Il bacio di Giuda è un episodio narrato dai Vangeli Sinottici: salutando con un bacio Gesù, Giuda Iscariota lo identifica tra i discepoli, per permettere alle guardie inviate dal Sinedrio di arrestarlo. L'episodio è raffigurato in diverse opere d’arte.
Dal desolato commento di Gesù, riportato da Luca : «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?», deriva il modo di dire, che indica una falsa manifestazione d'amicizia o d'affetto da parte di chi trama un danno o un tradimento.[1]
Nei Vangeli
L'episodio avviene nell'orto del Getsemani, dove Gesù pregava dopo l’Ultima cena. Marco e Matteo specificano che il bacio era il segnale convenuto tra Giuda e le guardie, per riconoscere Gesù ed arrestarlo, Luca lo dà per scontato, Giovanni omette completamente l'episodio del bacio di Giuda.
« Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. » ( Matteo 26:47-49, su laparola.net.)
« E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. » ( Marco 14:43-46, su laparola.net.)
« Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?». » ( Luca 22:47-48, su laparola.net.)
Opere d’arte
L'episodio è stato rappresentato in diverse opere di pittura e scultura: