiche riguardanti lo ius soli, ritiene tuttavia necessario regolare l'immigrazione tramite rimpatri e accessi grazie alla cooperazione internazionale.[83][87]