Sotto la sua struttura commissariale, per la prima volta il 28 aprile 2021 si sono raggiunte 508 158 somministrazioni di vaccini anti COVID-19. La sua guida ha inoltre visto una implementazione del supporto della Difesa nell'ambito della campagna vaccinale. Il suo incarico di commissario è terminato il 31 marzo 2022.
Il 27 giugno 2023 il Consiglio dei ministri lo nomina anche commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna, Marche e Toscana a seguito dell'alluvione che ha colpito quei territori[13], successivamente approvato il 6 luglio.[14] Il 31 luglio Figliuolo nomina sub-commissari i tre presidenti di Regione.[15] L'incarico di Commissario scade nel dicembre 2024.
Vice Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE)
Il 19 dicembre 2024 lascia il comando del Covi. [16]
Il successivo 21 dicembre, con Dpcm firmato dalla Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, è stato nominato Vice Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna L'incarico ha la durata di due anni.[17]
Vita privata
Vive a Torino con la moglie Enza e i due figli Salvatore e Federico.
Appassionato di lettura e sport, è istruttore militare di sci alpino[7].
«Comandante della Kosovo Force (KFOR), nell'ambito dell'operazione "Joint Enterprise", svolgeva il delicatissimo incarico con lodevole intraprendenza, straordinaria autorevolezza ed altissimo senso del dovere. In un contesto operativo complesso e fragile, poneva in essere una brillante e incisiva azione di comando esaltando il ruolo di KFOR come fattore di stabilità nell'area balcanica. Dotato di apprezzate capacità diplomatiche tese al dialogo e alla cooperazione con tutti gli attori interni ed esterni, guidava con valore, abnegazione, perizia ed indiscusse capacità le componenti operative e organizzative alle proprie dipendenze, conseguendo risultati di grande importanza. Esemplare figura di comandante, contribuiva a elevare il prestigio dell'esercito e dell'Italia in ambito multinazionale. Pristina (Kosovo), settembre 2014 - agosto 2015.» — Roma, 11 luglio 2016[19]
«Ufficiale superiore di indiscusso valore, dotato di pregevoli qualità etico militari e di una preparazione professionale di primissimo ordine il Col. Figliuolo ha assolto l'impegnativo incarico di rappresentante militare dell'autorità nazionale e comandante del contingente nazionale in Afghanistan, con eccezionale razionalità e concretezza, evidenziando costantemente indubbie doti dirigenziali. In un contesto operativo ed ambientale estremamente difficile caratterizzato da elevato rischio terroristico e durissime condizioni climatiche, ha affrontato e portato a termine brillantemente numerose e delicate attività operative, mettendo in luce una magistrale capacità di guida del suo staff ed una efficace e lungimirante azione di comando nei riguardi dei suoi uomini che lo hanno sempre seguito con entusiasmo e convinzione. Animato da straordinaria motivazione e fortissima determinazione, ha saputo imporsi nel variegato contesto multinazionale quale autorevole e disponibile interlocutore, calibrando la sua azione all'assolvimento del mandato ed alla salvaguardia degli interessi nazionali e della sicurezza del personale dipendente. Di particolare rilevanza e valenza sono risultate le molteplici attività volte a garantire sicurezza nell'area di responsabilità, le numerose iniziative intraprese nel settore dei concorsi a carattere umanitario forniti alla martoriata popolazione locale e la fattiva collaborazione a favore del neo costituito governo afgano, che. Hanno accresciuto la stima ed il rispetto per il contingente nazionale e favorito il raggiungimento degli obiettivi della missione. Numerose al riguardo, sono state le espressioni di plauso ed ammirazione, formulate nei suoi confronti da autorità militari e politiche, nazionali e straniere, presenti nel teatro di operazioni. Ufficiale superiore di assoluto valore, professionista esemplare, il Col. Figliuolo ha dato prova di elevatissime capacità di comando e non comune spirito di integrazione multinazionale contribuendo, in un difficile e pericoloso contesto operativo internazionale, ad accrescere il lustro ed il prestigio dell'esercito italiano e della nazione. Kabul, (Afghanistan) ottobre 2004 - febbraio 2005.» — Roma, 13 luglio 2007[20]
«Comandante del gruppo artiglieria da montagna "AOSTA" inquadrato nella brigata multinazionale ovest operante in Kosovo nell'ambito dell'operazione "JOINT GUARDIAN", dimostrava di possedere pregevoli doti morali e di carattere e una preparazione professionale completa e di altissimo livello. Impegnato in attività operative di grande rilievo nel delicato settore di GORAZDEVAC, sede della più grande enclave serba del Kosovo, affrontava ogni impegno con determinazione, equilibrio, spiccata iniziativa ed eccezionali capacità organizzative, riuscendo a gestire con notevole efficacia anche situazioni molto difficili. Con grande spirito di abnegazione, sviluppava in prima persona una serie di operazioni complesse e onerose volte a impedire il verificarsi di eventi con possibili tragiche conseguenze, in periodi caratterizzati da grande tensione quale l'anniversario dei bombardamenti nato, garantendo condizioni di elevata sicurezza nell'area. Ufficiale molto generoso e carismatico, costituiva elemento di immediato riferimento nelle circostanze più delicate, nelle quali evidenziava sempre spiccata capacità di guida e lucida visione degli obiettivi, conseguendo risultati di eccezionale livello e meritando il plauso anche di personale straniero. Chiaro esempio di altissima dedizione al dovere e straordinaria professionalità, che ha contribuito in modo significativo ad elevare il prestigio dei, contingente e dell'esercito italiano in ambito internazionale. Pec, (Kosovo) 08 marzo 2000 - 30 giugno 2000.» — Roma, 29 marzo 2002[20]
«Commissario straordinario per la ricostruzione dei territori dopo l'alluvione dell'Emilia Romagna, Marche e Toscana - Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — Roma, 22 aprile 2024[21]