Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Barigadu. Alla caduta del Giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla sconfitta di quest'ultimo (1478) passò sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo incorporato nell'Incontrada di Parte Barigadu.
Nel 1829, in epoca sabauda, fu dato in feudo alla famiglia Manca Ledà, che la unirono insieme a Fordongianus nella contea di San Placido. Fu riscattato all'ultimo feudatario, don Giacomo Manca Ledà conte di San Placido, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui diventò un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Villanova Truschedu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 settembre 1998.[4]
«Stemma semipartito troncato: nel primo, di rosso, alla pecora d'argento, con la testa rivolta, riposante su campagna erbosa di verde; nel secondo, di azzurro, alle sette spighe di grano d'oro, impugnate, legate di rosso; nel terzo, d'oro, all'olivastro sradicato, con la chioma di verde, fruttato d'argento e con il tronco e le radici al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e verde.
^ Provincia di Oristano, Comune delimitato di lingua sarda ai sensi dell'art.3 della Legge 482/1999 con Delibera di Consiglio n. 20 del 23.02.2006 e n. 22 del 16.03.2006 della Provincia di Oristano..
^ Comune di Villanova Truschedu, Statuto comunale (PDF), su dait.interno.gov.it, Art. 8 – Lo Stemma ed il Gonfalone Comunale.
Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).