«Morto Federico II, i Lucchesi, nella loro maggioranza, sempre amici di parte guelfa, cacciarono dalla città i ghibellini, e per evitare il pericolo di commovimento e di tumulto, istituirono un magistrato col nome di Capitano del Popolo, concedendogli assoluto potere sopra le milizie e le armi, per difesa della libertà popolare, e a mantenere l'unione fra i cittadini»
(Antonio Nicolao Cianelli, Dissertazioni sopra la storia lucchese)
1251. Bonifazio Giudice di Vallecchia.
1252. Orlando.
1253. Biggione.
1255. Dosso de' Dossi da Ganaceto, Capitano del Popolo e dell'Ordinamento dei Levati.
1260. Bonaccorso da Faggiola, o, secondo altri, da Lanciola.
1262. Guiscardo da Pietrasanta.
1264. Rustichello da Montecatino o Montecatini.
1265. Orlandino o Rolandino da Canossa.
1266. Lanfranco o Lanfranchino de' Malugelli da Genova.
1283. Nello della Pietra de' Pannocchieschi da Siena.
1284. Rodolfo di Gentile da Varano.
1280. Nicolao d'Uguccione de' Malavolti da Siena.
1287. Corrado della Branca.
1289. Bellebono o Bellobono de' Guarnieri da Padova.
1290. Ramberto
1291. Iacopino de' Roffini. Ugolino dom. Upezzini da Sassoferato.
1292. Ugolino suddetto. Rainaldo q. Manentis da Spoleto.
1293. Rainaldo q. Manentis suddetto. Rainaldo da Montorio.
1294. Rainaldo da Montorio suddetto. Bertoldo o Bertuldo de' Guidotti da Bergamo
1295. Vecchio de' Mannari da Cremona. Bisaccione da Appignano.
1296. Bisaccione suddetto.
1297. Vecchio de' Mannari. Carlo dom. Manentis da Spoleto.
1298. Carlo suddetto. Ugolino dom. Iohannis da Trievi.
1299. Atto da Cornalto.
1300. Atto suddetto.
1301. Nicolao Cortese da Cremona. Fumo o Fumaiolo Boscoli d'Arezzo.
1302. Orlandino de' Putalli da Parma. Manno della Branca.
1303. Giliolo de' Putalli da Parma.
1304. Giliolo suddetto.
1306. Gerardo da Savignano.
1307. Iacopo de' Ciozzi da Parma. Fano da Recanati.
1308. Simone de' Giacconi da Perugia. Armanno de' Guelfoni da Gubbio.
1309. Armanno suddetto. Bernardino Taccoli da Reggio.
1311. Cione da Città di Castello.
1313. Vanne da Cornazzano.
Nel 1314 Lucca e i suoi domini passarono a Pisa, allora retta da Uguccione della Faggiola, il quale fu esautorato nel 1316. Dal 1316 al 1328 il capitano generale del popolo Castruccio Castracani diventerà signore de facto di Lucca venendone prima proclamato console a vita e, nel 1327, duca.
Prima Vicario imperiale, poi Capitano generale ed infine Duca Sovrano de facto di Lucca
Nel 1342 Lucca è nuovamente conquistata da Pisa. Nel 1369 l'imperatore Carlo IV ridefinisce l'assetto dei territori toscani; la repubblica di Lucca si ricostituisce nel 1372.
Signoria di Lucca (1400-1430)
Il 21 novembre 1400 il Capitano del popolo Paolo Guinigi rovescia il governo repubblicano e si proclama Signore di Lucca.
(1) Maria Caterina Antelminelli nessun figlio (2) Ilaria del Carretto un figlio e una figlia (3) Piacentina da Varano tre figli e due figlie (4) Jacopa Trinci due figlie
Signore di Lucca
Nel 1430 una rivolta popolare capeggiata da Pietro Cenami e Lorenzo Buonvisi rovesciò il governo di Paolo Guinigi che venne arrestato e morì in carcere a Pavia. Con la caduta di Guinigi la repubblica venne restaurata.
Nel 1814 le truppe britanniche al comando di Lord William Bentinck sbarcarono a Livorno e mossero verso Lucca, costringendo Elisa Bonaparte alla fuga e decretando così la fine del Principato.
Nel 1815 il Congresso di Vienna decise di non restaurare l'antica repubblica e di trasformare Lucca in un ducato, affidandone il governo alla principessa spagnola Maria Luisa di Borbone, ex Regina d'Etruria, ed ai suoi discendenti.
Figlio di Maria Luisa di Spagna e Ludovico I d'Etruria
Il 17 dicembre 1847, alla morte della duchessa di Parma Maria Luigia, Carlo Lodovico ne ereditò il titolo ed il trono e si trasferì nel suo nuovo ducato. Il Ducato di Lucca perse così la sua indipendenza venendo annesso al vicino Granducato di Toscana.
Note
^Re Carlo d'Angiò, con atto del 30 marzo, fece scacciare da Lucca questo Filippo che n'era Capitano, per avere ingiuriato Giovanni Britaud suo Vicario Generale in Toscana.