Il thriller medico è un sottogenere letterario e cinematografico d'azione del thriller, che si discosta dal giallo in senso stretto in quanto la trama tratta argomenti di tipo scientifico e biologico. Giocano un ruolo assai importante il medico legale e gli specialisti della polizia scientifica, che, sulla base degli indizi raccolti con l'esame del cadavere e della scena del crimine, assicurano alla giustizia il colpevole[1].
Esistono sostanzialmente due tipologie di thriller medico[2]:
il thriller medico di detection (la classica figura dell'investigatore della detective story è incarnata da un addetto ai lavori di ambito squisitamente medico Kay Scarpetta, il personaggio simbolo di Patricia Cornwell);
il thriller medico contaminato col genere catastrofico/apocalittico (l'assassino misterioso cede il posto a complotti su vasta scala, dove regnano virus geneticamente manipolati e medici criminali come in opere di Richard Preston e John Case)
Sulla scena europea ci sono esponenti come: Luigi Rainero Fassati con Una vita per l'altra (1985), Johannes Mario Simmel con Il codice genetico (1987), il trio Lucarelli/Rigosi/Baldini con i racconti noir di Medical Thriller (detection in ambito farmaceutico)[9], il celebre oncologo Mariano Bizzarri con Il caso del 238, Guglielmo Brayda (neurologo di Bologna) che ha pubblicato Clone e L'anatra dalla testa bianca, Danilo Arona ed Edoardo Rosati con La Croce sulle labbra, Paolo Gaetani[10] con Stem Cell e L'ultima mischia[11], Ken McClure[12], M.R. Hall, Simon Beckett, P. D. James con Morte di un medico legale, Alessia Gazzola, Arnaldur Indridason con Sotto la città, Emanuela Boccassini con La Signora dell'Arte della Morte[13],Marco Franzoso[14] con Il bambino indaco, Carlo Molinari con Bisturi & Diamanti[15],Arthur Hailey con Medicina violenta , Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini con Soluzione finale[16],Camilla Läckberg con Il predicatore, A.J. Cross[17], Chiara Guarino con Oggi è un bel giorno per morire[18], Rita Carla Francesca Monticelli con Detective Eric