La Ferrari 330 TR è un'autovettura da competizione prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari nel 1962 in un solo esemplare. È conosciuta anche con altri due nomi non ufficiali, 330 TRI/LM e 330 TRI[1][2].
Il contesto
Il modello derivava dalla 250 Testa Rossa. Quest'ultima si impose in molte gare tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, tra cui tre 24 Ore di Le Mans, contribuendo in modo decisivo alla conquista di alcune edizioni del Campionato del Mondo Sport Prototipi da parte della Ferrari. In particolare, la 330 TR ereditò dall'antenata il telaio, che fu modificato ed irrobustito per permettere l'installazione di tubi con minore diametro[1][2].
Nell'anno del lancio di questo modello, alla 24 Ore di Le Mans fu aggiunta una nuova categoria a cui potevano partecipare vetture che possedevano un motore con cilindrata massima di 4 l. All'epoca la Ferrari aveva concentrato il proprio lavoro sui propulsori da sei ed otto cilindri, ma per partecipare a questa nuova categoria la Casa di Maranello decise di sviluppare ulteriormente il V12 a “blocco lungo” progettato negli anni cinquanta da Aurelio Lampredi, che era già installato sulla 400 Superamerica, e di montare l'evoluzione sulla “330 TR”. Questo fu l'ultimo sviluppo di questo tipo di motore[2].
La carrozzeria era opera di Fantuzzi, e la sua linea era ispirata alle analoghe vetture spider da gara degli anni cinquanta. Lo sviluppo della linea fu determinato dagli studi nella galleria del vento inaugurata dalla Ferrari nel 1960[1][2].
La sigla numerica nel nome del modello era collegata alla cilindrata unitaria del motore, cioè quella relativa ad un solo cilindro, che era di circa 330 cm³. La sigla “TR” significava “Testa Rossa”, e ciò richiamava il modello da cui la “330 TR” ereditò il telaio, sebbene modificato; la vettura antenata fu chiamata “250 Testa Rossa” perché il suo motore aveva la testata dipinta di colore rosso.
Le competizioni
La vittoria più importante ottenuta dal modello fu nella gara per cui fu progettata e costruita, cioè la 24 Ore di Le Mans del 1962, con alla guida Phil Hill e Olivier Gendebien. La "330 TR" fu l'ultima Ferrari con propulsore anteriore a conquistare la celebre corsa francese. Dopo questa gara, l'unico esemplare della “330 TR” fu venduto alla NART di Luigi Chinetti e, con il nuovo proprietario, prese parte ad altre competizioni; l'ultima di esse fu 24 Ore di Le Mans del 1963, dove si ritirò per un incidente. In seguito, l'esemplare fu acquistato da collezionisti privati[1][2][3].