Entrato nel seminario vescovile di Trieste, frequentò il liceo classico del seminario di Vittorio Veneto. Completò gli studi teologici nel seminario triestino.[1]
Nel 1967 fu incaricato dal vescovo Antonio Santin di instaurare un dialogo ecumenico con i responsabili delle altre comunità cristiane e israelitiche presenti in diocesi. Il 15 agosto 1968 fu nominato rettore e prefetto degli studi del seminario vescovile triestino, mentre dal settembre 1978 al febbraio 1981 fu anche direttore del settimanale diocesano "Vita Nuova".[2]
Il 4 gennaio 1997 lo stesso papa lo trasferì alla diocesi di Trieste, dove succedette a Lorenzo Bellomi, deceduto il 23 agosto 1996. Prese possesso canonico della diocesi il 2 febbraio.[1]
Ricoprì anche l'incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale triveneta, dal 2000 al 2009 e, in seno alla Conferenza Episcopale Italiana, fu membro della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo, dal 1998 al 2001, e della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università.[1]
Il 31 dicembre 2007, in occasione del Te Deum di fine anno, compiuti i 75 anni, comunicò di aver presentato la rinuncia all'incarico per raggiunti limiti di età.[3]
Morì dopo una lunga malattia il 7 maggio 2020, all'età di 87 anni, a Trieste.[1] Dopo le esequie, celebrate il 21 maggio dall'arcivescovo Giampaolo Crepaldi nella cattedrale di San Giusto, fu sepolto nello stesso edificio.[6]
Giuseppe Alberigo, Alberto Melloni, Roberto Villa, Orioldo Marson e Eugenio Ravignani, Giuseppe Dossetti: Un itinerario spirituale, Istituto superiore di scienze religiose di Portogruaro, Nuova dimensione, ISBN8889100354.