Piazza Liberazione con il monumento ai caduti e Ca' Erizzo, sede municipale
Il nome del paese deriva dal latinovadum, "guado" (ma anche "palude, bassifondi"), attraverso la forma vao.[3][4] Prima della disastrosa rotta della Cucca del 589, infatti, la zona era bagnata da un ramo del fiume Adige il quale, biforcandosi poco più a monte di Este, lambiva l'intera catena dei colli Euganei prima di riunirsi presso l'odierna Bovolenta. In antico, l’abitato era chiamato Vicus Euganeus, ossia "villaggio euganeo".[5][6]
Storia
Nel Medioevo fu luogo di origine della famiglia da Vo', che vi possedeva un castello. Un altro fortilizio, proprietà dei Maltraversi, si trovava a Boccon in località Castellaro. Seguì le sorti di Padova passando, all'inizio del XV secolo, alla Serenissima. Nel Seicento la famiglia Contarini fece erigere la villa su cui si basò l'impianto urbanistico dell'attuale Vo' Vecchio.
Come tutto il Veneto, nell'Ottocento vide l'alternarsi dei governi francese e austriaco sino a diventare parte del Regno d'Italia nel 1866. Nel 1902 il municipio venne insediato nella Ca' Erizzo, in posizione più centrale; in seguito a questo evento si formò l'odierna Vo', mentre la precedente sede comunale venne ribattezzata Vo' Vecchio[7].
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 aprile 1994.
«Troncato: nel primo, di argento, al grappolo d'uva, d'oro, pampinoso di due, di verde, accompagnato da due spighe di grano d'oro, una e una, poste in palo; alla campagna diminuita d'azzurro; nel secondo, di rosso, alla banda diminuita d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le numerose aziende vitivinicole di Vo' producono ottimi vini, tra cui molte etichette insignite di prestigiosi riconoscimenti e denominazioni certificate[11]. Il Proseccodoc extra dry, annata 2022, della Cantina Colli Euganei di Vo’, è stato premiato con la Medaglia d’oro al recente Concorso mondiale dei vini effervescenti di Bruxelles. Si tratta di un importante riconoscimento che in questo caso pone il Prosecco prodotto dal vitigno di varietà Glera sui vigneti dei Colli Euganei alla pari, se non davanti, al più blasonato Prosecco di altre zone molto conosciute del Veneto, come le colline di Conegliano e Valdobbiadene e i Colli Asolani. Sempre dal Concorso mondiale di Bruxelles, è arrivato un altro importante premio per la Cantina di Vo’: la medaglia d’argento tra i rossi con la varietà Notte di Galileo [12]
Vo' è inoltre inserito nel circuito Città del Vino[13] e vi è stato aperto dal 16 maggio 2015 il MuVi, museo del vino Colli Euganei, che riesce a fare conoscere la vocazione vitivinicola del territorio euganeo e mostra attraverso il percorso didattico come nel corso dei secoli l’uomo abbia saputo sfruttare le caratteristiche naturali e plasmare il paesaggio per le proprie esigenze e di come questa attività abbia lasciato testimonianze nei documenti pubblici ma anche nello stile di vita delle persone, nei racconti e negli scritti di poeti e scrittori, nelle opere degli artisti.[14]
La Festa regionale dell'Uva, si tiene il terzo fine settimana di settembre.[15]
Trachite
A Zovon (frazione di Vo') sono ancora attive le cave di trachite la cui pietra dalle diverse colorazioni (grigio, azzurrino, verde o con striature di marrone), molto resistente all'azione disgregatrice degli agenti atmosferici, fu usata nell'antichità per colonne, pavimentazioni, gradinate, rivestimenti; ora viene usata spesso come elemento ornamentale.[16]
^Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1997 [1990], p. 840, ISBN88-02-07228-0.
^Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, p. 205.
^Guglielmo Peirce, Le origini preistoriche dell’onomastica italiana, Smashwords, 2010, pp. 18, 170.
^Nicolaus Reusner, De Italia, regione Europae nobilissima libri duo. L. I, Venetiae tabula, p. 137. Strasburgo, 1585.
^Storia locale, su comune.vo.pd.it, Comune di Vo'. URL consultato il 14 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2017).