Con un significato più neutro negli anni più recenti, segnatamente nel periodo post-crisi, è diventato di uso comune in Europa per caratterizzare quei partiti e movimenti politici che in forme e con finalità differenti intendono rappresentare gli interessi della popolazione contro quelli della classe dirigente e delle cosiddette élite. In senso spregiativo, invece, esso indica l'atteggiamento demagogico volto ad assecondare o accattivarsi le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto o opportunità,[2] in funzione dell'ottenimento di consenso o di popolarità, anche attraverso varie forme possibili di propaganda.
Storia
Origine del termine
Il termine nasce come traduzione di una parola russa: il movimento populista è stato infatti un movimento politico e intellettuale della Russia della seconda metà del XIX secolo, caratterizzato da idee socialisteggianti e comunitarismo rurale che gli aderenti ritenevano legate alla tradizione delle campagne russe[3]. Il sintagma quindi prende il nome dall'omonimo movimento sviluppatosi in Russia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: esso proponeva un miglioramento delle condizioni di vita delle classi contadine e degli ex servi della gleba (affrancati nel 1861 dallo zar Alessandro II, senza che ciò significasse un effettivo miglioramento delle loro condizioni), attraverso la realizzazione di un socialismo basato sulla comunità rurale russa, in antitesi alla società industriale occidentale[4].
Allo stesso modo il termine può essere considerato legato al Partito del Popolo, un partito statunitense fondato nel 1891 al fine di portare avanti le istanze dei contadini del Midwest e del Sud, sciolto dopo le elezioni presidenziali del 1908[5]: essi si ponevano in conflitto con le pretese delle grandi concentrazioni politiche industriali e finanziarie, e anch'essi erano caratterizzati da una visione romantica del popolo e delle sue esigenze. Si trattava infatti di gruppi di operai e agricoltori che si battevano per la libera coniazione dell'argento, la nazionalizzazione dei mezzi di comunicazione, la limitazione nell'emissione di azioni, l'introduzione di tasse di successione adeguate e l'elezione di presidente, vicepresidente e senatori con un voto popolare diretto[6].
Suo utilizzo
Il termine è stato riferito alla prassi politica di Juan Domingo Perón (vedi la voce peronismo e la sua recente variante di sinistra, il kirchnerismo), al bolivarismo e al chavismo, in quanto spesso fanno riferimento alle consultazioni popolari e ai plebisciti, perché il popolo decida direttamente[7] nei limiti della Costituzione. Ha invece sostenuto che la parola in America Latina "ha un altro significato" papa Francesco, secondo cui "l'esempio più tipico di populismo nel senso europeo della parola è il 1933 in Germania. Dopo Paul von Hindenburg e la crisi del '30, la Germania era in frantumi e guardava in alto alla ricerca della sua identità, alla ricerca di una nuova guida in grado di ripristinare quell'identità. Lì c'era Adolf Hitler che diceva "io posso, io posso". E tutti hanno votato Hitler in Germania. Hitler non ha rubato il potere, è stato votato dal suo popolo e poi ha distrutto tutto. È questo il pericolo. In tempi di crisi, per me, il discernimento non funziona e per me è un riferimento costante. Cerchiamo un salvatore che ci restituisca la nostra identità e ci difenda con muri e cavi […] E questo è molto grave"[8].
Lo scambio di accuse di populismo
Durante la campagna presidenziale del 2008 "negli Stati Uniti l’accusa di populismo è toccata a Obama perché prometteva di difendere i lavoratori dalla delocalizzazione delle imprese (Usa Today, 20 agosto 2008), a Hillary Clinton
perché schierata a difesa delle classi lavoratrici (Washington Post, 25 febbraio
2008), a John Mc Cain perché ostile alle lobby e alle corporation
(Washington Post, 17 agosto 2008), a Sarah Palin, e il suo linguaggio e il
modo di presentarsi (Washington Post, 4 settembre 2008), a George W. Bush
per il suo anti-intellettualismo (Washington Post, 27 luglio 2008)"[9].
"Uno dei padri spirituali del moderno populismo europeo" è stato definito il francesePierre Poujade: "il suo slogan «sortez les sortant», che più o meno significa «mandiamo via quelli al potere», è quanto di più vicino allo spirito del nuovo FN e alla sua promessa elettorale di «buttare fuori a calci chi sta al potere»"[10].
In Italia è stato spesso usato con accezione negativa, nei confronti del fascismo, del berlusconismo e di vari movimenti, spesso affini alla destra, il che giustificava in passato la netta presa di distanze dei partiti di massa verso la "democrazia del pubblico"[11].
Quando queste ipotesi di partecipazione e di comunicazione, che fuoriescono dalla tradizionale via del partito ideologico, si sono affermate anche nel centro-sinistra (come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro), questi gruppi hanno spesso rifiutato l'etichetta[12] ovvero hanno rivendicato una sua accezione del termine in senso positivo, come "vicinanza al popolo e ai suoi valori": essa è stata ad esempio rivendicata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio per il Movimento 5 Stelle.[13][14]
Gli sviluppi politici europei del secondo decennio del XXI secolo[15] vengono spesso censiti sotto questa categoria[16], anche nella variante del "populismo democratico"[17]: in ogni caso, "il vero
trionfo del populismo è di tipo egemonico e consiste nell'essersi diffuso
in tutti i partiti, anche in quelli che non sono populisti, e nell'essere diventato
un paradigma istituzionale e politico dominante"[18].
Definizione
La parola populismo può avere numerosi campi di applicazione ed è stata usata anche per indicare movimenti artistici e letterari, dove ha contraddistinto la tendenza a idealizzare il mondo popolare come detentore di valori positivi; ma il suo ambito principale rimane quello della politica. La definizione di "populismo" data dal Vocabolario Treccani è la seguente:
«[...] atteggiamento ideologico che, sulla base di princìpi e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi. Con sign. più recente, e con riferimento al mondo latino-americano, in particolare all'Argentina del tempo di J. D. Perón (v. peronismo), forma di prassi politica, tipica di paesi in via di rapido sviluppo dall'economia agricola a quella industriale, caratterizzata da un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari, con il consenso dei ceti borghesi e capitalistici che possono così più agevolmente controllare e far progredire i processi di industrializzazione»
Il populismo insomma instaura «una relazione diretta, non tradizionale, tra le masse e il politico, che porta a quest'ultimo
sia la fedeltà delle prime, sia il loro sostegno attivo nella sua ricerca del potere, e questo in funzione della capacità carismatica del politico di mobilitare la speranza e la fiducia delle masse nella rapida realizzazione delle loro aspettative sociali nel caso in cui egli acquisti un potere sufficiente.»[20]
Secondo la scienza della comunicazione
I movimenti e i politici populisti adottano due strategie mediatiche: "In primo luogo
tendono a promettere politiche e provvedimenti di ogni genere con il chiaro
intento di rassicurare i soggetti che si sentono esposti ai rischi derivanti dai
cambiamenti socio-economici che potrebbero provocare una "deprivazione"
rispetto alla condizione attuale o una frustrazione delle aspettative
future"[21]. L'overpromising consegue risultati soprattutto in ordine a questa seconda
preoccupazione ed è la risorsa più importante a disposizione degli outsider populisti[22], ma ad essa ricorrono anche i tradizionali attori politici[23].
Al contempo, i movimenti populisti mobilitano i propri seguaci contro le élite economiche e soprattutto politiche che sono perciò additate come responsabili delle difficoltà economiche e della marginalizzazione politica del popolo stesso[24]. La principale argomentazione da essi utilizzata è semplice, ma efficace perché immediata e, pertanto, mediaticamente trasmissibile all'opinione pubblica[25]: se le cose vanno male è perché i rappresentanti non fanno gli interessi del popolo[26]. Inoltre le argomentazioni populistiche si baserebbero molto sulla cosiddetta "post-verità"[27].
Secondo la scienza politica
Gli studiosi di scienze politiche hanno proposto diverse definizioni del termine ‘populismo'. «A ognuno la sua definizione di populismo, a seconda del suo approccio e interessi di ricerca», ha scritto Peter Wiles in Populism: Its Meanings and National Characteristics (1969), il primo testo comparativo sul populismo internazionale curato da Ernest Gellner e Ghita Ionescu. Tuttora giornalisti e studiosi di scienze politiche usano spesso il termine in maniera contraddittoria e confusa, alcuni per fare riferimento a costanti appelli alla "gente" che ritengono tipici di un politico o un movimento, altri per riferirsi ad una retorica che essi considerano demagogica, altri infine per definire nuovi partiti che non sanno come classificare.
Negli anni diversi studiosi hanno proposto nuove definizioni del termine allo scopo di precisarne il significato. Ad esempio, nel loro volume dal titolo Twenty-First Century Populism: The Spectre of Western European Democracy, Daniele Albertazzi e Duncan McDonnell hanno definito il populismo come «una ideologia secondo la quale al "popolo" (concepito come virtuoso e omogeneo) si contrappongono delle "élite" e una serie di nemici che attentano ai diritti, i valori, i beni, l'identità e la possibilità di esprimersi del "popolo sovrano"».
Rispetto a questi regimi, il Regno Unito e gli Stati Uniti erano stati "i principali artefici dell’odierno sistema internazionale", ma ora "la Brexit, insieme alla crescente ondata di populismo da questa parte dell’Atlantico, solleva (...) interrogativi profondamente preoccupanti sul fatto che l’epoca aperta circa 200 anni fa potrebbe essere al tramonto (...). L’emozione e l’identità sono costantemente parte della vita politica – ma non capita spesso di vederle affermarsi in così evidente contrasto con l’interesse nazionale"[29].
Un'altra accezione di populismo (ma neanche questa tenta di dare al termine una definizione precisa) è quella che lo rende un "contenitore" per movimenti politici di svariato tipo (di destra come di sinistra, reazionari e progressisti, e via dicendo) che abbiano però in comune alcuni elementi per quanto riguarda la retorica utilizzata. Per esempio, essi attaccano le oligarchie politiche ed economiche ed esaltano le virtù naturali del popolo (anch'esso mai definito con precisione, e forse entità indefinibile)[30], quali la saggezza, l'operosità e la pazienza. Il populismo guadagna perciò consensi nei momenti di crisi della fiducia nella "classe politica".
Il politologo Marco Tarchi, nel saggio L'Italia populista, ricostruisce le vicende del populismo in Italia[31], dove i momenti di minima fiducia nella politica (e nei rappresentanti politici) si sono avuti con la seconda guerra mondiale e con la denuncia della corruzione del sistema politico venuta in luce a seguito delle inchieste di Mani Pulite. Tarchi si sofferma soprattutto sui due movimenti più schiettamente populisti: l'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini (l'"uomo qualunque" contro l'"uomo politico") e la Lega Nord (il "popolo del nord" contro "Roma ladrona"). Nella politica italianarepubblicana, Guy Hermet vede in Forza Italia un esempio di «neo-populismo mediatico», ovvero una forma di demagogia che fa dei mass media il suo veicolo di diffusione.
Questa concezione comporta anche la forma "liquida" del partito: essa "conserva in sé
una visione antipolitica che si fonda sulla critica agli elementi caratterizzanti
il partito di massa, e in definitiva, a quest'ultimo. Classi dirigenti, sezioni,
organizzazione, struttura, identità, radicamento, appartenenza, tesseramento,
sono parole che appartengono a un lessico che viene bandito con
l'accusa di essere obsoleto, novecentesco. (...) Per fare politica dunque, non serve l'organizzazione, ma, per usare un
termine che va di moda, occorrono 'narrazioni'. Si consuma così un passaggio
di stato importante che dal realismo porta alla fantasia"[32]
Carlo Formenti inquadra il populismo contemporaneo come "la forma che la lotta di classe tende ad assumere nell'era del capitalismo globalizzato e finanziarizzato, dopo che la controrivoluzione liberista è riuscita ad annientare l'identità culturale e sociale delle classi lavoratrici e la loro capacità di organizzarsi per promuovere i propri interessi e ottenere rappresentanza politica"[33]. Tuttavia si è notato come, da una prospettiva marxista, nella storia dei subalterni di oggi la soluzione populista sia tutt'altro che un'occasione di riscatto sociale e politico: "lungi dall'esaudire promesse democratiche, il populismo - nelle sue varie salse di destra e di sinistra - non fa che produrre un'anestesia delle reali contraddizioni sociali, consolidando la marginalità dei gruppi sociali subalterni"[34].
Descrizione
In questi ultimi anni l'uso che i politici e i mass media fanno del termine "populismo" si è significativamente diffuso e viene usato in un'accezione denigratoria di soggetti politici che, criticando le élite ed esaltando "il popolo"[35] come fonte unica di legittimazione del potere, si fanno sostenitori di istanze popolari che però comporterebbero un superamento dei limiti di diritto posti dalla Costituzione all'esercizio del potere politico stesso.[36]
Per alcuni tale nozione non implicherebbe un raggiro del popolo (come invece la demagogia) e la sua accezione negativa risalirebbe a fenomeni politici passati che non descriverebbero il significato attuale del termine. Per costoro si definirebbe anche un populismo di sinistra e un populismo di destra con caratteristiche peculiari diverse.[37]
Tuttavia per altri, la parola conserva il senso dispregiativo sinonimo di demagogia.[38] In ogni caso, in ambito politico "si assiste spesso a un paradosso: chi grida al populismo galoppante al contempo si ritrova a rincorrere, a inseguire il populismo sul suo stesso terreno".[39] In questo ambito vi è, poi, chi distingue tra uso del populismo fatto dall'opposizione e fatto dal governo.[40]
Nel XX secolo si è espresso attraverso vari movimenti politici, affermatisi anche in democrazie occidentali avanzate[42]; nel 2016 sono stati annoverati in tale categoria alcuni profili della politica inglese dopo la Brexit[43] e statunitense con la vittoria di Trump[44], oltre ad alcuni sviluppi politici in Polonia e in Ungheria[45].
Mattia Zulianello, politologo dell'Università degli Studi di Trieste sostiene che diversi partiti populisti non possono essere considerati né di destra né di sinistra, come il Movimento 5 Stelle. In questi casi, è più opportuno parlare di populismo di valenza[48]. Infatti, diversamente dal populismo di destra e di sinistra, il populismo di valenza si focalizza su temi come la lotta alla corruzione e la riforma del sistema politico, presentando allo stesso tempo posizioni mutevoli e, a volte, contraddittorie sugli altri temi politici.
Critiche
La definizione precisa del termine è spesso confusa, a causa dell'utilizzo errato da parte dei media. Peter Wiles in Populism: Its Meanings and National Characteristics, il primo testo sul populismo, ha scritto:
«A ognuno la sua definizione di populismo, a seconda del suo approccio e interessi di ricerca». Diversi autori hanno evidenziato la strumentalizzazione politica del termine, come Francis Fukuyama, che ha definito il "populismo" «l'etichetta che le élite mettono alle politiche che a loro non piacciono ma che hanno il sostegno dei cittadini».
Al contenuto
Quanto alla critica contenutistica, all'affermazione del populismo nel secondo decennio del XXI secolo è ascritto il fatto che "le istituzioni cardine della democrazia liberale sono sotto attacco in tutto il mondo": ciò in quanto "lo sviluppo delle reti sociali - e ancor di più degli strumenti della cosiddetta democrazia digitale - danno a tutti l'impressione di contare, di potere far sentire la propria voce (...) restandosene comodamente a casa. E così, di fatto, riunione e associazione - fondamento della democrazia - scompaiono. E quindi si resta con l'impressione della democrazia, ma senza la democrazia"[49].
Alla tipologia del messaggio
Secondo Antonio Scurati, nel suo saggio Fascismo e populismo, il populismo, nelle diverse forme e concezioni, può essere identificato nei seguenti elementi caratteristici:
"Io sono il popolo": Il leader populista si autoproclama portavoce del "popolo", assumendo il ruolo di interprete autentico dei suoi bisogni e desideri. Si configura come l'unico in grado di dare voce alla "vera" volontà popolare, spesso contrapposta a quella delle istituzioni e dei partiti tradizionali. La nozione di "popolo" utilizzata dai populisti è spesso esclusiva e non inclusiva, marginalizzando le minoranze e le diverse posizioni, perciò "se non sei con me, sei contro di me".[50]
Slogan: utilizzati per veicolare messaggi semplici, diretti e spesso emotivamente coinvolgenti. Gli slogan populisti sono brevi, concisi e facili da memorizzare. Riducono questioni complesse a poche parole chiave, rendendole accessibili a un pubblico ampio e spesso fanno leva su emozioni forti come la rabbia, la paura o la speranza.[51]
Incoerenza: I leader populisti tendono ad essere pragmatici e flessibili, adattando il loro messaggio alle circostanze e alle esigenze del momento, per questo l'accusa di opportunismo è frequente dato che potrebbero cambiare posizione su determinati temi per ottenere consenso.[51]
Interessi nazionali: I populisti enfatizzano la sovranità nazionale e il diritto di ogni paese a decidere autonomamente il proprio destino, difendendo al contempo l'identità nazionale e la cultura tradizionale del proprio paese.[51]
Antipartito: I populisti accusano i partiti tradizionali di essere corrotti, inefficienti e lontani dai bisogni del "popolo", in una perenne contrapposizione "noi" (il popolo) e "loro" (l'élite). L'antipartito contribuisce a concentrare il potere nelle mani del leader populista, che si presenta come l'unico salvatore della nazione.[52]
Condottiero: il leader assume un ruolo centrale, assumendo le vesti di un condottiero capace di guidare il "popolo" verso un futuro migliore, incarnando un forte senso di identità nazionale o culturale, che rassicura e unisce il "popolo".[53]
Vuoto: Il populismo offre risposte semplici e immediate a problemi complessi, spesso alimentando aspettative irrealistiche, senza seguire un programma politico definito ma adattando il loro messaggio alle circostanze e alle esigenze del momento.[54]
Nemico: La paura è uno strumento potente utilizzato dai leader populisti per mobilitare il consenso e rafforzare il proprio controllo: individuano un nemico comune, spesso esterno o minoritario, su cui canalizzare le paure e le insicurezze del "popolo". I rischi e le minacce reali o percepite vengono amplificati e distorti, creando un clima di ansia e di terrore.[55]
Odio: Identificato il nemico come causa della paura e dell'insicurezza, esso viene etichettato come responsabile dei mali della società, diventando bersaglio di accuse e discriminazioni, utilizzando un linguaggio denigratorio e offensivo per stigmatizzare minoranze etniche, religiose o sociali.[56]
Nella cultura di massa
Il romanzo di Sinclair LewisQui non è possibile (It Can't Happen Here) del 1935 è stato considerato un'anticipazione dell'affermazione del populismo negli USA nel secondo decennio del XXI secolo[57].
Note
^abBernard Crick, Populism, politics and democracy, pages 625-632 of Democratization, Volume 12, Issue 5, 2005, Special Issue: On the State of Democracy; Taylor and Francis online
^Un punto di contatto con le ideologie politiche novecentesche, secondo Enrico Morando, Lenin e il populismo, Mondoperaio, n. 6/2017, p. 82, emerge nel giudizio sul nesso tra leninismo e populismo espresso da Pavel Aksel’rod: "Lenin e i suoi sono giacobini che si sono creati una base
di massa puntando sugli istinti primitivi e sull’odio del povero
contro il ricco, il benestante e la persona dotata di istruzione".
^"Negli Stati Uniti (...) nonostante i poveri risultati elettorali dell’estrema destra, esiste una tradizione di populismo (come nel caso dell’American People’s Party alla fine dell’800) che trova le sue radici nei movimenti agrari del diciannovesimo secolo. Qui gli appelli populisti di destra possono contare sulla tradizionale difesa delle libertà individuali nei confronti dello stato, e prendere inoltre «in prestito» anche da altri ben radicati valori americani come il produzionismo (producerism: vale a dire l’idea che i veri americani siano lavoratori, «che combattono contro i parassiti alla base della società e fra le élite»), l’antielitismo/intellettualismo, il maggioritarismo (ovvero l’idea che «la volontà della maggioranza del popolo abbia il primato nelle questioni di governo»), il moralismo e l’americanismo" (M. Caiani e L. Parenti, Web nero. Organizzazioni di estrema destra e Internet, Bologna, Il Mulino, 2013, p. 73, ed. digit.: 2013, doi: 10.978.8815/314260, Capitolo secondo: Opportunità «tecnologiche», politiche e culturali per l’estrema destra in Europa e negli Stati Uniti, doi capitolo: 10.1401/9788815314260/c2).
^Oxford Handbook of Populism, Rovira Kaltwasser et al., 2017.
^Francesco Marchianò, I paradossi del populismo iperdemocratico, Democrazia e diritto: XLVII, 3 4, 2010, p. 179 (Milano: Franco Angeli, 2010).
^Populismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 maggio 2017.
^G. Hermet, Les populismes dans le monde. Une histoire sociologique, XIX-XX siècle, Fayard, Paris, 2001, p. 40.
^Domenico Fruncillo, Gli italiani populisti, Democrazia e diritto: XLVII, 3/4, 2010, p. 251.
^Il loro ingresso nell'agone dimostra come la crisi dei partiti
abbia fatto saltare l’equilibrio tra i due pilastri – quello popolare e quello
costituzionale – delle democrazie europee occidentali, secondo P. Mair, “Populist Democracy vs. Party Democracy”, in Y. Mény, Y. Surel (a cura di), Democracies and the Populist Challenge, Palgrave, New York, 2002, pp. 81-98.
^A. Mastropaolo, La mucca pazza della democrazia. Nuove destre, populismo, antipolitica, Bollati Boringhieri, Torino, 2005, pp. 62-63.
^Per lo più, la definizione del popolo data dai populisti trascende la natura pluriclasse della società moderna: “Tramonta la democrazia a pluralismo reale e a rappresentanza sociale che ha caratterizzato l’ultimo mezzo secolo: quella democrazia fondata sulla libera e aperta competizione tra sistemi di competizione contrapposti di opinioni, tra progetti alternativi di società; la democrazia che riconosceva come propria la reciproca diversità, in cui si tentava di rendere il conflitto non devastante, senza cancellarlo. Finisce questo modello di democrazia, ed emerge, tra le ‘ombre del futuro’, la democrazia populistica e oligarchica di fine secolo, disponibile all’alternanza (tra élite omologhe, simili tra loro) ma non all’‘alternativa’ tra politiche sociali (tra politiche sociali opposte, tra antagonistiche ‘idee di società’). La democrazia dell’unanimismo dei fini e della differenziazione (parziale) dei mezzi o dei ‘ceti politici’ che li perseguono. La democrazia della ‘gente’ atomizzata, dispersa, e per questo socialmente impotente, e dei ‘poteri forti’, concentrati, privi di vincoli, proteiformi e mobili nello spazio globale, e per questo inevitabilmente egemoni”: cfr. M. Revelli, Le due destre, Bollati Boringhieri, Torino, 1996, p. 65.
^Marco Tarchi, L'Italia populista. Dal qualunquismo ai girotondi, Bologna, Il Mulino, 2003
^Francesco Marchianò, I paradossi del populismo iperdemocratico, Democrazia e diritto: XLVII, 3 4, 2010, p. 189 (Milano: Franco Angeli, 2010).
^Carlo Formenti, La variante populista, DeriveApprodi, 2016
^A. Fedeli, Ai margini della storia. I nuovi gruppi sociali subalterni nella globalizzazione capitalistica. Una riflessione a partire dai Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, in Antologia premio Gramsci, XVIII edizione, Ales aprile 2023, Iskra, Ghilarza, 2023, p. 167.
^Si tratta della seconda accezione del termine, secondo la definizione di "populismo" data dal dizionario Garzanti: "1. atteggiamento o movimento politico, sociale o culturale che tende all'elevamento delle classi più povere, senza riferimento a una specifica forma di socialismo e a una precisa impostazione dottrinale; 2. (spreg.) atteggiamento politico demagogico che ha come unico scopo quello di accattivarsi il favore della gente; 3. (st.) movimento rivoluzionario russo della seconda metà del XIX secolo, anteriore al diffondersi del marxismo, che teorizzava il dovere degli intellettuali di mettersi al servizio del popolo".
^Tale superamento può essere declinato nella forma della prevalenza del Parlamento, in quanto unico organo istituzionale prodotto dalla sovranità popolare, contro "il sopravvento di poteri non eletti dal popolo sovrano e perciò privi di rappresentanza politica, con conseguente e progressivo indebolimento della democrazia" (relazione illustrativa della proposta di legge costituzionale n. 4292 della XVI legislatura della Camera dei deputati).
^"Personalmente ritengo che il populismo sia un nemico da battere, però c'è modo e modo di essere populisti. E mentre io ho rispetto - anche se sono fieramente contrario ma ho rispetto - del populismo del popolo (...) trovo semplicemente immorale il fatto che questi stessi argomenti populisti o demagogici vengano recitati dall'interno della cittadella del potere politico italiano" (Marco Follini, Dibattito di approfondimento sul tema del prossimo referendum costituzionale, 4 novembre 2016 1:06:40).
^"Un individuo con alto livello di xenofobia è possibile, ma non certo, che abbia un atteggiamento populista; viceversa, possiamo escludere atteggiamenti populisti in un individuo con livello nullo di xenofobia.
Sono quindi condizioni necessarie, ma non sufficienti, che hanno a che
vedere con due tematiche tipicamente legate al populismo, come il giustizialismo
e la xenofobia": È possibile misurare il 'populismo'?, in Polena: political and electoral navigations : rivista italiana di analisi elettorale. 2 2005, p. 98 (Roma: Carocci, 2005).
^Freeden, M. (2017), After the Brexit Referendum: Revisiting Populism as an Ideology, in Journal of Political Ideologies, vol. 22, n. 1, pp. 1-11.
^"The world became a more divisive, angry and raucous place in 2016 as grievance-fuelled populism took hold. A majority of British voted to dump the European Union, blaming immigration and trade policies. The United States elected a politically inexperienced and thin-skinned demagogue who won in spite of - or because of - a campaign that insulted visible minorities and the disabled, coyly courted racists and demeaned women": Editorial: Good riddance to a horrible year, Edmonton Journal, 30 dicembre 2016, Postmedia Breaking News.
^Il partito al potere in Polonia "ha sviluppato una retorica populista priva di compromessi, che riserva le parole più aspre ai suoi rivali politici, una categoria che comprende giudici indipendenti, attivisti della società civile, organi di stampa critici, e chiunque altro sia in disaccordo con il partito al governo e il suo capo, Jarosław Kaczyński. La più significativa differenza tra l'Ungheria di Orbán e la Polonia di Kaczyński, comunque, è che il partito di quest'ultimo sta trasformando il panorama polacco ad una velocità a rotta di collo ed in violazione delle leggi di quel Paese; con una super-maggioranza parlamentare, invece, il partito Fidesz ha potuto riscrivere la Costituzione ed il contesto legislativo ungherese in un modo formalmente legale, anche se tutto ciò viola chiaramente i principi della liberaldemocrazia": Freedom House, Nations in Transit 2017: The False Promise of Populism, Washington, April 3, 2017.
^Francesco Cundari, La riscossa dei Parlamenti. Così Italia, Gran Bretagna e America scoprono la potenza dell'Aula. Elegia dell'unico vaccino contro i populismi, Il Foglio inserto, 28 settembre 2019.
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1954–1962 war of Algerian independence from France Not to be confused with Algerian Civil War. For other uses, see List of wars involving Algeria. Algerian Warثورة التحرير الجزائريةGuerre d'AlgériePart of the Cold War and the decolonisation of AfricaCollage of the French war in AlgeriaDate1 November 1954 – 19 March 1962(7 years, 4 months, 2 weeks and 4 days)LocationFrench AlgeriaResult Algerian victory Algerian independence Military stalemate[1...
Daily morning newspaper published in Columbia, South Carolina The StateThe paper's July 27, 2005 front pageTypeDaily newspaperFormatBroadsheetOwner(s)Chatham Asset Management [1]PublisherBrian TolleyEditor-in-chiefBrian TolleyStaff writersapproximately 33[2]Founded1891LanguageEnglishHeadquartersCurrently no physical location [3]Circulation36,541 Daily 45,103 Sunday (as of 2020)[4]ISSN0038-9994WebsiteTheState.com The State is an American daily newspaper publ...
هاري كليفتون (بالإنجليزية: Harry Clifton) معلومات شخصية الميلاد 12 يونيو 1998 (العمر 25 سنة)غريمسبي [لغات أخرى] مركز اللعب وسط الجنسية المملكة المتحدة المدرسة الأم أكاديمية هامبيرستون معلومات النادي النادي الحالي غريمسبي تاون الرقم 15 مسيرة الشباب سنوات فريق ...
العلاقات الكولومبية المالطية كولومبيا مالطا كولومبيا مالطا تعديل مصدري - تعديل العلاقات الكولومبية المالطية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين كولومبيا ومالطا.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه مقارنة عامة ومرجعية للدولتين: وجه المقا...
Spanish corsair (1678–1747) In this Spanish name, the first or paternal surname is Rodríguez-Felipe and the second or maternal family name is Tejera Machado. Amaro PargoBornAmaro Rodríguez-Felipe y Tejera Machado(1678-05-03)3 May 1678San Cristóbal de La Laguna, Tenerife, Crown of CastileDied4 October 1747(1747-10-04) (aged 69)San Cristóbal de La Laguna, Tenerife, Crown of CastilePiratical careerNicknameAmaro PargoYears active1712–1729RankCaptainBase of operationsAtlanticW...
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze. Questa voce sugli argomenti malattie e chirurgia è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Una convalescente. Foto di Paolo Monti. La convalescenza è il periodo intermedio che si trascorre nei giorni successivi a ...
The United Charities Building, after 1893 the headquarters of the AICP and other charitable organizations; the successor organization, the Community Service Society is still located there The Association for Improving the Condition of the Poor (AICP) was a charitable organization in New York City, established in 1843 and incorporated in 1848 with the aim of helping the deserving poor and providing for their moral uplift.[1] The Association was one of the most active and innovative cha...
Meng Da Meng Da, vaincu par l'armée de Sima Yi, pendant la révolte de Xincheng. général de Wei Naissance inconnueFufeng Décès 228Shangyong Noms Chinois simplifié 孟达 Chinois traditionnel 孟達 Hanyu pinyin Mèng Dá Wade-Giles Mêng Ta modifier Meng Da, nom de courtoisie Zidu, était un général au service du royaume du Wei, en Chine, durant la période des trois royaumes. Il est né à une date inconnue à Fufeng et est mort en 228 à Shangyong. Après avoir servi Liu Zhang et L...
American racing driver This biography of a living person needs additional citations for verification. Please help by adding reliable sources. Contentious material about living persons that is unsourced or poorly sourced must be removed immediately from the article and its talk page, especially if potentially libelous.Find sources: Justin Lofton – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (November 2020) (Learn how and when to remove this message) NAS...
Voce principale: Calcio Padova. Calcio PadovaStagione 2015-2016Sport calcio Squadra Padova Allenatore Carmine Parlato (1ª-13ª) Giuseppe Pillon (14ª-34ª) Presidente Giuseppe Bergamin Lega Pro5º posto Coppa Italia Lega ProFase eliminatoria a gironi Maggiori presenzeCampionato: Altinier (32)Totale: Altinier (34) Miglior marcatoreCampionato: Altinier (16)Totale: Altinier (17) StadioEuganeo (19.736) Abbonati3.411[1] 2014-2015 2016-2017 Dati aggiornati all'8 maggio 2016Si invita ...
Israeli politician (1937–2019) Yigal Cohen-OrgadMinisterial roles1983–1984Minister of FinanceFaction represented in the Knesset1977–1988Likud Personal detailsBorn30 August 1937Tel Aviv, Mandatory PalestineDied27 August 2019(2019-08-27) (aged 81)Tel Aviv, Israel Yigal Cohen-Orgad (Hebrew: יגאל כהן-אורגד, 30 August 1937 – 27 August 2019) was an Israeli politician who served as Minister of Finance from October 1983 until September 1984. He was one of the founders of Arie...
American politician For the copywriter, see John Emory Powers. John E. PowersPowers circa 1945President of the Massachusetts SenateIn office1959–1964Preceded byNewland H. HolmesSucceeded byMaurice A. DonahueMinority Leader of the Massachusetts SenateIn office1950–1959Preceded byChester A. Dolan, Jr.Succeeded byFred I. LamsonMember of the Massachusetts Senate from the 4th Suffolk DistrictIn office1947–1964Preceded byLeo J. SullivanSucceeded byJoe Moakley Personal detailsBornNovember 10, ...
Private investment firm Soros Fund Management, LLCCompany typePrivateIndustryFinancial servicesFounded1970; 54 years ago (1970) in New York City, New York, U.S.FounderGeorge SorosHeadquartersNew York City, United StatesArea servedWorldwideKey people George Soros (chairman) Dawn Fitzpatrick (CEO) AUM$25 billionWebsitesorosfundmgmt.com Soros Fund Management, LLC is a privately held American investment management firm. It is currently structured as a family office, but formerly...
Pour les articles homonymes, voir Gelfand. Israel GelfandIsrael Gelfand en 1955.BiographieNaissance 20 août 1913OknyDécès 5 octobre 2009 (à 96 ans)New BrunswickSépulture Floral Park Cemetery (en)Nom dans la langue maternelle Израиль Моисеевич ГельфандNationalités soviétiqueaméricaineFormation Université d'État de Moscou (1932-1938)Activités Mathématicien, biologiste, professeur d'universitéEnfants Sergej Izrailevič Gelʹfand (d)Vladimir I. Gelf...
Discontinued series of high-end phones by Nokia Nokia NseriesManufacturerNokiaSeriesNseriesCompatible networksGSM, EDGE, UMTS, HSPAAvailability by region2005–2011RelatedNokia LumiaOperating systemSymbian, Maemo, MeeGo/HarmattanRemovable storageMicroSDRear camera2.0–12.0 MPFront camera0.3 MP / VGA / Common Intermediate Format-5 MPConnectivityWLANDevelopment statusDiscontinued The Nokia Nseries was a high-end lineup of feature phones, smartphones, and tablets marketed by Nokia Corporation f...
Berikut daftar Kepala Daerah dan Wakil Kepala Daerah di 6 kabupaten/kota di Daerah Khusus Ibukota Jakarta adalah: Kabupaten/Kota Foto Bupati/Wali Kota Bupati/Wali Kota Foto Wakil Bupati/Wali Kota Wakil Bupati/Wali Kota Mulai Menjabat Selesai Menjabat(Direncanakan) Ref KabupatenAdministrasi Kepulauan SeribuDaftar Bupati/Wakil Bupati Junaedi Muhammad Fadjar Churniawan Bupati: 4 September 2020 Wakil Bupati: 20 Agustus 2021 Menyesuaikan Keputusan Gubernur DKI Jakarta [1][2] KotaAd...
Voices of a Distant StarSampul DVD dari Voices of a Distant StarNama lainJepangほしのこえHepburnHoshi no KoeArtiSuara-suara Bintang yang Jauh SutradaraMakoto ShinkaiProduserMakoto ShinkaiSkenarioMakoto ShinkaiCeritaMakoto ShinkaiPemeran Mika Shinohara Makoto Shinkai Sumi Mutoh Penata musikTenmonSinematograferMakoto ShinkaiPenyuntingMakoto ShinkaiPerusahaanproduksiCoMix Wave FilmsTanggal rilis Jepang Februari 2001 (2001-02-Jepang) Durasi25 menitNegaraJepangBahasaJepang In...