Nacque a Venezia il 26 marzo 1900 ed era figlio di Angelo ed Elisabetta Borghi. Venne battezzato l'8 aprile nella chiesa di San Pantalon.
Formazione e ministero sacerdotale
Dopo gli studi iniziali nella scuola elementare "Sant'Agnese" dell'Istituto dei Padri Cavanis entrò nel seminario patriarcale di Santa Maria della Salute il 16 ottobre 1913.
Il 31 ottobre 1918 ricevette in seminario gli abiti ecclesiastici mentre il 20 dicembre successivo ricevette la tonsura ecclesiastica. Il 18 dicembre 1920 ricevette i primi due ordini minori dell'ostiariato e del lettorato. Il 17 dicembre dell'anno successivo ricevette gli altri due, l'esorcistato e l'accolitato. Fu ordinato suddiacono il 1º aprile 1922 e diacono il 10 giugno successivo.
Dal 1922 al 1927 fu coadiutore presso la parrocchia del duomo di Murano; per nove mesi nel 1924, fu cappellano nell'isola di Sant'Erasmo. Tra il 1925 e il 1926 completò gli studi di diritto canonico presso la Facoltà di diritto canonico di Venezia. In seguito insegnò scienze bibliche e teologia pastorale nel seminario patriarcale. Dal 1926 insegnò religione in diverse scuole pubbliche e private. Il 15 luglio 1926 divenne notaio ecclesiastico. Il 31 ottobre 1927 divenne rettore della parrocchia di San Samuele. Il 7 novembre 1936 divenne vicepresidente della giunta diocesana di Azione Cattolica e presidente, come delegato patriarcale, dell'ufficio diocesano per la direzione della Azione Cattolica, il 29 settembre 1939. Il 12 novembre 1936 venne nominato ciambellano privato di Sua Santità. Il 28 ottobre 1940 divenne promotore di giustizia nel tribunale regionale per le cause matrimoniali. Il 5 giugno 1943 fu promosso a prelato domestico di Sua Santità mentre il 22 dello stesso mese venne nominato cancelliere patriarcale. Il 28 febbraio 1944 divenne promotore della fede nel processo di beatificazione di papa Pio X. Il 1º gennaio 1945 papa Pio XII lo nominò segretario della Commissione episcopale per lo studio dello statuto dell'Azione Cattolica e della Commissione per il coordinamento delle opere cattoliche. Fece parte della commissione per la ricostruzione e la riparazione degli edifici ecclesiastici danneggiati durante la seconda guerra mondiale. Dal 19 marzo 1945 fece parte del comitato per l'erezione della casa diocesana di esercizi spirituali.
Dal 1º settembre 1965 fu membro del Comitato direttivo, insieme ai cardinali Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, e Ermenegildo Florit, arcivescovo di Firenze, chiamato da Paolo VI a dirigere pro tempore la Conferenza Episcopale Italiana; di cui poi, dopo l'approvazione del nuovo Statuto (16 dicembre 1965), fu nominato presidente il 2 febbraio 1966, carica che gli fu rinnovata nel febbraio 1969.
Assistito dalla madre novantunenne, morì a Venezia il 17 settembre 1969 per un attacco di cuore e venne sepolto nella cripta della basilica di San Marco.[1] La sua posizione quale patriarca di Venezia fu singolare, per il fatto che sia il suo predecessore che il suo successore ascesero al soglio di Pietro.