Granata F1 sovietica, come quelle usate per l'attentato
L'attentato al Café de Paris di via Veneto fu un'azione a scopo terroristico effettuata la sera del 16 settembre 1985 all’omonimo locale di via Veneto , a Roma , dall'allora ventisettenne estremista palestinese Ahmad Hassan Abu Alì Sereya , nato in Libano , che lanciò due bombe a mano del tipo ad "ananas" (modello F1 di fabbricazione sovietica ) tra i tavolini del locale affollato di turisti a poca distanza dall'ambasciata degli Stati Uniti d'America : solo un ordigno esplose, causando 39 feriti di cui numerosi gravi; l'altro ordigno venne in seguito disattivato dagli artificieri[ 1] [ 2] [ 3] [ 4] .
L'azione, effettuata nella ricorrenza del massacro di Sabra e Shatila , fu rivendicata dall'Organizzazione Rivoluzionaria dei Musulmani Socialisti (ORMS) dell'area riconducibile ad Abu Nidal .
L'attentatore verrà condannato a 17 anni di carcere[ 4] .
Note
^ Cfr. a p. 1125 in AA. VV., Venti anni di violenza politica in Italia (1969-1988) Archiviato il 19 settembre 2016 in Internet Archive ., tomo II, 2ª parte, Roma, La Sapienza, 1992.
^ Attentato terroristico a Roma 39 feriti , su cinquantamila.it . URL consultato il 16 settembre 2021 .
^ DODICI ANNI DI TERRORISMO ARABO IN ITALIA - la Repubblica.it , su la Repubblica , 9 ottobre 1985. URL consultato il 16 settembre 2021 .
^ a b CONDANNATO A 17 ANNI 'LANCIO' LUI LE BOMBE AL CAFE' DE PARIS' , su la Repubblica , 12 luglio 1987. URL consultato il 16 settembre 2021 .
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni