Achille Lauro nacque il 16 giugno 1887 a Piano Di Sorrento, in provincia di Napoli, quinto dei sei figli di Laura Cafiero (1850-1930)[2] e del piccolo armatore di velieri Gioacchino Lauro (1840-1913)[3]. Non aveva ancora 13 anni allorché il padre, contrariato per la sua scarsa applicazione agli studi, lo distolse dai libri per fargli provare la dura esperienza di mozzo a bordo di un suo veliero. Circa un anno dopo Lauro tornò a frequentare, con ben altro spirito, le aule della scuola.
È stato sindaco di Napoli dal 9 luglio 1952 al 19 dicembre 1957 e, per pochi mesi, dal 4 febbraio al 29 novembre 1961. Nel periodo in cui fu sindaco della città indisse anche una campagna contro i film che proponevano una immagine distorta della città; nel 1959 tentò di entrare nel mondo del cinema e fondò la Partenope Cinematografica, ma l'unico film prodotto fu La contessa azzurra, di Claudio Gora, con Paolo Stoppa, Amedeo Nazzari e la futura moglie Eliana Merolla.[6]
Alle elezioni amministrative del 1952 e del 1956 riuscì ad arrivare fino a circa 300.000 preferenze, quota mai raggiunta prima da un candidato alle elezioni locali. Alle politiche del 1953 ottenne 680.000 preferenze alla Camera dei deputati, anche questa quota mai raggiunta fino ad allora da nessun deputato, ma la sua elezione venne annullata per incompatibilità il 6 aprile 1954, in quanto era sindaco di Napoli e venne sostituito da Raffaele Guariglia.[7]
Dopo le politiche del '58, sfumata anche la speranza del PMP di inserirsi nella maggioranza di governo, iniziò un progressivo riavvicinamento al PNM.
Anni '60: PDIUM
Nell'aprile 1959 Lauro, nel tentativo di arrestare, o almeno contenere, il prosciugamento del proprio bacino elettorale, aveva deciso insieme ad Alfredo Covelli di unificare i loro rispettivi partiti (PMP e PNM), dando vita al Partito Democratico Italiano, successivamente denominato Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica (PDIUM); il 4 febbraio 1961 Lauro venne rieletto sindaco, grazie anche all'astensione dei democristiani in Consiglio comunale, con 30 voti su 75, poi si dimise da deputato l'11 aprile per evitare di nuovo l'incompatibilità e mantenne la carica, ma per soli pochi mesi fino al 29 novembre, quando il Comune venne commissariato dopo che gli unici partecipanti al Consiglio comunale erano i monarchici e i missini.
Alle elezioni amministrative del 1962 si candidò nuovamente a sindaco, ma, nonostante i monarchici avessero raggiunto la maggioranza relativa in Consiglio comunale, vinse il democristiano Vincenzo Mario Palmieri, quindi Lauro decise di rinunciare per sempre alle elezioni amministrative. Della sua attività da sindaco fece un ritratto critico, poco dopo, il film Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi.[9]
Nelle elezioni del 1968 venne eletto sia alla Camera che al Senato, optando per questo e lasciando il seggio in quella al figlio Gioacchino, che però morì prematuramente durante il mandato il 1º maggio 1970.
Nel dicembre 1977 partecipò alla scissione del MSI che diede vita alla Costituente di Destra - Democrazia Nazionale (CD-DN), nelle cui file venne ricandidato alle elezioni politiche del 1979 sia alla Camera che al Senato, ma non fu rieletto in nessuna delle due per via del pessimi risultati ottenuti da CD-DN, chiudendo amaramente la carriera politica all'età di 92 anni.
Ultimi anni e morte
Fu anche editore del quotidiano napoletano Roma e presidente del Napoli, dal 1936 fino al 1969, quando fu sostituito dal giovane ingegnere e costruttore Corrado Ferlaino. Durante la sua lunga presidenza il Napoli visse più di colpi di mercato e promesse di grandezza che di risultati degni di nota (accanto a due retrocessioni poté vantare la sola conquista di una coppa Italia nel 1962), ma costituì comunque, per Lauro, un'enorme cassa di risonanza.
In tarda età, dal 1980, assistette al crollo finanziario della flotta Lauro, con la nascita della Lauro Line, che in seguito, nel 1987, venne inglobata nella MSC. Lauro fu accusato di voto di scambio[11], che sarebbe stato gestito regalando ai suoi elettori una scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra dopo il voto.[12]
La camera ardente si tenne a casa sua il giorno dopo e vi partecipò molta gente comune da tutta Napoli, a cui si aggiunsero il presidente del NapoliCorrado Ferlaino assieme all'allenatore Massimo Giacomini[14]. Il funerale fu molto movimentato e si svolse il 17 novembre nella chiesa di San Ferdinando; parteciparono almeno 3.000 persone, tra le quali persone che facevano il gesto delle corna, la Gioventù Monarchica, i missini (con questi ultimi che facevano i saluti romani all'uscita della chiesa); ciò impedì l'uscita del feretro, portato fuori dai marinai della Flotta Lauro; al funerale partecipò anche il sindaco comunista Maurizio Valenzi, che fu fischiato, e il capo dell'ufficio stampa del Napoli Carlo Juliano insieme ai calciatori Giuseppe Bruscolotti, Claudio Vinazzani e Luciano Castellini, con una rappresentativa della prima squadra e la formazione Primavera. Il corteo proseguì fino al municipio accompagnato da alcuni fedelissimi[15], che protestarono perché la bandiera non era listata a lutto; poi il feretro passò davanti alla sede della Flotta Lauro e il corteo si concluse al cimitero comunale di Piano di Sorrento, dove era già stata sepolta la moglie Angelina.
Lauro lasciò in eredità un patrimonio di oltre 300 miliardi di lire, ma senza testamento perché era molto superstizioso.[16]
Rimasto vedovo della prima moglie, il 31 marzo 1971, all'età di 84 anni, sposò in seconde nozze la trentacinquenne Eliana Merolla (1936-2016[18]), con una cerimonia privata nella piccola chiesa di San Benedetto; i due testimoni della coppia furono il senatoremissinoGaetano Fiorentino e il dirigente sportivo del Napoli Andrea Torino; nel 1975 la moglie adottò a Hong Kong la piccola tailandese Tanya, che aveva solo sette mesi[19], che venne riconosciuta da Lauro. Le seconde nozze incrinarono il rapporto di Lauro con i figli.[20]
Il 26 settembre 2014 il comune di Piano di Sorrento ha ricordato Achille Lauro apponendo una lapide commemorativa nei pressi della sua casa natale, in via Casa Rosa.[22]