Anne venne creata duchessa di diritto assieme al marito e per questo il titolo non passò poi ai duchi di Montmouth. Il titolo passò quindi ai suoi discendenti che ebbero i cognomi di Scott, Montagu-Scott, Montagu Douglas Scott e Scott nuovamente. Nel 1810 il terzo duca di Buccleuch ereditò il Ducato di Queensberry, sempre nella Parìa di Scozia, separando il titolo dal Marchesato di Queensberry. Questo caso è uno dei cinque della storia inglese ad aver tenuto due ducati contemporaneamente.
I titoli sussidiari associati al ducato di Buccleuch sono: Conte di Buccleuch (1619), Conte di Dalkeith (1663), Lord Scott di Buccleuch (1606) e Lord Scott di Whitchester e Eskdaill (1619) (tutti nella Parìa di Scozia). Il duca porta anche due titoli sussidiari personali derivati dal ducato di Monmouth, nominalmente Conte di Doncaster (1663) e Barone Scott di Tindale (1663) (entrambi nella Parìa d'Inghilterra), e molti altri titoli sussidiari associati al ducato di Queensberry, nominalmente Marchese di Dumfriesshire (1683), Conte di Drumlanrig e Sanquhar (1682), Visconte di Nith, Tortholwald e Ross (1682) e Lord Douglas di Kilmount, Middlebie e Dornock (1682) (tutti nella Parìa di Scozia). La Contea di Doncaster e la Baronìa di Scott di Tindale vennero poste a forfait all'epoca del primo duca, ma i titoli vennero restaurati nel 1742 con il secondo duca di Buccleuch. Sino al 1835, i duchi possedevano molte terre nel West Riding dello Yorkshire nonché l'antico titolo di Lord di Bowland. Il duca di Buccleuch è inoltre capoclan ereditario del Clan Scott.
Il titolo di cortesia usato dal figlio primogenito ed erede del duca reggente è Conte di Dalkeith; quello del figlio primogenito del conte di Dalkeith è quello di Lord Eskdaill.
Sir Walter Scott, baronetto, discendeva direttamente dai lords di Buccleuch. La sua storia di famiglia, interpretata in maniera fantasiosa, è la base del racconto The Lay of the Last Minstrel.
L'attuale duca di Buccleuch, Richard Scott, il X duca, è il più grande proprietario terriero del Regno Unito ed è presidente del Buccleuch Group, una compagnia con interessi nel commercio di proprietà terriere e agricole, cibo e bevande. Il titolo ha origine nell'area delle Scottish Borders, presso Selkirk.
La sede famigliare è a Bowhill House, tre miglia a sud di Selkirk, e rappresenta il ramo Scott della famiglia; il Castello di Drumlanrig nella provincia di Dumfries e Galloway, è sede del ramo Douglas della famiglia; e Boughton House nel Northamptonshire, in Inghilterra, è sede del ramo Montagu. Queste tre case sono tutte ancora oggi abitate dai membri della famiglia e sono aperte al pubblico. La famiglia possiede anche il Palazzo di Dalkeith nel Midlothian oltre a molte altre residenze minori. Storica residenza londinese della famiglia era Montagu House a Whitehall, Londra, oggi demolita.
Gran parte dei duchi di Buccleuch (il terzo, il quarto, il quinto, il sesto e il settimo) sono sepolti nella Buccleuch Memorial Chapel presso la chiesa episcopale di St. Mary a Dalkeith, nel Midlothian. Il secondo duca (m. 1751) è sepolto nella cappella dell'Eton College. I duchi più recenti (l'ottavo ed il nono) sono sepolti tra le rovine dell'Abbazia di Melrose a Melrose appunto.
Bowhill House
La sede famigliare è a Bowhill House, tre miglia a sud di Selkirk, e rappresenta il ramo Scott della famiglia; il Castello di Drumlanrig nella provincia di Dumfries e Galloway, è sede del ramo Douglas della famiglia; e Boughton House nel Northamptonshire, in Inghilterra, è sede del ramo Montagu. Queste tre case sono tutte ancora oggi abitate dai membri della famiglia e sono aperte al pubblico. La famiglia possiede anche il Palazzo di Dalkeith nel Midlothian oltre a molte altre residenze minori. Storica residenza londinese della famiglia era Montagu House a Whitehall, Londra, oggi demolita.
Baroni feudali di Buccleuch (1488)
David Scott, I barone di Buccleuch (m. circa 1491/2), proprietario terriero scozzese
David Scott di Buccleuch, il giovane (m. prima del 1491), figlio del I barone, gli premorì
Walter Scott, II barone di Buccleuch (m. circa 1504), figlio di David Scott il giovane
Altri titoli: Duca di Monmouth e Conte di Doncaster, nella contea di York (1663), Conte di Dalkeith (1663), Barone Scott di Tindale, nella contea di Northumberland (1663) e Lord Scott di Whitchester e Eskdale (1663)
Charles Scott, conte di Doncaster (1672–1673/4), figlio primogenito del I duca e della I duchessa, morto infante
Duchi di Buccleuch, seconda creazione (1663)
Altri titoli: Conte di Buccleuch (1619), Conte di Doncaster, nella contea di York (1663, restaurato nel 1743), Conte di Dalkeith (1663), Lord Scott di Buccleuch (1606), Barone Scott di Whitchester e Eskdaill (1619), Barone Scott di Tindall, nella contea del Northumberland (1663, restaurato nel 1743) e Lord Scott di Whitchester e Eskdale (1663)
John Scott, lord Scott di Whitchester (1745–1748), figlio maggiore di lord Dalkeith, morto giovane
Altri titoli (dal III duca): Duca di Queensberry e Marchese di Dumfriesshire (1684), Conte di Drumlanrig e Sanquhar, Visconte di Nith, Tortholwald e Ross e Lord Douglas di Kilmount, Middlebie e Dornock (1682)
Nick Carraway, il narratore de Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald, pretendeva di discendere dai duchi di Buccleuch, ma simultaneamente negava questo fatto dicendo che la sua famiglia era stata "fondata" dal fratello di suo nonno nel 1851.