È il figlio del celebre Peter Schmeichel, ex calciatore, anch'egli portiere.[4]
È sposato con la moglie Stine Gyldenbrand, dal loro matrimonio sono nati due figli: un maschio Max, e una femmina Isabella.[5][6]
Caratteristiche tecniche
Schmeichel è un estremo difensore dotato di un buon atletismo, nell'eseguire la parata si avvale maggiormente della respinta ed è abile nell'interferire nella traiettoria di tiro dell'avversario. La sua prontezza di riflessi gli consente di parare le palle calciate con potenza e velocità ma è in grado di impedire agli attaccanti di insaccare il gol anche quando tentano di farlo dalla distanza ravvicinata.
Affronta il rivale diretto anche avvalendosi dell'apertura delle braccia in modo da coprire bene la porta oltre a usare bene anche gambe e piedi, inoltre tramite le uscite aumenta il raggio d'azione dei propri movimenti anticipando le azioni degli avversari quando attaccano in area di rigore.
Carriera
Club
Manchester City e vari prestiti
Inizia la propria carriera sportiva come portiere di pallamano,[7] ma nel 2002, in seguito al trasferimento del padre al Manchester City, approda come portiere di calcio delle giovanili dei Citizens.
Nel gennaio del 2006 viene ceduto in prestito al Darlington, club militante in Football League Two, la quarta divisione calcistica inglese, dove esordisce il 14 dello stesso mese contro il Peterborough Utd. Alla Darlington Arena totalizza 4 presenze e il mese successivo approda, sempre con la formula del prestito, al Bury, dove scende in campo in 29 occasioni nella League Two.
Nel gennaio del 2007 si trasferisce in prestito al Falkirk. Nella Scottish Premier League, massimo campionato scozzese, il portiere danese totalizza 15 presenze e viene nominato migliore in campo nella partita contro i Rangers del 18 febbraio.[8]
Ritorna al Manchester City per la stagione 2007-2008 e complice l'infortunio del collega di reparto Andreas Isaksson, conquista la maglia da titolare fin dall'esordio contro il West Ham Utd dell'11 agosto 2007. Dopodiché viene dato in prestito dapprima al Cardiff City ed in seguito al Coventry City.
Notts County e Leeds United
Successivamente ritorna agli Sky Blues dove, chiuso sempre più dai compagni di squadra Shay Given e Joe Hart, decide il 14 agosto 2009 di trasferirsi al Notts County per circa un milione di euro.[9] Il 27 maggio 2010 approda poi al Leeds Utd.
Leicester City
Il 27 giugno 2011 si trasferisce al Leicester City, voluto da Sven-Göran Eriksson già suo allenatore ai tempi del Manchester City.[10][11] In questo club diviene stabilmente titolare per gli anni a venire, vincendo nella stagione 2013-2014 la Championship e ottenendo la promozione in Premier League. L'anno seguente guadagna la salvezza nelle ultime giornate.
Con l'arrivo del nuovo allenatore, Claudio Ranieri, nella stagione 2015-2016 il Leicester si ritrova stabilmente nella parte alta della classifica,[12] pur subendo numerose reti nella prima parte della stagione.[13] Incrementata la stabilità difensiva,[14] il 2 maggio 2016 il Leicester, anche grazie alle prestazioni del portiere, vince inaspettatamente il suo primo titolo d'Inghilterra.[15]
Il 7 gennaio 2021 vince per la quarta volta (seconda consecutiva) il premio di Calciatore danese dell'anno[16], e il 15 maggio vince l'FA Cup contro il Chelsea per 1-0, con le sue parate Schmeichel lascia la porta inviolata.[17]
Nizza e Anderlecht
Il 3 agosto 2022 lascia il Leicester dopo undici anni passando a titolo definitivo al Nizza.[18][19]
Il 5 settembre 2023, dopo aver rescisso con il Nizza,[20] sottoscrive un accordo annuale con opzione per un'ulteriore stagione con l'Anderlecht.[21]
Celtic
Il 18 luglio 2024 firma un contratto annuale con il Celtic.[22]
Nazionale
Giovanili
In giovane età ha fatto parte dell'Under-19, dell'Under-20 e dell'Under-21 danese. Prima di esordire con la Nazionale maggiore scandinava è stato ricercato dall'Inghilterra[23] tuttavia nell'occasione Schmeichel ha dichiarato di voler vestire solamente la maglia della Danimarca.[24]
Maggiore
Il 13 maggio 2011 arriva la prima convocazione con la Nazionale maggiore danese, per la gara contro l'Islanda.[25]
Nel 2012 viene convocato per gli europei in sostituzione dell'infortunato Thomas Sørensen.[26]
Il 6 febbraio 2013 esordisce con la massima selezione nordica nell'amichevole persa 3-0 in casa della Macedonia.[27][28]
Convocato per i Mondiali di Russia 2018,[29] scende in campo da titolare nelle quattro partite giocate dai danesi, che vengono eliminati ai calci di rigore agli ottavi di finale dalla Croazia, nonostante i tre rigori parati dal portiere danese, il primo al 116' a Luka Modrić e gli altri due nella lotteria dei rigori.[4][30]
Disputa da titolare anche l'Europeo 2020, tenutosi dall'11 giugno all'11 luglio 2021. Con prestazioni al di sopra della media contribuisce all'approdo della Danimarca alle semifinali del torneo, dove viene eliminata dall'Inghilterra per 2-1 dopo i tempi supplementari.
Convocato pure per i Mondiali 2022, questa volta i danesi deludono venendo eliminati al primo turno.[31]
Il 23 marzo 2024 raggiunge quota 100 presenze con la selezione danese nell'amichevole pareggiata 0-0 contro la Svizzera.[32]