I Baroncelli furono una famiglia storica di Firenze.
Storia familiare
Originari del castello di Baroncello presso Bagno a Ripoli, si inurbarono a Firenze nel XII secolo, alleandosi in consorteria con i Bandini e parteggiando per la causa ghibellina.
Aveva case e torri nella zona di via Vacchereccia, piazza della Signoria e del chiasso dei Baroncelli (che da essi prese il nome), in parte abbatture per creare la piazza e, più tardi, per realizzare la loggia della Signoria (1376). Dopo essersi riappacificati con la Parte Guelfa si dedicarono all'attività bancaria con notevole successo, aprendo numerose filiali nelle principali piazze finanziarie dell'Europa dell'epoca.
Nel 1327 morì uno dei personaggi più noti della casata, il ricchissimo messer Bivigliano Baroncelli, per il quale venne affrescata da Taddeo Gaddi una grande cappella ancora in Santa Croce, con un polittico dipinto da Giotto.
Nel XVI secolo Tommaso Baroncelli sposò nelle Fiandre la figlia di un fiorentino maritato a una nobildonna del luogo, Giovanni Battista Gualtierotti. Qui Tommaso acquisì una tale ricchezza e prestigio da essere nominato "grande munizioniere" con 4.000 fiorini annui di provvigione e, in seguito, "provveditore generale" del sussidio militare dell'imperatore. Rientrato in tarda età a Firenze, nel 1565, fu maggiordomo di Cosimo I de' Medici fino alla morte nel 1569.