Collemontanino è una frazione del comune italiano sparso di Casciana Terme Lari, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Storia
Antico castello dei Cadolingi di Fucecchio, è menzionato per la prima volta in un atto di donazione del 1098 alla badia di Morrona da parte dei figli del conte Ugoccione Cadolingi, Ugo e Lotario. Passato poi agli Upezzinghi di Pisa, il borgo è ricordato nuovamente in un documento del 22 novembre 1148 quando il pontefice Eugenio III conferma i possedimenti della badia e poi ancora nel 1152, quando l'abate Jacopo di Morrona ne vendette una parte all'arcivescovo di Pisa, Villano Villani. Nel 1393 passò invece al marchese Niccolò di Montescudaio.[3]
Frazione del comune di Lari fino al 1927, andò poi a formare insieme a Ceppato, Parlascio e Sant'Ermo il comune di Casciana Terme. Dal 1º gennaio 2014 è confluito nel nuovo comune di Casciana Terme Lari.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa di San Lorenzo Martire, chiesa parrocchiale della frazione, è ricordata sin dal 1089 e l'edificio è stato oggetto di varie ristrutturazioni nel corso dei secoli. Negli anni settanta del XX secolo è stato effettuato un intervento di restauro che ha conferito alla chiesa l'attuale aspetto.[4]
- Chiesa di San Martin del Colle, antica chiesa protoromanica risalente al IV-V secolo, si presenta oggi leggermente modificata nel suo originario aspetto dopo la riedificazione tra il IX e il X secolo. Sulla facciata sporge un campanile a vela.
Architetture militari
- Rocca di Montanino, antico castello alto-medievale di cui oggi rimangono alcuni resti, come la grande torre di avvistamento a pianta rettangolare e alcuni ruderi del cassero. Secondo la leggenda il castello fu sede della contessa Matilde di Canossa, che grazie al proprio merlo malato scoprì le acque di Casciana.[5]
- Mura di Collemontanino, antica cerchia muraria del borgo castellano, ne restano oggi pochi ruderi.[6]
Siti archeologici
Note
Bibliografia
- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 241–243.
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