Dopo aver vinto nel 2006 l'oro nei 1500 metri stile libero ai mondiali giovanili e nei 400 metri stile libero ai Europei di nuoto giovanili, è passata al nuoto in acque libere disciplina in cui nel 2011 ha conquistato il bronzo nella 25 chilometri ai mondiali di nuoto 2011 disputatisi a Shanghai.
Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 si macchia di un episodio di mancanza di fair play e viene squalificata dal comitato di gara durante la 10 km svoltasi al Forte di Copacabana: lottando per l'argento all'arrivo, affossa la nuotatrice italiana Rachele Bruni prima di toccare il tabellone che segnava la fine della gara; viene così squalificata dopo la decisione dei giudici di escluderla per comportamento scorretto, con l'argento che viene assegnato alla Bruni e il bronzo alla brasiliana Poliana Okimoto.[1]