Il nome ha un significato augurale molto trasparente ed è basato su un soprannome, e poi nome, medievale formato da "fiamma" (dal latinoflamma), nel senso di lingua di fuoco, fonte di luce e di calore[1][4][5][6]; è affine, dal punto di vista semantico, ai nomi Plamen e Aodh. Può avere anche un'accezione religiosa, in particolare cristiana, come simbolica fonte di luce e di salvezza e in riferimento alla fede[1][2][4].
Accentrato in Toscana e nel resto dell'Italia centro-settentrionale[2][4], a partire dal XX secolo è in uso anche al di fuori della penisola[3]. La forma alterata Fiammetta, ormai totalmente indipendente dalla forma base, gode di diffusione di gran lunga migliore, grazie anche alla notorietà di Madonna Fiammetta, il nome attribuito da Giovanni Boccaccio alla donna amata in varie sue opere[1][2][3][4][6].