Nato a Lecce nel 1959, ha frequentato il liceo classico "Giuseppe Palmieri" del capoluogo salentino.[3] Ha studiato poi a Firenze, conseguendo la laurea in lettere e filosofia nel 1984.[3]
Nel 1991 è entrato nell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondata da Giovanni Treccani, come redattore responsabile della sezione di storia moderna e nel 1994 ne è diventato direttore editoriale. Ne è stato direttore generale dal 2015.
È stato direttore della rivista Italianieuropei e presidente della fondazione Notte della Taranta, che organizza un importante festival di musica popolare.[4]
Nel 2019 ha pubblicato il libro Alla voce Cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro.
L'anno successivo, in occasione del Premio Viareggio-Rèpaci, gli è stato assegnato il premio speciale della presidente.[7]
Durante la 18ª edizione del Premio Benedetto Croce, tenutasi a Pescasseroli nel 2023, a Bray è stato assegnato il Premio Speciale PNAL (Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise).[8]
Il 18 marzo 2015 la Camera ha approvato le dimissioni da lui presentate per dedicarsi a tempo pieno al lavoro in Treccani.[10][11] Viene sostituito dal deputato Ludovico Vico.
Assessore alla cultura e al turismo della Puglia
Il 19 novembre 2020 è stato nominato dal presidente Michele Emiliano assessore alla cultura, turismo, sviluppo e impresa turistica per la Regione Puglia.[12][13] Il 25 novembre 2021 ha annunciato le dimissioni per motivi personali.[14][15][16][17]