Presso il monte San Nicolao nasce il torrente Castagnola.
Storia
Il borgo, di origine romana, fu un antico possedimento religioso del vicariato di Framura fino al passaggio del feudo dapprima agli Estensi, nell'XI secolo, e in seguito ai Malaspina; questi ultimi cedettero la proprietà feudale alla famiglia Da Passano per volere della diocesi di Brugnato.
Nel 1229 si costituì comune libero e autonomo stipulando un'importante alleanza con la Repubblica di Genova. Dopo una breve parentesi feudale con la famiglia Fieschi, che assoggettarono il territorio nel biennio 1271-1272, Carro si sottopose definitivamente alla repubblica genovese che, per la sua importanza strategica lungo la via che dalla val di Vara risaliva la valle fino a Piacenza, eresse il borgo al titolo di podesteria dal 1299 seguendone le sorti. Dal 1556 ebbe autonomi statuti.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte venne inserito, dal 2 dicembre, nel Dipartimento del Vara, con capoluogo Levanto, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Carro rientrò nel IV cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del IV cantone di Godano nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
«Inquartato: al primo di Genova, che è di argento alla croce di rosso; al secondo e terzo d'argento, alla torre di azzurro, merlata alla guelfa di quattro pezzi, fondata sulla pianura di verde declinante in sbarra; al quarto d'oro, all'aquila di nero, rivoltata. Lo scudo sarà cimato da un cerchio di muro d'oro, sormontato da otto merli uniti da muriccioli, il tutto d'argento.[6]»
Chiesa parrocchiale di San Giorgio nella frazione di Castello, edificata sui resti dell'antico castello medievale eretto dalla famiglia Fieschi durante la dominazione feudale.
Santuario di Cerreta nell'omonima borgata, attiguo alla casa natale di sant'Antonio Maria Gianelli, nativo del borgo.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Carro sono 26[10].
Cultura
Istruzione
Musei
Il centro museale mineralogico è aperto al pubblico dal 5 aprile 1999, una delle prime esposizioni pubbliche del suo genere in provincia della Spezia. Al suo interno sono custodite in tredici vetrine circa mille campioni di minerali, suddivisi per tipologia chimica e classi di appartenenza.
Festival paganiniano. I genitori di Niccolò Paganini erano originari di Carro. Alla manifestazione, annualmente dal 14 luglio al 14 agosto per complessivi 9 concerti e organizzato dalla Società dei Concerti onlus della Spezia, è sempre invitato il vincitore del Premio Paganini di Genova.
Geografia antropica
Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle tre frazioni di Castello, Ponte Santa Margherita e Ziona; il territorio è ulteriormente diviso in quattro borgate storiche quali Agnola, Cerreta, Pavareto e Pera per un totale di 31,79 km2.[7]
Le principali risorse economiche del comune sono l'attività agricola e l'allevamento.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il centro di Carro è attraversato principalmente dalla strada provinciale 50 che gli permette il collegamento stradale con Maissana, ad ovest, con Sesta Godano, ad est, innestandosi con la strada provinciale 566 di Val di Vara nei pressi di Ponte Santa Margherita. Un ulteriore collegamento viario del territorio è la provinciale 46 per la frazione di Ziona e Mattarana, quest'ultima frazione di Carrodano.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.