Il Monza centra l'obiettivo promozione senza grossi problemi. I ragazzi che Arturo Cassar[1], il vecchio capostazione di Monza, aveva allevato con molta cura durante tutto il periodo della grande guerra hanno dato i loro frutti.
Rimasti soltanto i più "anziani", il capitano Boniardi e Della Torre, subito congedati dal Regio Esercito Italiano perché delle classi precedenti il 1896, il Monza è composto da giovanissimi nati fra il 1898 e il 1903 e con questi "ragazzi" vince il campionato di Promozione e la "Coppa Otto Ore" destinata ai boys di età inferiore ai 18 anni, trofeo che rimase scritto sugli annali riportati da pochi almanacchi dell'epoca[2] per poi cadere nell'oblio.
La fusione con l'Esperia, avvenuta prima dell'inizio dei campionati, non è stata mai citata da alcun almanacco mentre di fatto il Monza all'inizio del conflitto aveva tesserato alcuni validi giovani provenienti dall'inattiva Pro Victoria che il vecchio cassiere del Monza Calcio Giuseppe Verderio (anche lui ex della Pro Victoria), testimonial per il primo libro del Monza firmato da Vegetti-Rocca, aveva conosciuto molto bene: i fratelli gemelli Trabattoni.[3]
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Note
^Fu il secondo Presidente del Comitato U.L.I.C. di Monza (dal 1926 al 1928) e a lui il Popolo di Monza, alla sua morte avvenuta alla fine del 1929 dopo lunga e penosa malattia, il giornale fascista dedicò un bellissimo necrologio riconoscendone giustamente i meriti, avendo ricoperto il ruolo di allenatore e da buon padre di famiglia allevando e facendo "crescere" i ragazzi biancazzurri durante e dopo il periodo bellico.
^Annuario Generale degli Sports e Turismo del 1925 (Biblioteca Nazionale Braidense) e l'Annuario Italiana del Giuoco del Calcio, volume I (1926-1927) (Biblioteca Estense Universitaria di Modena e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze).
^Bianco su rosso - La storia del Calcio Monza, profilo dei due fratelli gemelli a pag. 208.
^abcAnnuario italiano del football - stagione 1919-20 (secondo volume) edito da Guido Baccani, intero direttivo a pag. 57. Il nuovo direttivo stagionale è stato pubblicato anche dalla Gazzetta dello Sport in data 31 agosto 1919 nella rubrica "Football" con titolo "All'A.C. Monza" che scrisse:
«Monza, 29 - Nell'adunanza generale dei soci dell'A.C. M. si è proceduto alla nomina del Consiglio direttivo, che è risultato così composto: Presidente onorario Giuseppe Daffieno; presidente effettivo, rag. C. Tagliabue; vicepresid., ing. A. Bianchi e G. Gritti; .. omissis il resto ..»
^Il calciatore, indicato sia dal libro che dai giornali citati dai 3 autori, aveva quale cognome RADAELLI e non REDAELLI.
^abGli autori del libro "E non andremo mai in Serie A... 100 anni di MONZA almanacco biancorosso 1912-2012",
Delbue, Fontanelli, Peduzzi hanno illuso il lettore che della stagione 1919-1920 ci fossero tutti i tabellini di cui hanno citato in bibliografia La Gazzetta dello Sport e alcuni giornali locali conservati alla Biblioteca Civica di Monza. Ma nelle pagine della rosea e degli altri settimanali locali non è stato pubblicato alcun tabellino completo. Nei tabellini pubblicati sul libro hanno però volontariamente scritto per entrambe le partite della Pro Lissone due tabellini sbagliati in modo da inserire due tabellini completi della Pro Sesto variando i ruoli di molti giocatori, giocatori poi correttamente pubblicati da Diego Colombo in "Pro Sesto 100 anni insieme" tanto che, come marcatore della Pro Lissone figura il marcatore sestese "Campra" che nulla ha che fare con i biancoblù perché residente a Sesto San Giovanni: (Monza-Pro Lissone 2-1: Pro Lissone - Ramponi, Meda, Rabino, Gaiani II, Bianchi, Gaslini, Canetta, Gaiani I, Regallo, Campra, Carrer (gol 18' Campra). Pro Lissone-Monza 0-2: Pro Lissone - Ramponi, Rabino, Meda, Gaslini, Gaiani II, Bianchi, Canetta, Campra, Regallo, Gaiani I, Carrer. La rosa della Pro Lissone è verificabile nella pagina Società Ginnastica Pro Lissone 1919-1920 e la Pro Sesto sul libro a pagina 39.
^Partita del 4 gennaio rinviata e recuperata il 22 febbraio 1920.
^Partita del 14 marzo annullata su delibera del Comitato Regionale Lombardo a causa di un errore tecnico arbitrale (il primo tempo è durato solo 40 minuti). Recuperata il 23 maggio 1920.
^Partita disputata sul campo campo del C.E.P. (Circolo Educativo Popolare) di Castellanza, che ha ospitato i G.C. Legnanesi.
^Partita del 4 aprile rinviata e recuperata il 16 maggio 1920.
^Partita disputata sul campo di Sesto San Giovanni.
Bibliografia
Guido Baccani, Annuario italiano del football - stagione 1919-20 (terzo volume), Novara, De Agostini, 1919, p. 66.
Lino Rocca, Giorgio Vegetti, Bianco su rosso la storia del Calcio Monza, Monza, Supplemento a "Il fedelissimo" stampato da Officina Grafica Brasca, 1977, pp. 27 e XXV delle classifiche.
Delbue, Fontanelli, Peduzzi, E non andremo mai in Serie A... 100 anni di MONZA almanacco biancorosso 1912-2012, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2012, pp. 40-42.