Vivavoce è per l'autore il «disco che avevo in mente da una vita» cioè «un disco di cover di me stesso» come lo ha definito lo stesso De Gregori. Esso è la rivisitazione in studio di alcune canzoni scritte durante la lunga carriera del cantante, per l'occasione riarrangiate.
Il disco, composto di due cd di 14 tracce ciascuna, è stato presentato alla radio RTL 102.5 il giorno di uscita ed è disponibile in una versione standard (doppio cd) e in una versione deluxe limitata e numerata (4 vinili, doppio CD e booklet).
Il 12 settembre, prima dell'uscita dell'album, era già stato estratto il singolo Alice, cantata assieme a Luciano Ligabue. Il video ufficiale della radio era già andato in onda in televisione qualche giorno prima durante uno speciale sul rocker di Correggio, preceduto da un'intervista ai due.
«La partecipazione di Luciano è sorprendente. Sembra che l'abbia scritta anche lui insieme a me pochi giorni fa. L'abbiamo improvvisata in studio con un paio di chitarre, niente di più: con la voce di Liga questa vecchia canzone prende altri colori senza però perdere nulla della sua forza originale.»
«Per essere sincero fino all'osso con l'idea di riprendere Alice e di metterci dentro la voce di Luciano, una voce importante, sonora, molto carica di suggestione mi tentava molto il fatto di mettere in gioco due generazioni diverse.»
Il 7 novembre, invece, viene pubblicato il video ufficiale de La donna cannone, secondo singolo estratto il 10 novembre contemporaneamente con l'uscita dell'album.
L'album ha debuttato al primo posto nella classifica dei top album di iTunes,[6] raggiungendo la top five della classifica FIMI dei dischi più venduti in Italia e il terzo posto in quella di Amazon. Dopo un mese esatto dalla pubblicazione, l'album è certificato disco d'oro, mentre a fine dicembre viene certificato disco di platino.
Titolo e copertina
Il titolo del disco, Vivavoce, è una richiesta di ascolto, come racconta: “Nella canzone più recente presente nel disco, Finestre rotte, dico ‘Stammi a sentire bene quando devo parlare, pulisciti le orecchie, togliti l'auricolare'. Questo fatto di togliersi l'auricolare vuol dire attivare il vivavoce. Sono canzoni che vorrei venissero sentite con un senso di comunità generazionale”. Riguardo a questo punto De Gregori ha dichiarato anche di ritenersi un teorico dell'ascolto distratto.
Per quanto riguarda la copertina del disco, essa è nata da una collaborazione "a quattro mani". Essa, infatti, è un fotoritratto del cantante del fotografo Daniele Barraco, mentre la pittura è opera dello stesso Francesco De Gregori.[7]
Oltre all'Instore Tour, De Gregori è stato impegnato dai concerti del contemporaneo tour europeo e da un fitto calendario di partecipazioni a programmi radiofonici e televisivi come X Factor e Che tempo che fa (assieme a Luciano Ligabue).
Infine, alcuni mesi dopo la pubblicazione, l'album è presentato live nei concerti del Vivavoce Tour.
La canzone Buonanotte Fiorellino è contenuta nell'album due volte, con due arrangiamenti diversi, uno più simile alla prima versione della canzone (Buonanotte Fiorellino, appunto) e un altro più ritmato e festoso, che richiama a Rainy Day Women #12 & 35 di Bob Dylan da cui proviene anche il titolo di questa versione della canzone, Fiorellino # 12&35.
La coda di Santa Lucia cita il riff strumentale di Come è profondo il mare di Lucio Dalla, inserito appositamente in coda a Santa Lucia, canzone amata da Dalla, in omaggio all'amico da poco scomparso.
Il riff di Niente da capire è stato scritto da Lucio Dalla per la versione del 1979 della canzone, inserita in Banana Republic.