Il Centro nazionale di studi manzoniani è l'ente preposto alla conservazione della memoria dell'opera e della figura di Alessandro Manzoni. Istituito nel 1937, il Centro ha sede nella casa che fu del celebre scrittore in via del Morone, 2 a Milano.
Storia
Istituito con D.L. 1679 dell'8 luglio 1937, il Centro nazionale di studi manzoniani ha il fine di trasmettere, conservare e valorizzare l'opera e la figura del celebre scrittore autore de I promessi sposi[1]. Fin dalla nascita ha trovato sede nella casa che fu del Manzoni, situata nel centro storico di Milano a pochi passi dal Teatro alla Scala in quella che è via del Morone, al civico numero due. Quest'ultima, infatti, dopo essere passata nel 1919 ai Villa e poi nel 1922 alla famiglia benestante dei Dubini, nel 1937 fu donata poi al Comune di Milano perché fosse adibita ad uso dell'appena nato Centro nazionale di studi manzoniani[2].
Il compito di trasmettere e valorizzare l'opera manzoniana è affidata ad un organo direttivo che si avvale, per la parte strettamente scientifica, di vari studiosi italiani e stranieri esperti in studi manzoniani. Il frutto delle ricerche scientifico-letterarie e di riflessione sull'eredità manzoniana trova espressione nella rivista «Annali Manzoniani» e ha come scopo la pubblicazione dell'opera omnia dello scrittore[3].
Tra i suoi direttori più celebri si ricordano Giancarlo Vigorelli (in carica dal 1983 al 2005) e poi Angelo Stella (dal 2005 al 2023).
Note
^Centro Nazionale di Studi Manzoniani: «Come stabilisce lo Statuto, all’articolo I, il Centro ha per fine "di promuovere e coordinare gli studi e le ricerche intorno alla vita ed alle opere di Alessandro Manzoni e ai movimenti culturali che si connettono alla sua personalità di letterato e di pensatore"».
Profilo storico / Biografia, su lombardiarchivi.servizirl.it, Lombardiaarchivi. URL consultato il 25 dicembre 2024.
Centro Nazionale di Studi Manzoniani, su biblioteche.cultura.gov.it, MIC-Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore. URL consultato il 25 dicembre 2024.
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