Nel 951, alla morte del suocero Ramiro II, l'ascesa al trono di Ordoño fu messa in discussione dal fratellastro Sanchoil Grasso. La contesa portò ad una guerra civile tra Ordoño e Sancho, che vide sia il regno di Navarra che il conte di Castiglia, Fernan González, padre di Urraca e suocero di Ordono III, alleati di Sancho, che in un primo tempo sembrò avere il sopravvento[11].
Durante la guerra civile, vista la posizione presa dal suocero, Ordoño ripudiò la moglie, Urraca[11].
Nel 953, la guerra civile terminò con la vittoria di Ordono III[10], che, sconfiggendo Sancho a San Esteban de Gormaz, lo estromise dal potere e ottenne nel contempo la sottomissione della Castiglia al regno di León.
Dopo essere rimasta vedova, nel 956, Urraca fu data in sposa, nel 958 al nuovo re del León Ordoño IV[12], che nel frattempo, con l'appoggio dei nobili leonesi e castigliani, capeggiati dal conte Ferdinando Gonzales, aveva spodestato Sancho I il Grasso, successore di Ordoño III[10]. Urraca e Ordoño IV erano cugini primi, perché le rispettive madri, Sancha e Onneca erano sorelle.
Sancho però, con l'aiutò dei musulmani del califfo ʿAbd al-Raḥmān III, riprese la guerra e, nel 960, con l'aiuto della nobiltà leonese e navarrese, invase la Castiglia, fece prigioniero il conte Ferdinando González[13], mentre Ordoño IV si rifugiava dapprima nelle Asturie e poi a Burgos e quindi, avendo perso la speranza di riconquistare il trono, abbandonata Urraca a Burgos (la qual cosa offese il padre, Fernán González, che fece atto di vassallaggio a Sancho[10]) si recò a Cordova, per cercare l'aiuto del califfo al-Andalus[14]..
Rimasta ancora una volta vedova, Urraca nel 962, come riporta lo storicobasco, Jean de Jaurgain, nel suo, La Vasconie, si sposò, col conte (de jure) d'Aragona ed erede al trono di Navarra, Sancho[15], figlio del re di Pamplona, García I Sánchez e della contessa di Aragona, Andregoto Galíndez[15]. Garcia I, era fratello di sua madre, Sancha, quindi per la seconda volta, Urraca sposava un suo cugino primo.
Nel 970, alla morte dello zio e suocero, Garcia I, Urraca divenne per la terza volta regina, consorte del re di Navarra e anche contessa, consorte del conte (effettivo) d'Aragona. Durante gli anni di regno Urraca compare, come regina, in diversi documenti di donazioni a vari monasteri:
In quegli anni la guerra contro le truppe di al-Andalus si era intensificata e siccome con le armi non aveva ottenuto alcun risultato, il marito Sancho II, nel 982, dopo essere stato sbaragliato nella battaglia di Rueda, 40 km circa a SE di Simancas, si recò a Cordova, con parecchi regali per il vittorioso hajib, Almanzor, riuscendo ad ottenere un trattato di pace, dandogli però in moglie, la propria figlia Urraca[21], la quale fu chiamata Abda e diede ad Almanzor un figlio, Abd al-Rahman soprannominato Sanchuelo, perché assomigliava al nonno, Sancho[22], che divenne l'erede del califfo.
Suo marito, Sancho II, morì, nel 994 e fu sepolto nel Monastero di Leire[23].
Nei titoli di re di Navarra e conte di Aragona gli succedette il figlio primogenito García Sánchez[15].
Urraca, rimasta per la terza volta vedova, si ritirò in convento e, verso l'anno 1000, assieme al figlio, García II, fece una donazione al Monastero di San Pedro de Siresa)[24].
Secondo il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia. Urraca, alla morte del figlio, García II, fu la tutrice del nuovo re, il nipote, Sancho, ancora minorenne e morì verso il 1007[25].
Figli
Urraca a Ordoño III non diede figli.
Urraca a Ordoño IV non diede figli.
Urraca a Sancho II diede sei o forse sette figli[26]:
Urraca Sanchez di Navarra, che fu data in sposa ad Almanzor; a Cordova gli fu cambiato il nome e divenne Abda, detta la Vascona, e ad Almanzor diede un figlio, Abd al-Rahman Sanchuelo, che nel 1008 divenne l'erede del califfo Hisham II[25].
^abcIl Roda Codex, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medioevale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.