dove è la funzione enumerativa dei primi, ovvero la funzione che indica il numero di numeri primi minori di . In pratica la formula può essere usata per avere una buona approssimazione del numero di primi inferiori o uguali a . Il valore di rimane superiore a fino a numeri estremamente grandi, tanto che molti matematici pensavano che dovesse rimanere sempre superiore. Nel 1914 però Littlewood dimostrò che la differenza , pur rimanendo positiva fino a numeri estremamente grandi, in seguito cambia di segno infinite volte, per cui esistono infiniti valori di per i quali è maggiore di
Nel 1933 il matematico sudafricano Stanley Skewes dimostrò un limite superiore per il più piccolo di tali valori. Assumendo che l'ipotesi di Riemann sia vera, egli valutò tale limite in circa . In seguito questo limite, immensamente grande, è stato notevolmente abbassato, e attualmente è di 1,39×10316 (C. Bay & R.H. Hudson, 2000).[1]
Si tratta di una serie divergente, che rappresenta una buona approssimazione solo se viene troncata, ed è utilizzata per grandi valori di Segue direttamente dall'espansione dell'integrale esponenziale.
(EN) M. Abramowitz e I.A. Stegun, Handbook of Mathematical Functions with Formulas, Graphs, and Mathematical Tables, 9ª ed., New York, Dover, 1972, p. 879.
(EN) B.C. Berndt, Ramanujan's Notebooks, Part IV, New York, Springer-Verlag, 1994, pp. 126–131.
(EN) T.J. Bromwich e T.M. MacRobert, An Introduction to the Theory of Infinite Series, 3ª ed., New York, Chelsea, 1991, p. 334.