Alberto Andrés Marcovecchio (Avellaneda, 6 marzo 1893 – Lanús, 28 febbraio 1958) è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante.
Giocava come attaccante:[1] era un centravanti.[2][3] Le sue doti principali erano l'opportunismo, l'abilità nel posizionarsi nell'area di rigore avversaria e il tempismo negli inserimenti.[2] A esse si abbinava un marcato senso del gol,[2][4] che gli permise sovente di segnare più di una rete a partita, divenendo uno degli attaccanti più prolifici dell'epoca dilettantistica in Argentina.[2]
Dopo aver giocato in una piccola squadra del quartiere, il Porteño, venne accolto nel settore giovanile del Racing di Avellaneda nel 1909, militando nelle varie sezioni delle giovanili sino a debuttare in massima serie nel 1912.[2] Alla sua prima stagione in Copa Campeonato, Marcovecchio segnò sette reti.[2] Stabilitosi come titolare, il centravanti fece parte della prolifica linea d'attacco del Racing, che schierava oltre a lui Canaveri, Ohaco, Hospital e Perinetti.[3] Insieme a Ohaco, Marcovecchio divenne il principale realizzatore della squadra. Il Racing vinse sei campionati consecutivi in Copa Campeonato, e Marcovecchio segnò molte reti, divenendo uno dei principali artefici delle vittorie della squadra.[2] Nel 1917 fu capocannoniere del torneo nazionale con 18 gol. Nel 1919, con la scissione tra Asociación Argentina de Football e Asociación Amateurs de Football, il Racing optò per partecipare al campionato di quest'ultima federazione. Vinse così il suo settimo torneo complessivo, e Marcovecchio primeggiò nuovamente per numero di reti segnate (16). Nel 1921 arrivò l'ultimo titolo: l'anno dopo il centravanti subì un infortunio che pose fine alla sua carriera.[2]
Marcovecchio giocò 11 partite con la sua Nazionale. Debuttò il 1º dicembre 1912,[1] nella partita di Montevideo contro l'Uruguay, valido per la Copa Montevideo.[5] Raccolse la sua seconda presenza un anno più tardi.[4] Nel 1916 fu convocato per il Campeonato Sudamericano de Football.[6] Debuttò il 6 luglio contro il Cile a Buenos Aires: segnò due gol, al 67º e all'89º;[6] venne poi schierato il 10 luglio contro il Brasile, mentre per la partita conclusiva con l'Uruguay gli fu preferito Harry Hayes.[6] Nel 1917 scese in campo per la Copa Gran Premio de Honor Uruguayo, andando a segno per due volte,[7] mentre nel 1919 chiuse la carriera internazionale disputando Copa Newton e Copa Lipton.[1]
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