Il nome "Muggiano" è di origine romana: esso indicava un insediamento di coloni chiamato Modianus, dal nome romano dell'assegnatario di quel terreno, Modius. In seguito il nome cambiò da "Muziano" a "Mugiano" per poi diventare "Muggiano"[2].
Tra i maggiori possidenti si ricordano la famiglia Guasconi nel XV secolo, la famiglia Caravaggio a cavallo tra il XVI e il XVII secolo e la famiglia Della Porta nel XVIII secolo[3].
Nella Guida di Milano e provincia, Edizione LXI, 1940-1941, tra i maggiori possidenti a Muggiano risulta il conte dr. Vincenzo Negri da Oleggio che era proprietario della Corte Grande, della Corte Lucini e della Corte Bislunga[5].
Muggiano è isolato dalla città di Milano dalla barriera della tangenziale Ovest di Milano. Nella seconda metà del XX secolo il quartiere era sguarnito di molti servizi primari, poste e negozi, e aveva solamente una chiesa, una scuola e un piccolo cimitero[6].
Le Cascine Guascona e Guasconcina e il paese di Muggiano furono raggiunti dalla rete idrica solamente all'inizio degli anni Settanta del Novecento. In precedenza gli abitanti delle suddette località usavano ancora i pozzi. Muggiano era la periferia povera di Milano, sprovvista di gas metano, di una rete fognaria, di un servizio di trasporto pubblico decente e formata da abitazioni vecchie e fatiscenti eccetto alcune villette e pochi negozi[7].
Nel 1972 Muggiano era ancora tagliato fuori dalle vie di comunicazioni, dai commerci e dalle industrie. La strada di accesso, via Antonio Mosca, era strettissima e costeggiata da una roggia. La linea dell'autobus, arrivata a Muggiano solo nel 1970, non raggiungeva ancora alcune grosse cascine. Gli allacciamenti alle rete idrica erano stati realizzati da poco e mancavano ancora quelli del gas. Erano presenti abitazioni prive di servizi igienici e di fognature[8].
Nel 1975 a Muggiano erano ancora presenti case vecchie e malsane e mancavano alcuni servizi fondamentali quali la scuola media, la farmacia e l'ambulatorio[9].
Nel 1983 erano iniziati gli insediamenti abusivi di nomadi slavi ed in seguito il Comune di Milano costruì un campo per gli stessi[10]. Nel 1997 al campo nomadi di Muggiano vivevano più di 90 persone di origine slava ma di cittadinanza italiana, alloggiate in baracche e roulotte[11]. Nel 2021 il campo nomadi di via Martirano è stato smantellato[12].
Alla fine degli anni '90 il paesaggio era costituito, in gran parte, da terreni agricoli e da cascine.
All'inizio degli anni 2000 è stato costruito un nuovo quartiere di edilizia sovvenzionata e convenzionata (Aler e cooperative) all'interno del paese che ha incrementato notevolmente la popolazione[6];
Di notevole interesse storico rivestono le Cascine Guascona e Guasconcina di origine medievale e la chiesa di Santa Marcellina. Sono inoltre presenti un asilo nido, una scuola materna e una elementare, e qualche piccola attività commerciale. Nonostante appartenga al comune di Milano è molto distante dal centro, circa 10 km, per cui i centri urbani di riferimento sono Cesano Boscone e Baggio.
Il reticolo di canali e fontanili che irrigano i campi di Muggiano è risalente di certo al medioevo (ma probabilmente anche all'epoca romana). La zona è molto ricca di acqua - la falda acquifera è tra le più alte della città - e sin dai secoli addietro il quartiere ha avuto una grande fortuna nel settore dell'agricoltura. Ad oggi vengono coltivati mais e riso a rotazione.
Nel quartiere, ma svariati chilometri di distanza dall'abitato, è localizzato un vasto insediamento dell'Amsa, dedicato al trasferimento, allo stoccaggio e al trattamento di numerose tipologie di rifiuti urbani.
Dal 2015, nel quartiere Muggiano, viene avviata la costruzione di un Centro Sportivo comunale dotato di piscine, palestre, centro medico sportivo, campi di calcio e bar.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
Cascine Guascona e Guasconcina
Le Cascine Guascona e Guasconcina si trovano in via Guascona[13] e risalgono al XV secolo; notevole è il portale artistico della Cascina Guascona che consiste in un arco rialzato, a ferro di cavallo e adornato da una colonna per lato[14].
La Cascina Molino del Paradiso, detta anche la Braschetta, si trova in via Antonio Mosca al n. 118[15] ed è una delle più antiche di Muggiano.[14]. La stessa risale al XIII secolo ed è citata la prima volta in un documento del 1465, nel quale Johannes De Braschis risulta essere proprietario del mulino e di tutta l’area circostante. Nel XVIII secolo la cascina era di proprietà della nobile famiglia dei Visconti di Modrone[16].
Corte Grande
La Corte Grande si trova in via Antonio Mosca al n. 198[14] ed è un imponente esempio di residenza contadina[17]. Si tratta di un'abitazione civile già esistente nel XVIII secolo (Catasto Teresiano) e risalente nelle forme attuali ai restauri succeduti a un incendio verso il 1850 .[senza fonte]. Il lato lungo nord-occidentale è composto da archi disposti su tre piani[18]. Sul lato corto esterno della Corte Grande c'è il fontanile Cornelio, restaurato recentemente[14].
Il complesso era costituito dalle case per salariati a portici e logge, dalle abitazioni a ballatoio, da portici, stalle e servizi[19].
Nel 1940 la Corte Grande era di proprietà del conte dr. Vincenzo Negri da Oleggio che possedeva anche altri immobili nelle adiacenze (Corte Lucini e Corte Bislunga)[5].
Di fronte alla Corte Grande si trova la Cascina Corte Lucini[20].
Mulino del Paradiso
Il Mulino del Paradiso si trova in via Antonio Mosca al n. 118, all'incrocio di via Sergio Antonelli. Si tratta di un mulino tuttora attivo sul fontanile Sant'Agnese[21].
Le Cascine Guascona e Guasconcina nel territorio di Muggiano, direzione Trezzano sul Naviglio
Cascina Guascona
Cascina Guasconcina
La Cascina Molino del Paradiso o della Braschetta e il Fontanile Sant’Agnese
Corte Grande nel 1972
La Corte Grande, la Corte Lucini e la Corte Bislunga
Mulino del Paradiso e fontanile Sant'Agnese. Si tratta di una ricostruzione di un mulino d'epoca
Il Parco della Cava di Muggiano è stato costituito su terreni che erano di pertinenza della Cascina Guasconcina ed è situato all'estremo confine della città, nella striscia di terra fra due vaste cave, la Cava di Muggiano e il Lago dei Cigni[14][23][24]. È inserito nel Parco Agricolo Sud e rappresenta l'area di verde sub-urbano più significativa nella quale vi sono numerosi fontanili[14]. Tra questi ultimi si ricordano: Cappello del Prete, Ferro di Cavallo e degli Assi. Nel parco è presente una gran varietà di alberi e di arbusti: pioppi neri e bianchi, querce, ontani neri, salici, aceri, frassini maggiori, tigli, sambuchi, esemplari di corniolo, nocciolo, cappello del prete, biancospino e le robonie[23].
La Cava Cascina Guascona, detta anche Cava di Muggiano, si estende per circa 30 ettari (di cui 21 a lago) e si trova nel territorio dei comuni di Milano e di Trezzano sul Naviglio. Non più attiva, la stessa è stata trasformata in un lago formato da acqua di falda[25][26]. La porzione della cava sita in Comune di Milano è stata scavata su terreni che erano di pertinenza della Cascina Guascona[23]. La coltivazione della medesima avveniva solo in territorio di Milano e consisteva nell'estrazione di sabbia e ghiaia. In origine era di proprietà privata, era ancora attiva nel 1973 e attualmente è in gran parte di proprietà comunale[27]. Un tratto di sponda della Cava Cascina Guascona sito in via Martirano appartiene alla Immobiliare Cave Sabbia di Trezzano S.r.l. dei sig.ri Lavatelli[28]; il terreno che si trova sulle rive della Cava Cascina Guascona, a nord di Trezzano sul Naviglio, è di proprietà dell'imprenditore Marco Cabassi[29].
Cava Cascina Guasconcina
La Cava Cascina Guasconcina si trova in via Guascona, in una zona ricca di vegetazione arborea nei pressi del fontanile Branzino[30]. La medesima è stata scavata su terreni che erano di pertinenza della Cascina Guasconcina[23]. In origine era una cava di prestito coltivata per la formazione dell'autostrada Tangenziale Ovest Milano, di proprietà del Comune di Milano e dell'Impresa Costruzioni Lodigiani. In seguito la ex cava è divenuta una riserva di pesca e ha assunto la denominazione "Lago dei Cigni"[30].
Mappa del 1940 nella quale, sotto la Cascina Guascona, si vedono i terreni dove ora c'è la Cava Cascina Guascona
La Cascina Guasconcina con i terreni facenti parte della tenuta nel 1960 circa: si vedono i terreni dove ora ci sono il Parco della Cava di Muggiano e la Cava Cascina Guasconcina
La Cava Cascina Guascona detta anche Cava di Muggiano e la Cava Cascina Guasconcina nota anche con il nome di "Lago dei Cigni"
Il Parco della Cava di Muggiano, una parte del Lago dei Cigni e la Cascina Guasconcina. Al n. 8 è indicato il fontanile "Cappello del Prete", al n. 9 il fontanile "Ferro di cavallo" e al n. 10 il fontanile "degli Assi"
Parco della Cava di Muggiano
La Cava Cascina Guasconcina chiamata anche "Lago dei Cigni"
Infrastrutture e trasporti
Il quartiere di Muggiano è lambito a est dalla tangenziale Ovest di Milano, che serve il quartiere attraverso uno svincolo posto nelle vicinanze del quartiere. La principale strada del quartiere, nonché l'unica che collega Muggiano con il resto della città di Milano è Via Mosca.
Data la natura rurale e la bassa urbanizzazione dell'area, Muggiano non è servito da linee metropolitane o ferroviarie.
Fini agli anni '90 la linea di autobus 48 collegava Muggiano a Baggio. Poi per circa 10 anni la linea 63 (Olmi-De Angeli) passava (una corsa su tre) da Muggiano. Ora stabilmente la linea 63 collega Muggiano a Bisceglie M1 e piazza De Angeli ed è gestita da ATM, passando da Quartiere Olmi e Baggio.
Il prolungamento della linea 1 della metropolitana, i cui lavori dovrebbero iniziare a fine 2024, prevede l'ultima fermata della M1 a 350mt da Muggiano. È previsto un prolungamento per un totale di 3 fermate, da Bisceglie a Quartiere Olmi.
Note
^Dante Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda: nomi di comuni, frazioni, casali, corsi d'acqua ecc. della regione lombarda, studiati in rapporto alla loro origine, ed. Famiglia Milanese, 1931
^Elio Signorini, Sanctae Marcellinae Virginis Loci Muggiani, Settimo Milanese (MI) 2006, pag.17-18