In epoca romana Pernumia era già attesta come insediamento commerciale lungo la strada che collegava Bologna ad Aquileia (la cosiddetta Via Annia o Emilia–Altinate[5]); e anch'essa, come tutte le altre città, era collocata lungo il Bacchiglione e l'Adige, e dipendeva da Este[6]. Che quest'ultima fosse pienamente romana non ne abbiamo certezza, questo perché, sottostante la Chiesa di Santa Giustina, sappiamo essere presenti un agglomerato di tombe di epoca romana, ma tra l'XI e il XII secolo d.C. venne intrapreso un grande progetto di bonifica da parte dei monaci benedettini che ne modificò la conformazione dando l'idea che l'intero centro abitato fosse di origine post-classica.
Età altomedievale
Dopo la conquista longobarda (586-667), tutto il territorio compreso fra Padova ed Este diviene di loro proprietà; Monselice invece, resiste alla venuta longobarda e diviene il nuovo capoluogo Bizantino, sostituendosi ad Este. Essa era posizionata in un punto strategico a protezione di tutto il territorio dei colli Euganei. Infine anche quest'ultima, nel 602 d. C., viene conquistata dai longobardi, sotto la guida di Agilulfo. Pernumia quindi, di conseguenza a questo evento, ricade nel protettorato dei ducati longobardi. Durante questo periodo, la città di Pernumia era attestata con il nome di Pronumian o Pronomias.
Simboli
«Troncato: sopra d'azzurro, al castello d'argento, aperto, torricellato di tre pezzi, merlati alla guelfa e finestrato, il mediano più alto di due, gli altri di uno del campo; sotto di rosso, al tripode antico, fiammeggiato di cinque pezzi, il tutto d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 3 aprile 1926.[7]
Il castello rievoca la presenza di un fortilizio posto a difesa dell'alto corso del Vigenzone; il tripode con cinque fiammelle deriva dal blasone dei signori locali che trassero il cognome dal paese.[8]
Oratorio della Madonna del Carmine, in frazione Maseralino.
Ex monastero dei monaci della cintura: la sua posizione è inglobata nelle moderne strutture abitative poste nell'isolato che si affaccia sulla moderna via maggiore e di fronte al Parco di Villa Maldura.
Architetture civili
Villa Maldura Grifalconi Bonaccorsi (XVIII secolo): con il suo enorme parco, (vero e proprio polmone verde) e lo splendido oratorio della Santissima Trinità al cui interno si possono ancora ammirare lacerti di pregiati affreschi del XV secolo, aperta da fine marzo a fine ottobre[10]
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 286, ovvero il 7,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:[13]
L’agricoltura produce cereali, foraggi, ortaggi, frumento, uva e frutta; si allevano bovini e avicoli.
Eventi
Festa dell'asparago: iniziativa punta a promuovere e valorizzare la coltivazione dell’asparago, ampiamente diffusa nel territorio da più di cinquant’anni.[14]
A.C. Pernumia: squadra di calcio dilettantistica di Pernumia (solo prima squadra).
Polisportiva Real Terme: squadra di calcio fondata nel 2020 grazie alla fusione del settore giovanile del Pernumia, all'A.C.D. Galzignano Terme e al Calcio Battaglia.
Volley Pernumia: associazione dilettantistica di pallavolo femminile.
Centro Sportivo Pernumia (da Ced): centro sportivo con campi da tennis, calcio a 5 e pedane da soft dart (freccette elettroniche) .
Bibliografia
Luigi Zanini, " Pernumia Ruzante " , I° Pernumia paese natio di Ruzante ; II° A Pernumia le tre case della Betìa , Pernumia MCMLXXIX.
Giovanni Prosdocimi, Pernumia e l' asino sul campanile. Pernumia MCMLXXXVIII.
Gianni Turatti, Angelo Beolco detto Ruzante: il contadino da oggetto di scherno a protagonista della scena teatrale. Este 2024. In "Terra d'Este " n. 67 ( anno XXXIV )