Nel 1985 fu 13ª nello slalom gigante dei Mondiali di Bormio e conquistò, il 13 marzo a Lake Placid, il primo podio in Coppa del Mondo (2ª in slalom gigante); si migliorò ulteriormente l'anno successivo quando, l'8 marzo a Vysoké Tatry, divenne la prima jugoslava a vincere una prova di Coppa del Mondo. Ai Mondiali di Crans-Montana 1987 si aggiudicò la medaglia d'argento nello slalom gigante vinto da Vreni Schneider e quella di bronzo nel supergigante e nello slalom speciale, rispettivamente dietro a Maria Walliser e Michela Figini e a Erika Hess e Roswitha Steiner.
Ai Mondiali di Vail 1989, sua ultima presenza iridata, si laureò campionessa mondiale nello slalom speciale e vinse la medaglia di bronzo nello slalom gigante dietro a Vreni Schneider e Carole Merle, mentre nella combinata vinta da Tamara McKinney fu 4ª; in quella stagione 1988-1989 fu 2ª nella Coppa del Mondo di slalom gigante, superata dalla vincitrice Vreni Schneider di 59 punti. Si ritirò dalle competizioni al termine della stagione 1989-1990, durante la quale in Coppa del Mondo colse la sua ultima vittoria (il 5 febbraio a Veysonnaz in slalom gigante) e il suo ultimo podio, nonché ultimo piazzamento di rilievo in carriera, il 14 marzo a Klövsjö in slalom gigante (3ª); anche in quella stagione 1989-1990 fu 2ª nella Coppa del Mondo di slalom gigante, superata dalla vincitrice Anita Wachter di 44 punti.
Bilancio della carriera
Nella sua carriera, che terminò a soli ventidue anni, riuscì a ottenere 7 vittorie, 22 podi e 54 piazzamenti tra le prime dieci in gare di Coppa del Mondo.
8 ori (slalom speciale nel 1985; supergigante, slalom gigante nel 1986; discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata nel 1987)
Note
^(EN, SL) Jugoslavansko smučanje 1987/88 (PDF), Lubiana, Smučarska zveza Jugoslavije, Federazione sciistica della Jugoslavia, novembre 1987, pp. 26-27. URL consultato il 29 luglio 2023.