Lo storicocatalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, nel suo Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, cita un documento in cui Sunifredo (Seniofredo hijo del conde Miron), nel 926, è attore di una compravendita, deducendo che ha già raggiunto la maggior età[10].
Ancora secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, suo padre Mirò II, morì nel 929[2]. Mirò fu sepolto nel monastero di Ripoll[2]. Secondo il Chronicon alterum Rivipullense, invece morì nel 928[11], data confermata anche dal Bofarull[10], che riporta che Mirò aveva redatto un testamento nel 926[12].
Nella Cerdanya gli succedette Sunifredo come Sunifredo II[2], mentre la contea di Besalù fu governata dal fratello, il secondogenito, Goffredo II, e operarono unitamente alla madre, Ava, e ai fratelli, Oliva e Mirò[13][14]; durante i primi anni di governo le contee ha vissuto un periodo di continue rivolte e disordini, dovuti alla rivalità tra le contee di Barcellona e Cerdanya.[15]. Secondo altre fonti, alla morte del padre, sia Sunifredo che i fratelli erano ancora minorenni, per cui la loro madre, Ava, tenne la reggenza, prima da sola, e, poi aiutata dai figli, sino al 1041 circa[16][17][18].
Tuttavia la posizione di Goffredo II fu sempre subordinata a quella del primogenito, Sunifredo, che intervenne frequentemente nel affari interni di Besalú[16][17][18].
Sunifredo, nel 942, fece una donazione assieme alla madre, Ava e ai tre fratelli maschi (Ava comitissa et filiis meis Seniofredus comes et Wifredus comes et Olibra comes et Miro levita), come da documento n° LXXVI, della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[19].
Sunifredo, assieme ai fratelli partecipò alla fondazione del monastero di Sant Pere a Camprodon[16][17][18].
Nel dicembre 951, Sunifredo II si recò a Roma insieme ai più importanti ecclesiastici della Catalogna, tra cui il vescovo di Urgell ed alcuni abati di importanti conventi, ottenendo un'ampia indipendenza ecclesiastica per le contee catalane[16][17][18].
Nel febbraio 952, Sunifredo si recò a Reims, assieme ai fratelli dove al re di Francia, Luigi IV, chiesero sovvenzioni per il monastero di Camprodon e le proprietà del visconte Unifredo, colpevole di tradimento[16][17][18]; dopo aver ottenuto entrambe le richieste, suo fratello, Goffredo II rese omaggio al re di Francia, e fu l'ultimo conte catalano a farlo[13][14][15].
Ancora il Bofarull cita un documento in cui Sunifredo (Seniofredo hijo del difunto conde Miron), nel 957, è attore di una compravendita[20].
Nel 957 il conte di Barcellona, Borrell II istigò una rivolta contro Goffredo II di Besalú per ottenere il controllo della contea[15]. Goffredo II, sostenuto dai suoi fedeli, combatté contro i ribelli, ma la loro superiorità fece rifugiare il conte nel castello di Besalú, e, quando cercò di fuggire, fu catturato e ucciso durante la fuga[15]. Tuttavia, Borrell II di Barcellona non riuscì a impadronirsi della contea, poiché Sunifredo II continuò la lotta, sconfisse e sottomise i ribelli e, senza attendere l'intervento reale, confiscò i loro possedimenti[16][17][18].
Da quel momento fino alla sua morte, Sunifreddo II governò tutti i territori che in precedenza erano stati uniti dal padre, sebbene fosse occasionalmente assistito dal fratello Oliva[16][17][18].
Sunifredo viene citato nel documento n° MMCXXXI del Colección diplomática del Condado de Besalú, datato 960, inerente ad una donazione[21].
Sunifredo fu tra i fondatori del Monastero di San Pietro di Besalú (Fundatio Monasterii sancti Petri Bisuldunensis), assieme ai fratelli Miró, vescovo e conte (Miro nutu Dei Gerundensis ecclesiæ humilis episcopus ac comes Bisuldunensis) e Oliba Cabreta (cum fratribus nostro domno Olibano ac Seniofredo comitibus), come riporta il documento n° XXIV della Espana Sagrada XLIII, datato 24 novembre 977, giorno dell'inaugurazione[22].
Nel 966, Sunifredo fece un'ultima donazione all'abbazia di Arles-sur-Tech, come da documento n° CV della Appendix della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[23], dove si era ritirato e dove, ancora secondo il documento n° CIV dell'Appendix della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, nel mese di ottobre, aveva fatto testamento, indicando la sua adesione all'ordine di Cluny e aveva designato suoi eredi i fratelli Oliba Cabreta (fratre meo Olibane) e Miró (fratri meo Mironi)[24].
Sunifredo morì verso il 968, come riporta il Bofarull[25], ed essendo senza eredi, nei suoi titoli gli succedettero entrambi i fratelli, Oliva e Miró[16][17][18].
Discendenza
Di Sunifredo non si conosce il nome di una eventuale moglie né si conosce alcuna discendenza[26][27].
^Goffredo il Villoso fu il primo conte indipendente di Barcellona (l'indipendenza formale si ebbe solo circa 100 anni dopo, nel 988, col conte Borrell II) ed è considerato il fondatore della Catalogna