Area abitata già in epoca nuragica, per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi, nel Medioevo appartenne al giudicato di Torres e fece parte della curatoria del Marghine. Quando nel XIV secolo la curatoria di Parte Barigadu del giudicato di Arborea assorbì parte della curatoria del Marghine, il paese passò sotto l'influenza dei giudici di Arborea. Alla caduta del giudicato (1429) entrò a far parte del marchesato di Oristano. Nel corso della guerra, combattuta nel 1478, tra Leonardo Alagon marchese di Oristano e il viceré di Aragona, gli abitanti di Dualchi furono fedeli al marchese, combatterono contro gli aragonesi ma furono sconfitti. Il paese passò quindi sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Nel XVIII secolo fu incorporato nel marchesato del Marghine, di cui i titolari erano i Pimentel. Dai Pimentel passò ai Tellez-Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Siti archeologici
Nuraghe monotorre chiamato Ponte.
Nel 2021 sono stati effettuati degli scavi che hanno restituito i resti di una capanna nuragica a forma circolare.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Dualchi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1999.[3][4] Lo stemma si blasona:
«troncato: il primo, di azzurro, alla lettera maiuscola D d'oro, accompagnata da quattro stelle di otto raggi dello stesso; il secondo, d'argento, alla locale chiesa di San Pietro, in prospettiva, su campagna erbosa, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Il 28 e 29 Giugno in occasione dei festeggiamenti, nel percorso campestre chiamato "Iscammeddu" si svolge una corsa a cavallo che viene chiamata "Ardia". Da tradizione la corsa ha inizio il tardo pomeriggio del 28 Giugno per poi ripetersi il 29 mattina. Lo svolgimento prevede la processione religiosa che accompagna il simulacro del Santo alla Chiesa campestre di San Pietro..
In testa alla processione il capo corsa detta: "sa bandela mazzore" porta lo stendardo del Santo.. seguita dalla seconda Bandela che porta lo stendardo di San Paolo...che a loro volta son "protetti" da 3 cavalieri rinominati "scorte" che hanno il compito di evitare che i restanti cacalieri possano superare le 2 Bandele.
Infrastrutture e trasporti
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Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).