L'album, contenente undici canzoni scritte interamente da Francesco De Gregori, è conosciuto in genere come "Album della pecora", o, semplicemente, "La pecora", a causa dell'immagine di copertina, disegnata da Gordon Faggetter (ex-batterista dei Cyan Three).
È generalmente considerato, per quel che riguarda i testi, l'album più ermetico di Francesco De Gregori;[senza fonte] il cantautore ha dichiarato nel 1976 di considerare questo il suo disco peggiore: «Dopo aver firmato il contratto con la RCA, siamo nel '74, feci il disco con la Pecora, che secondo me è il disco più brutto che ho fatto».[1]
La copertina del disco era inizialmente apribile, con all'interno una foto in bianco e nero, sviluppata in verticale, di De Gregori ritratto di profilo. Nelle successive edizioni del disco, la copertina non sarà più apribile, e la foto dell'artista non figurerà più nemmeno sulle ristampe in CD del titolo.
La “cartella-stampa” allegata al disco e destinata ai giornalisti, conteneva una scheda biografica, compilata dalla RCA in uno stile che non piacque assolutamente a De Gregori, che dichiarò “Loro fecero questa cosa che cominciava con “Francesco De Gregori, nato circa 23anni fa sotto il segno dell'Ariete possiede le caratteristiche essenziali…”. Allora mi incazzai e come mia presentazione scrissi una mia traduzione di “Paperback Writer”. Ovvero “Vorrei essere uno scrittore di libri tascabili da leggere in treno. La musica è un alibi per diffondere quello che scrivo…”.[2]
Nella prima stampa dell'album è presente un refuso, poi corretto nelle edizioni successive, dove, nel titolo del brano Cercando un altro Egitto compariva scritto "un'altro".
Nelle prime copie stampate è inoltre presente la versione originale di Niente da capire in cui De Gregori canta "Però Giovanna è stata la migliore, faceva dei giochetti da impazzire", ritenuta offensiva e subito modificata in "ma è un ricordo che vale dieci lire", ripetendo la prima strofa.
Da notare la partecipazione del gruppo vocale fondato da Edoardo De Angelis, la Schola Cantorum, che nella canzone Niente da capire esegue dei vocalizzi di sottofondo, pur non risultando tra i crediti di copertina.
Nel corso delle registrazioni del disco, De Gregori incide altre tre canzoni che non verranno però inserite: Le storie di ieri (inserita l'anno dopo in Rimmel, quando già era stata pubblicata nella versione di Fabrizio De André), Mercato dei fiori e Preso un treno: queste ultime due verranno incise di lì a poco da Patty Pravo.
Per la promozione del disco De Gregori apparve durante la trasmissione televisiva del primo canale Adesso musica! (che andava in onda tutti i venerdì sera), presentata da Nino Fuscagni e Vanna Brosio: in quest'occasione cantò dal vivo, accompagnandosi con la chitarra acustica, Bene e Niente da capire, cioè i due brani pubblicati sul 45 giri Niente da capire/Bene.
Quest'ultima canzone fu scritta come risposta a coloro che tacciavano Francesco De Gregori di eccessivo ermetismo; i versi iniziali, Le stelle sono tante, milioni di milioni, sono una citazione dello slogan pubblicitario creato da Pier Emilio Bassi per i Salami Negroni.
Informazioni di Vincent fa riferimento al brano Vincent del cantautore statunitense Don McLean, che De Gregori aveva tradotto con il titolo Come un anno fa (pubblicata sul 45 giri "Come un anno fa/Maggy Mai" (Little Records LR2025)) e fatta incidere dalla casa editrice a Little Tony contro la volontà di De Gregori che per protesta fece scrivere nei credits il nome De Gregorio.
L'album viene stampato per la prima volta in formato CD nel 1989 nella confezione in "slimcase" (custodia in plastica trasparente).
Caratteristiche tecniche: cambia il numero di catalogo della Casa Discografica mentre l'anno di pubblicazione resta quello originale con l'aggiunta dell'anno di pubblicazione su CD.
Caratteristiche grafiche: cambiano alcuni piccoli particoli della grafica di copertina principale. Mentre il retrocopertina graficamente è diverso dal formato LP: spariscono tutti i dati essenziali per lasciar posto ai soli titoli delle canzoni.
L'ordine della tracklist delle prime stampe in musicassetta è differente rispetto alla versione LP e alle successive stampe in CD. Il primo brano è Chissà dove sei, e l'ultimo è Niente da capire.
Tra il 2000 e 2002 la BMG Ricordi S.p.A. ha immesso sul mercato quattro albums di Francesco De Gregori estrapolati dal catalogo RCA Italiana. Questi album facevano parte della serie “100 Album d'Oro”, e riportavano un bollino rotondo blu con scritta in oro sulla busta in cellophan.
Gli album sono in formato “digipack” (in cartoncino) e riportano fedelmente la copertina e il retro copertina uguali ai vinili. Sul retrocopertina e nell'interno sono riportate fedelmente le stesse note che compaiono sugli album in formato LP.
I Compact Discs sono stati rimasterizzati digitalmente. Sul retrocopertina è riportata la dicitura “24 Bit Digital Remastering” (il sistema di rimasterizzazione).
Ricompare la dicitura della label “RCA Italiana” che era riportata solo sui 33 giri. Nelle precedenti ristampe in CD, (in formato “slimcase”) era scomparsa e cambiata con il marchio “RCA Records Label”.
Il titolo della canzone Cercando un altro Egitto sul retrocopertina è riportato nella versione corretta. Ricordiamo che nella prima emissione dell'album in vinile, compariva l'errore ortografico "un'altro Egitto".
^Michelangelo Romano, Paolo Giaccio e Riccardo Piferi (a cura di), FRANCESCO DE GREGORI: UN MITO. Intervista a De Gregori, cit., pag. 19
^Enrico Deregibus Quello che non so, lo so cantare. Storia di Francesco De Gregori, Firenze, Giunti, 2003, pag. 63. ISBN 88-09-03231-4
Bibliografia
Michelangelo Romano, Paolo Giaccio, Francesco De Gregori. Intervista, Anteditore, Verona, 1976, poi incluso in Riccardo Piferi (a cura di), Francesco De Gregori: un mito, edizioni Lato Side, Roma, 1980
Alberto Stabile, Francesco De Gregori, Gammalibri Editore, Milano, 1987