Il titolo di conte sovrano di Barcellona, ora estinto, per buona parte della sua storia è stato associato a quello di re di Aragona (vedi anche Sovrani d'Aragona), ma in precedenza si riferiva al conte con sovranità sulla città e sulle campagne circostanti. Si trattava di una creazione carolingia. Dopo che Carlo Magno aveva conquistato una striscia di Iberia a nord del fiume Ebro, questa fu inevitabilmente divisa in contee, con un conte (solitamente detentore di diverse contee) che veniva nominato margravio della Marca di Spagna. Questi margravi erano spesso i Conte di Barcellona, che ottennero quindi una certa supremazia de facto sugli altri conti, in virtù del loro possesso di diverse contee della regione.
I conti, come molti vassalli dell'Impero Carolingio, tentarono di stabilire delle proprie dinastie ereditarie sulle province loro assegnate, e in questo i conti di Barcellona ebbero molto successo; al punto che, all'inizio del secondo millennio, essi riconoscevano la sovranità della Navarra e, nel 1258, con il Trattato di Corbeil, il re di Francia cedette la sua autorità feudale al re di Aragona. Barcellona lasciò così il Regno di Francia, completando il processo di decentralizzazione, localizzazione e subinfeudazione che non era riuscito a separare altre grandi province, eccetto, de facto, le Fiandre.
Conti nominati di Barcellona: vassalli dei Franchi
Conti ereditari di Barcellona: indipendenza di fatto
Dal 985, quando il re Lotario di Francia ignorò le richieste di aiuto barcellonesi contro i Saraceni, Barcellona cessò di dipendere dalla Francia per la sua sicurezza, e iniziò a guardarsi attorno in cerca di sovrani di valore. Nel 987, la dinastia carolingia ebbe fine, ma il conte non riconobbe Ugo Capeto e la sua nuova dinastia. Nel 1018, il conte fu costretto a riconoscere la sovranità di Sancho il Grande di Navarra, ma ciò sembra non aver avuto effetto dopo la morte di Sancho nel 1035.
Raimondo Berengario IV sposò l'erede al trono d'Aragona Petronilla, stabilendo così l'unione dinastica con Aragona, e prendendo il titolo di Principe di Aragona. Alla sua morte, Petronilla abdicò in favore del figlio Alfonso[9]. Barcellona e l'Aragona divennero quindi unite ed ebbe inizio la Corona di Aragona.
Nel 1409, Martino ereditò dal figlio, morto senza eredi legittimi, il Regno di Sicilia e lo unì alla Corona di Aragona. Quando Martino, ultimo discendente del Casato di Barcellona a governare, si spense senza lasciare eredi legittimi, i magnati dei differenti reami della Corona negoziarono per due anni l'elezione del nuovo, fino al Compromesso di Caspe che diede il trono al rampollo castigliano Ferdinando di Antequera. Iniziò così il regno del Casato di Trastámara sulla Corona d'Aragona. Nel 1442, Alfonso d'Aragona conquistò il Regno di Napoli, che venne così aggiunto alla corona d'Aragona, e assunse il titolo di Rex utriusque Siciliae (Re di entrambe le Sicilie).
Arciduca Carlo d'Austria, della Casa d'Austria, si fece inizialmente chiamare Carlo III d'Aragona e Castiglia (da non confondere con Carlo III di Spagna) (1705-1714),poi si fece chiamare ufficialmente Carlo VI d'Austria; la confederazione Catalano-Aragonese venne occupata e annessa dalla Spagna.
La Corona di Aragona (e per definizione la sua componente di Conte di Barcellona) venne unita ufficialmente con gli altri reami che erano stati governati da un monarca comune da oltre due secoli e mezzo, per creare formalmente la Spagna. Da questo momento non ci sono più monarchi della Corona Aragonese e quindi nemmeno Conti di Barcellona. Il titolo di Conte Sovrano di Barcellona diventa semplicemente uno dei tanti titoli ereditari della monarchia spagnola.
Conti di Barcellona nel XX secolo
Durante la dittatura di Francisco Franco, l'erede in esilio al trono spagnolo, Giovanni di Borbone-Spagna, usò il titolo di conte di Barcellona. Questa sembra essere stata intesa come una mezza misura, pretendere un titolo che era storicamente reale, ma fermarsi a un passo dal pretendere di essere l'attuale re di Spagna. Con la restaurazione della monarchia spagnola nel 1947, Giovanni di Borbone-Spagna cedette il passo come possibile re al figlio Juan Carlos; il figlio gli concesse ufficialmente il titolo di conte di Barcellona nel 1978, e lo detenne fino alla morte avvenuta nel 1993. Il titolo tornò quindi a re Juan Carlos, anche se sua madre Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie usò il titolo di Contessa di Barcellona fino alla sua improvvisa morte, nel 2000.
Note
^abcdeNonostante in questo periodo il titolo di conte non fosse ereditario, Bernardo di Settimania fu il padre di Guglielmo, e Sunifredo I fu il padre di Goffredo il Villoso.
^abSunifredo I e suo figlio Goffredo il Villoso reclamarono il titolo di Margravio della Marca spagnola, che dipendeva dalla provincia di Settimania.
^Continuò a regnare anche dopo la morte del fratello.
^Moglie e cogovernante di Raimondo Borrell III. Dopo la morte del marito, esercitato la reggenza a nome del figlio.
^Dopo la morte del figlio, esercitò la reggenza a nome del nipote.