Nasce a Roma il 7 febbraio 1954, figlio dello storico dell'economia Alberto Caracciolo e della storica del diritto Giuliana D'Amelio.[1] Nipote del generale Mario Caracciolo, barone di Feroleto, discende da una nobile famiglia napoletana.[2] In un'intervista, Caracciolo ha definito la sua «una normalissima famiglia di intellettuali agiati e di estrema sinistra».[3]
Scrive editoriali e commenti di politica estera per il Gruppo Editoriale L'Espresso. Ha scritto diversi saggi, alcuni dei quali sono stati pubblicati anche in altri Paesi.
Attualmente dirige la rivista geopolitica Limes, da lui fondata nel 1993, e la Eurasian Review of Geopolitics Heartland, nata nel 2000. È membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA.[4]
Nel 2002 ha condotto insieme a Silvestro Montanaro il programma televisivo C'era una volta - Dagli Appennini alle Ande in onda su Rai 3, in cui i grandi temi politici, economici e sociali del nuovo millennio venivano affrontati assieme agli ospiti che si avvicendavano settimanalmente.
Attività accademica
Caracciolo ha ricoperto varie posizioni come docente a contratto. Ha insegnato geografia politica ed economica all'Università degli studi Roma Tre, svolge seminari di geopolitica in varie istituzioni e presiede i master in geopolitica organizzati dalla SIOI.
Gli usi geopolitici della germanofobia. Fra Europa ed euro, in Italia e Germania 1945-2000. La costruzione dell'Europa, a cura di Gian Enrico Rusconi e Hans Woller, Bologna, Il mulino, 2005. ISBN 88-15-10115-2.
L'Europa è finita?, con Enrico Letta, Torino, Add editore, 2010. ISBN 978-88-96873-06-9.
America vs America. Perché gli Stati Uniti sono in guerra contro se stessi, Roma-Bari, Laterza, 2011. ISBN 978-88-420-9644-3.