Elisabetta (Elisa) Antonia Manfredini nacque a Bologna il 2 giugno 1780[1] dal compositore e teorico della musica Vincenzo Manfredini e da Maria Monari. La famiglia Manfredini era una famiglia di musicisti: un bisnonno fu trombonista, il nonno Francesco Manfredini fu compositore e violinista, lo zio Giuseppe Manfredini un famoso cantante castrato, mentre un altro zio paterno, Antonio, fu sacerdote e anche violinista.
Nel 1799, all'età di diciannove anni, Elisabetta perse suo padre. Si sposò nel febbraio del 1802 con Vincenzo Antonio Guarmani[2] e nel marzo 1810 iniziò la sua carriera di soprano nell'azione sacra di Stefano PavesiIl trionfo di Gedeone, rappresentata al teatro del Corso della città felsinea. Quello stesso mese conobbe Gioachino Rossini in occasione di un concerto vocale tenuto all'Accademia de' Concordi di Bologna e l'anno successivo, il 23 aprile 1811, fu accolta come membro dell'Accademia filarmonica.
Ebbe presto l'opportunità di lavorare con Rossini, che già nel 1812 la volle in Ciro in Babilonia per il ruolo di Amira composto appositamente per lei.[3]Ciro in Babilonia ebbe decine di riprese negli anni successivi. Rossini creò altri tre ruoli per la sua voce, l'ultimo dei quali fu quello della protagonista in Adelaide di Borgogna.
La Manfredini si esibì ancora in due opere di Mayr, La Rosa bianca e la Rosa rossa nel 1819 a Lucca, e Medea in Corinto a Bergamo nel 1820, e nelle opere di Rossini Otello, Eduardo e Cristina, Aureliano in Palmira e Zelmira in rappresentazioni tenute a Bergamo, Perugia, Modena, Macerata e Ferrara dal 1820 al 1824. Dopo questa data non si hanno più notizie della Manfredini, della quale s'ignora il luogo e la data della morte.
L'arte operistica di Elisabetta Manfredini è riconosciuta ancora oggi: Dennis Libby scrive che ebbe «una carriera di grande successo», mentre Elizabeth Forbes conclude la sua nota biografica dicendo che «a giudicare dalla musica composta per lei da Gioachino Rossini, ebbe una voce di eccezionale flessibilità». Per la Grasso-Caprioli, fu un «soprano lirico di coloratura, specializzata in ruoli di eroine preromantiche tanto fragili quanto perseguitate [...] La critica, unanimemente favorevole, le riconobbe sicure doti vocali, offuscate talvolta da un'eccessiva freddezza interpretativa».[4]
Ruoli e scene
(La data si riferisce alla prima rappresentazione):
Egla in Giobbe, oratorio, musicato da Stefano Pavesi, Teatro del Corso di Bologna, 11 marzo 1810.
Giovanna in Le stagioni, musicato da Joseph Haydn, sede del Liceo Filarmonico di Bologna, 21 maggio 1811. (In questa rappresentazione, Gioacchino Rossini era "Maestro al cembalo".)
Desdemona in Otello ossia l'africano di Venezia, dramma tragico per musica, musicato da Gioacchino Rossini, Teatro della Società, Bergamo, 1821.
Note
^Archivio generale arcivescovile di Bologna, Registri battesimali della cattedrale, n. 233, c. 125r. Erroneamente Elizabeth Forbes, p. 182 sul Grove Dictionary of Opera ipotizza l'anno di nascita della Manfredini al 1786 o al 1790, sulla scorta di Francesco Regli, p. 292.