La formazione di La Piana iniziò nell'ambito degli gli studi teologici, da lui completati al Seminario arcivescovile di Monreale, nel 1900, anno in cui fu ordinato sacerdote.
Dopo esperienze di insegnamento, pubblicò il suo primo saggio di Storia della Chiesa cattolica nel 1908, sui rapporti tra Stato e Chiesa in Francia.
Da un punto di vista del pensiero religioso, aderì al movimento del modernismo teologico, una corrente osteggiata da Pio X e dal cattolicesimo ufficiale. Per questa sua posizione fu vittima di uno spiacevole episodio quando, nel 1912, durante un viaggio dalla Sicilia alla Santa Sede: mentre era sul treno, fu avvicinato da un prete che gli confidò le sue idee moderniste, raccogliendo il consenso di La Piana. Giunto a Roma, Giorgio La Piana incontrò un netto ostracismo negli ambienti della Curia romana, e scoprì di essere caduto in un tranello orditogli da quello che, presentatosi come prete modernista, era invece un esponente retrivo della Curia.
In America, Giorgio La Piana rinunciò al sacerdozio, diede libera espressione alle sue idee fortemente critiche nei confronti del deficit di democrazia nella gerarchia ecclesiasticacattolica ed entrò in contatto con gli ambienti degli antifascisti fuorusciti dall'Italia nei quali fu molto attivo: a Harvard frequentò Lauro De Bosis, antifascista della prima ora, che mantenne con lui una corrispondenza fino agli ultimi mesi, per tenerlo al corrente sulla preparazione della beffa del suo volo su Roma con cui andrà incontro alla morte[4]. Strinse uno stretto rapporto con Gaetano Salvemini, testimoniato da un fitto epistolario. Nel 1940 fu poi La Piana a fornire i primi aiuti finanziari a Luigi Sturzo, appena sbarcato negli Stati Uniti, completamente privo di mezzi.
Nel 1922 uscì per Laterza, da lui tradotta in italiano, la Storia delle religioni in due volumi di George Foot Moore, che aveva conosciuto a Harvard e alla direzione della Harvard Theological Review. Non si trattava di una semplice traduzione: l'edizione italiana si avvantaggiava, rispetto all'originale, di numerosi interventi del traduttore, come una diversa disposizione degli argomenti sulle religioni antiche e alcune aggiunte al testo che fossero di particolare significato per il lettore italiano, tra cui degli accenni sulla cultura teologica degli Ebreid'Italia[5]. La Piana aggiunse poi un apparato di note che servivano a supplire alla tradizionalmente scarsa dimestichezza degli italiani con la lettura della Bibbia, rispetto alle cultura anglosassone[6] La traduzione in italiano fu poi interamente rivista dallo stesso George Foot Moore[6]. La traduzione italiana dell'opera ha poi conosciuto diverse edizioni, fino al 1989.
Studi
Gli studi di Giorgio La Piana riguardano la storia della chiesa e del cristianesimo e delle loro origini, gli studi bizantini, gli studi medievali, il rapporto tra Stato e Chiesa, lo scisma protestante, il movimento modernista.
Opere principali
Una Omelia inedita di San Gregorio Nisseno, e una Omelia attribuita a San Gregorio Taumaturgo, 1909
Le rappresentazioni sacre nella letteratura bizantina, 1912
Ristampa: Variorum Reprints, Londra, 1971
The Italians in Milwaukee, Wisconsin: general survey, 1915
William Bruce Johnson, Miracles & sacrilege: Roberto Rossellini, the church and film censorship in Hollywood, University of Toronto Press, 2008 ISBN 9780802094933 (p. 35 e pp.328-333)