Il Barcellona comincia la stagione 2013-2014 forte della 1ª posizione in classifica raggiunta nello scorso campionato, risultato che ha permesso ai catalani di conquistare il 22º titolo di Campioni di Spagna della loro storia. Disputa dunque la Liga BBVA per l'83ª volta consecutiva (unico club a non essere mai retrocesso in Segunda División assieme al Real Madrid e all'Athletic Bilbao) e prende parte alla UEFA Champions League per la 24ª volta, alla Coppa del Re per la 110ª volta e alla Supercoppa di Spagna per la 18ª volta.
Il colpo di calciomercato dell'estate blaugrana è l'acquisto del talento brasiliano Neymar dal Santos per la cifra non confermata, inizialmente stimata in 57 milioni di euro, poi rivelatisi molti di più (88,2 milioni di euro), il che ha portato alle dimissioni del presidente Sandro Rosell e ad indagini verso il club per evasione fiscale. Il ventunenne attaccante firma un contratto di cinque anni e percepirà un ingaggio da 7 milioni di euro a stagione. Nel frattempo, anche sul fronte cessioni la società è molto attiva: il giovane trequartista spagnolo Thiago Alcántara passa ai campioni d'Europa del Bayern Monaco per 25 milioni di euro; il terzino francese Éric Abidal firma un contratto di un anno con i connazionali del Monaco dopo essersi liberato a parametro zero come il giovane compagno di reparto Marc Muniesa, che invece vestirà la maglia dello Stoke City per le prossime quattro stagioni; il trentunenne attaccante David Villa è ceduto all'Atlético Madrid con un conguaglio dilazionato di 5,1 milioni di euro (2,1 milioni al momento della cessione, altri due se il giocatore dovesse rimanere a Madrid anche l'anno prossimo e un ultimo milione se la permanenza si dovesse prolungare a tre stagioni). Di ritorno dal prestito al Maiorca, il difensore Andreu Fontàs approda a titolo definitivo al Celta Vigo per un milione di euro assieme al compagno Rafael Alcântara, che lo raggiunge però in prestito. Sempre in prestito, fanno le valigie altri due attaccanti spagnoli: la stella della nazionale Under-20 spagnolaGerard Deulofeu andrà a rinforzare il reparto offensivo dell'Everton mentre Bojan Krkić, dopo due anni in Italia alla Roma e al Milan, firma con i Lancieri olandesi dell'Ajax.
L'unica operazione di mercato avvenuta nella sessione invernale è la cessione del paraguaiano Antonio Sanabria al Sassuolo alla cifra di 4,5 milioni di euro, con la possibilità di arrivare a 12 milioni tramite il raggiungimento di determinati obiettivi.
A causa di una ricaduta della sua malattia, confermata da nuove analisi, il 19 luglio 2013 l'allenatore Tito Vilanova comunica la sua decisione di rinunciare alla panchina del Barcellona per apprestarsi a riprendere le cure.[2] Quattro giorni dopo, la società catalana affida il nuovo incarico di commissario tecnico della squadra a Gerardo El Tata Martino:[3] l'argentino firma un contratto di due anni e viene presentato in conferenza stampa il 26 luglio.[4] Il giorno prima, sotto la guida dell'ex vice-allenatore Jordi Roura, il Barcellona aveva fronteggiato il Bayern Monaco nella Uli Hoeneß Cup, una partita amichevole organizzata all'Allianz Arena in onore dell'omonimo presidente del club bavarese e prima uscita stagionale non ufficiale degli spagnoli:[5] il risultato finale è stato di 2-0 per i padroni di casa, che con le reti di Philipp Lahm e Mario Mandžukić si sono aggiudicati il trofeo[6] e hanno interrotto, dopo 1903 giorni, la curiosa striscia positiva di partite caratterizzate dalla supremazia blaugrana nel possesso palla.[7]
L'esordio in competizioni ufficiali corrisponde alla prima giornata di campionato, giocata in casa il 18 agosto, e vede uno schiacciante trionfo per 7-0 contro il Levante di Joaquín Caparrós:[8] in rete vanno Messi, Pedro (doppietta per entrambi), Dani Alves, Xavi e Sánchez, mentre il neo-acquisto Neymar registra la sua prima presenza in maglia blaugrana sostituendo proprio quest'ultimo al 64º minuto. Con questa partenza a razzo, il Barcellona eguaglia il proprio record di maggior scarto di reti alla fine del primo tempo di una partita (6) appartenente al match vinto contro l'Athletic Club il 3 febbraio 2001.[9] Tre giorni dopo, nella gara di andata della Supercoppa di Spagna giocata al Vicente Calderón contro l'Atlético Madrid, il brasiliano mette a segno di testa il suo primo gol, siglando il punteggio sul risultato finale di 1-1:[10] in virtù dello 0-0 che verrà ottenuto una settimana dopo al Camp Nou nella gara di ritorno, la situazione di parità nel doppio confronto rende decisivo il gol fuori casa di Neymar, che conquista così il primo trofeo della sua avventura in Spagna e permette al Barcellona di alzare al cielo l'undicesima Supercoppa della storia del club.[11]
L'11 gennaio 2014 il Barcellona chiude il girone d'andata in testa alla classifica, a pari punti con l'Atlético Madrid e con un bilancio di 16 vittorie, due pareggi (entrambi per 0-0, il primo a Pamplona e il secondo nello scontro diretto a Madrid con i Colchoneros), una sola sconfitta (1-0 a Bilbao), 53 gol fatti e 12 reti subite.
Il sorteggio per gli accoppiamenti dei gironi di UEFA Champions League che ha avuto luogo a Monaco il 29 agosto pone i catalani nel gruppo H assieme a Milan, Ajax e Celtic.[12] La matematica certezza del passaggio agli ottavi di finale viene raggiunta al termine della penultima giornata, mentre la vittoria del girone si concretizza ufficialmente all'ultima partita, giocatasi in casa l'11 dicembre contro il Celtic, con un bilancio di quattro vittorie, un pareggio (1-1 in Italia), una sconfitta (2-1 nei Paesi Bassi), 16 gol fatti e 5 reti subite.[13] Il sorteggio per gli accoppiamenti degli ottavi di finale svoltosi a Nyon il 16 dicembre abbina il Barcellona contro gli inglesi del Manchester City: gli spagnoli riusciranno a passare il turno vincendo entrambe le partite, prima l'andata all'Etihad Stadium per 2-0[14] e poi il ritorno al Camp Nou per 2-1[15] (curiosamente, la successione dei marcatori per i catalani è stata la stessa nei due match: prima rete segnata da Messi, secondo gol messo a segno da Dani Alves). Il cammino europeo del Barça si arresta ai quarti di finale contro i connazionali dell'Atlético Madrid: dopo l'1-1 del Camp Nou firmato da Diego per i Colchoneros e da Neymar per i blaugrana,[16] la sconfitta del Vicente Calderón, determinata dal gol di Koke nei primi minuti del match e prima partita delle quattro stagionali giocate tra i due club non terminata in parità, nega al Barcellona l'ottava semifinale consecutiva di Champions League.[17]
Come le altre squadre di Liga, il Barcellona prende parte alla Coppa del Re a partire dai sedicesimi di finale, doppio confronto che verrà ampiamente conseguito con un aggregato di 7-1 contro il Cartagena.[18][19] Anche il turno degli ottavi di finale contro il Getafe si rivela agevole, dati un 4-0 all'andata e un 2-0 al ritorno che permettono il passaggio ai quarti.[20][21] Successivamente, nemmeno il Levante riesce a contrastare l'avanzata dei catalani nella coppa nazionale e, dopo essere caduto 4-1 in casa il 22 gennaio,[22] esce sconfitto 5-1 al Camp Nou il 29 dello stesso mese.[23] Dopo un 2-0 interno[24] e un 1-1 esterno[25] valevoli per la semifinale contro la Real Sociedad, il 16 aprile avrà luogo l'ennesimo Clásico di Spagna contro il Real Madrid per la conquista del trofeo. Ma, esattamente una settimana dopo essere usciti dalla Champions League, il Barcellona fallisce un altro obiettivo stagionale e perde 2-1 al Mestalla la finale contro i Blancos.[26]
Maglie e sponsor
Lo sponsor ufficiale della squadra durante la stagione calcistica 2013-2014 è la Qatar Airways: il presidente Sandro Rosell, al momento della formalizzazione dell'accordo il 27 agosto, rende noto che la nuova partnership porterà nelle casse del club un totale di 96 milioni di euro dilazionati nei prossimi tre anni più un bonus di altri cinque milioni in caso di vittoria della Champions League.[27] Continua invece a essere la Nike il fornitore e sponsor tecnico del Barcellona per la 16ª stagione consecutiva dal 1998.
La maglia di casa presenta le classiche strisce blaugrana con colletto giallo e pantaloncini blu, la seconda maglia è una particolare divisa giallorossa (colori catalani) con pantaloncini rossi e calzettoni gialli, mentre la terza divisa è completamente nera con dettagli gialli.
Casa
Trasferta
Terza divisa
Organico
Rosa
Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, aggiornati al 2 settembre 2013.[28]
^(ES) gironafutbolclub.com, Agostinho Cá s’incorpora al Girona, su gironafutbolclub.com. URL consultato il 24 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
^abcdLa finale di Coppa del Re è stata giocata in campo neutro, quindi non figura né tra le partite giocate in casa né tra quelle giocate in trasferta.
^abPer le competizioni europee vengono presi in considerazione solamente i punti e la media inglese riguardanti la fase a gironi